Ricostruire la democrazia
La “tela di Penelope”
delle riforme elettorali
di Giorgio Galli e Daniele Vittorio Comero
Edizioni Solfanelli
www.edizionisolfanelli.it
Saggistica politica
Collana Intervento
Pagg. 136
ISBN 978-88-7497-789-5
Prezzo € 11,00
La democrazia è una
chimera
Che nel nostro paese esista la
democrazia sta scritto solo nella Costituzione poiché nella realtà questa non
esiste e quanto più la si invoca e la si richiama
tanto più la si allontana. Se non è certo pensabile una democrazia come quella
ateniese, frutto di volta in volta dell'incontro della volontà di tutti i
cittadini, tuttavia è in forza del sistema elettorale che può essere o meno avvicinata, senza che mai ci sia la possibilità di
realizzarla completamente. Con il sistema proporzionale, senza correzioni se
non l'introduzione di una soglia di sbarramento per evitare un'eccessiva
frammentazione, c'era la certezza che la quasi totalità delle idee e dei
movimenti ad esse riconducibili potessero trovare una
loro rappresentanza in parlamento, che è l'unica fonte del potere legislativo,
mentre il governo ne è dipendente, in quanto svolge costituzionalmente una
funzione esecutiva. Nel tempo, però, il potere dei cittadini elettori è sempre
stato più ridotto con modifiche alle leggi elettorali volte a privilegiare uno status
quo della classe politica, ovviamente in danno dei mandanti, ridotti al
semplice ruolo di soggetti ininfluenti, impossibilitati a cambiare una
situazione, né più né meno come accade in regimi dittatoriali in cui le
elezioni hanno funzioni di mera apparenza.
L'introduzione del mattarellum e poi del nefasto porcellum, in base al quale si sono tenute anche le recenti
votazioni, ha di fatto spossessato l'elettore del suo potere di scelta, tanto
che non esistono opzioni volte a privilegiare i
candidati, di fatto imposti dalla logica dei partiti che lasciano l'unica
possibilità di scegliere quella o quell'altra coalizione. Se vi sembra poca
cosa, dico solo che siamo tornati indietro di un secolo e mezzo, all'epoca
degli statuti monarchici che, rappresentando mere concessioni dei sovrani, di
fatto impedivano al popolo di incidere sulla conduzione dello stato.
Ricostruire la democrazia, questo libro di un centinaio di
pagine, ha come scopo appunto di evidenziare quanto ormai siamo lontani dal
concetto di democrazia, prendendo in esame i sistemi elettorali passati e
quello vigente, nonché le proposte di modifica dello
stesso, invocate a gran voce dai vari partiti e sempre rinviate, perché il porcellum
rappresenta l'optimum per chi vuole mantenere inalterato il proprio potere, con
effetti però anche nefasti, poiché, come accaduto per le recenti elezioni, il
diverso e opinabilissimo sistema del premio di maggioranza per la Camera e il
Senato porta di fatto a una difficile e spesso impossibile governabilità.
Nel 1993 Gianfranco Miglio sosteneva
che bisognava temere chi vuole: <<… prevedere
prima delle elezioni le maggioranze e quindi i risultati delle elezioni. Non ho
trovato mai qualcosa di più profondamente antidemocratico di questo modo di
pensare. Questo intendersi prima come si andrà d'accordo. L'essenza del sistema
rappresentativo sta nella non prevedibilità dei risultati. Il carattere
moralizzatore dei giudizio dei cittadini riposa
proprio sulla sua non-prevedibilità. Chi deve governare, ed è portato a un
certo punto a compiere degli atti illegittimi o comunque illeciti moralmente,
deve sapere che c'è un giudice che tace, non si esprime, ma che al momento del
voto si farà sentire. Questa è l'essenza della democrazia.>>.
E la risposta fu Miglio estromesso dal
governo, nuova legge elettorale con il tatarellum solo per le regioni, per approdare infine a
quella porcata che è proprio il porcellum che pone l'elettore di fronte a un quadro già
prestabilito, togliendogli così possibilità di intervenire per incidere sulle
future scelte, riducendolo di fatto a un organo
consultivo.
Ma visti i malumori che salgono sempre
più forti dal basso e che si sono concretizzati nel
voto di protesta al Movimento 5 Stelle, maggioranza e opposizione è da un po'
che parlano di adottare una nuova legge elettorale, con proposte che come la
tela di Penelope vengono portate avanti di giorno e disfatte di notte, e in
ogni caso con arzigogolamenti volti a mantenere lo status quo.
Ce n'è quindi abbastanza per sentirsi, scusate il termine, mazziati
e cornuti, una situazione che non esito a definire incresciosa e che
all'indomani dei risultati elettorali, dove nessuna dichiara mai di aver perso,
gli unici autentici sconfitti sono solo gli elettori.
E' da leggere questo libro, per capire,
anche per arrabbiarsi, ma soprattutto per avere coscienza di quanto del nostro
potere ci è stato tolto, in pratica tutto.
Giorgio Galli, già docente di Storia delle dottrine
politiche presso l'Università degli Studi di Milano, è uno dei maggiori
politologi italiani. La sua produzione di storico è orientata prevalentemente
alla storia contemporanea italiana, in particolare al Secondo Dopoguerra. Tra i primi successi Il bipartitismo imperfetto.
Comunisti e Democristiani in Italia (Il Mulino, Bologna 1966). Oltre a
classiche indagini di scienza politica, incentrate soprattutto sulla recente
storia politica italiana, come Storia del partito
armato (Rizzoli, Milano 1986), Storia dei partiti politici europei
(Rizzoli, Milano 1990), I partiti politici italiani (Rizzoli, Milano
1991), Mezzo secolo di Dc (Rizzoli, Milano 1993), Affari di Stato
(Kaos Edizioni, Milano 1991), Piombo Rosso
(Baldini Castoldi Dalai, Milano 2004), Pensiero
Politico Occidentale. Storia e Prospettive (Baldini Castoldi
Dalai, Milano 2010) e a un'intensa attività di commento giornalistico svolta in
varie sedi e in particolare attraverso il settimanale “Panorama”, Galli ha
intrapreso ricerche più complesse e originali sull'intreccio fra vicende e
dottrine storico-politiche e una serie di tradizioni e culture che il moderno
ha più o meno relegato nel grande contenitore
dell'irrazionale o del pre-razionale.
Dopo il grande affresco storico dell'Occidente misterioso di Baccanti,
gnostici, streghe, i vinti della storia e la loro eredità (Rizzoli, Milano
1987), ripubblicato aggiornato col titolo Cromwell
e Afrodite. Democrazia e culture alternative (Kaos Edizioni, Milano 1995), Giorgio Galli ha prodotto
lavori più delimitati ma non meno suggestivi come Hitler e il nazismo
magico. Le componenti esoteriche del Reich millenario
(Rizzoli, Milano 1989), Politica ed esoterismo alle soglie del 2000 (con
Rudy Stauder, Rizzoli,
Milano 1992), Le coincidenze significative. Dalla politologia alla
sincronicità (Solfanelli, Chieti 1992), Noi e le stelle. L'astrologia
verso il 2000 nelle lettere ad “Astra” (con Rudy Stauder, Rizzoli, Milano
1994), La politica e i maghi. Da Richelieu a Clinton (Rizzoli, Milano
1995), fino ad Alba magica. Le elezioni italiane e il New Age della scienza politica
(con Giuliano Boaretto, Edizioni della Lisca, Milano
1996), a La Magia e il Potere. L'esoterismo nella politica
occidentale (Lindau, Torino 2004) e Esoterismo e politica (Rubbettino,
Soveria Mannelli 2010).
Sempre dedicati alle storie dei principali partiti politici, segnaliamo Storia
della DC (Kaos Edizioni, Milano 2007), e Storia
del socialismo italiano (Baldini Castoldi Dalai,
Milano 2007). Di recente pubblicazione La svastica e le
streghe. Intervista sul Terzo Reich, la magia e
le culture rimosse dell'Occidente (Hobby &
Work, Milano 2009), e Pasolini. Comunista dissidente (Kaos Edizioni, Milano 2010).
Daniele
Vittorio Comero esperto elettorale, da molti anni
membro del Comitato scientifico della Società Italiana di Studi Elettorali -
SISE. Laureato in
Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, diplomato in Statistica
all'Università Cattolica di Milano, lavora presso l'Osservatorio Elettorale a
Milano, si occupa anche di statistica socio-demografica.
Giornalista pubblicista, direttore del periodico “Civica”, ha collaborato con i
periodici: “Notizia Oggi”, “Italia Magazine” e
“Tradizione”. Ha inoltre pubblicato: Partititi storici e nuove formazioni,
con Giorgio Galli (Franco Angeli, Milano 1992), Il modello dell'Elezione
diretta, con Giovanni Mottola (Prometheus, Milano 1998), Milano al voto, con
Giancarlo Rovati (Prometheus,
Milano 1999), La Macchina Elettorale (Civica, Milano 20022), Modello
Grande Milano (Civica, Milano 2004).
Membro delle missioni internazionali in Russia in occasione
delle elezioni presidenziali (1991 e 1996). Relatore
in numerosi convegni, in ultimo al Consiglio regionale del Piemonte sui sistemi
elettorali per il Parlamento (2011).
Renzo Montagnoli