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  Recensioni  »  Ricostruire la democrazia, di Giorgio Galli e Daniele Vittorio Comero, edito da Solfanelli 08/03/2013
 

Ricostruire la democrazia

La “tela di Penelope” delle riforme elettorali

di Giorgio Galli e Daniele Vittorio Comero

Edizioni Solfanelli

www.edizionisolfanelli.it

Saggistica politica

Collana Intervento

Pagg. 136

ISBN 978-88-7497-789-5

Prezzo € 11,00

 

 

 

La democrazia è una chimera

 

 

 

 

Che nel nostro paese esista la democrazia sta scritto solo nella Costituzione poiché nella realtà questa non esiste e quanto più la si invoca e la si richiama tanto più la si allontana. Se non è certo pensabile una democrazia come quella ateniese, frutto di volta in volta dell'incontro della volontà di tutti i cittadini, tuttavia è in forza del sistema elettorale che può essere o meno avvicinata, senza che mai ci sia la possibilità di realizzarla completamente. Con il sistema proporzionale, senza correzioni se non l'introduzione di una soglia di sbarramento per evitare un'eccessiva frammentazione, c'era la certezza che la quasi totalità delle idee e dei movimenti ad esse riconducibili potessero trovare una loro rappresentanza in parlamento, che è l'unica fonte del potere legislativo, mentre il governo ne è dipendente, in quanto svolge costituzionalmente una funzione esecutiva. Nel tempo, però, il potere dei cittadini elettori è sempre stato più ridotto con modifiche alle leggi elettorali volte a privilegiare uno status quo della classe politica, ovviamente in danno dei mandanti, ridotti al semplice ruolo di soggetti ininfluenti, impossibilitati a cambiare una situazione, né più né meno come accade in regimi dittatoriali in cui le elezioni hanno funzioni di mera apparenza.

L'introduzione del mattarellum e poi del nefasto porcellum, in base al quale si sono tenute anche le recenti votazioni, ha di fatto spossessato l'elettore del suo potere di scelta, tanto che non esistono opzioni volte a privilegiare i candidati, di fatto imposti dalla logica dei partiti che lasciano l'unica possibilità di scegliere quella o quell'altra coalizione. Se vi sembra poca cosa, dico solo che siamo tornati indietro di un secolo e mezzo, all'epoca degli statuti monarchici che, rappresentando mere concessioni dei sovrani, di fatto impedivano al popolo di incidere sulla conduzione dello stato. 

Ricostruire la democrazia, questo libro di un centinaio di pagine, ha come scopo appunto di evidenziare quanto ormai siamo lontani dal concetto di democrazia, prendendo in esame i sistemi elettorali passati e quello vigente, nonché le proposte di modifica dello stesso, invocate a gran voce dai vari partiti e sempre rinviate, perché il porcellum rappresenta l'optimum per chi vuole mantenere inalterato il proprio potere, con effetti però anche nefasti, poiché, come accaduto per le recenti elezioni, il diverso e opinabilissimo sistema del premio di maggioranza per la Camera e il Senato porta di fatto a una difficile e spesso impossibile governabilità.

Nel 1993 Gianfranco Miglio sosteneva che bisognava temere chi vuole: <<… prevedere prima delle elezioni le maggioranze e quindi i risultati delle elezioni. Non ho trovato mai qualcosa di più profondamente antidemocratico di questo modo di pensare. Questo intendersi prima come si andrà d'accordo. L'essenza del sistema rappresentativo sta nella non prevedibilità dei risultati. Il carattere moralizzatore dei giudizio dei cittadini riposa proprio sulla sua non-prevedibilità. Chi deve governare, ed è portato a un certo punto a compiere degli atti illegittimi o comunque illeciti moralmente, deve sapere che c'è un giudice che tace, non si esprime, ma che al momento del voto si farà sentire. Questa è l'essenza della democrazia.>>.

E la risposta fu Miglio estromesso dal governo, nuova legge elettorale con il tatarellum solo per le regioni, per approdare infine a quella porcata che è proprio il porcellum che pone l'elettore di fronte a un quadro già prestabilito, togliendogli così possibilità di intervenire per incidere sulle future scelte, riducendolo di fatto a un organo consultivo.  

Ma visti i malumori che salgono sempre più forti dal basso e che si sono concretizzati nel voto di protesta al Movimento 5 Stelle, maggioranza e opposizione è da un po' che parlano di adottare una nuova legge elettorale, con proposte che come la tela di Penelope vengono portate avanti di giorno e disfatte di notte, e in ogni caso con arzigogolamenti volti a mantenere lo status quo.

Ce n'è quindi abbastanza per sentirsi, scusate il termine, mazziati e cornuti, una situazione che non esito a definire incresciosa e che all'indomani dei risultati elettorali, dove nessuna dichiara mai di aver perso, gli unici autentici sconfitti sono solo gli elettori.

E' da leggere questo libro, per capire, anche per arrabbiarsi, ma soprattutto per avere coscienza di quanto del nostro potere ci è stato tolto, in pratica tutto.

 

 

Giorgio Galli, già docente di Storia delle dottrine politiche presso l'Università degli Studi di Milano, è uno dei maggiori politologi italiani. La sua produzione di storico è orientata prevalentemente alla storia contemporanea italiana, in particolare al Secondo Dopoguerra. Tra i primi successi Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e Democristiani in Italia (Il Mulino, Bologna 1966). Oltre a classiche indagini di scienza politica, incentrate soprattutto sulla recente storia politica italiana, come Storia del partito armato (Rizzoli, Milano 1986), Storia dei partiti politici europei (Rizzoli, Milano 1990), I partiti politici italiani (Rizzoli, Milano 1991), Mezzo secolo di Dc (Rizzoli, Milano 1993), Affari di Stato (Kaos Edizioni, Milano 1991), Piombo Rosso (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2004), Pensiero Politico Occidentale. Storia e Prospettive (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010) e a un'intensa attività di commento giornalistico svolta in varie sedi e in particolare attraverso il settimanale “Panorama”, Galli ha intrapreso ricerche più complesse e originali sull'intreccio fra vicende e dottrine storico-politiche e una serie di tradizioni e culture che il moderno ha più o meno relegato nel grande contenitore dell'irrazionale o del pre-razionale.
Dopo il grande affresco storico dell'Occidente misterioso di Baccanti, gnostici, streghe, i vinti della storia e la loro eredità (Rizzoli, Milano 1987), ripubblicato aggiornato col titolo Cromwell e Afrodite. Democrazia e culture alternative (Kaos Edizioni, Milano 1995), Giorgio Galli ha prodotto lavori più delimitati ma non meno suggestivi come Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich millenario (Rizzoli, Milano 1989), Politica ed esoterismo alle soglie del 2000 (con Rudy Stauder, Rizzoli, Milano 1992), Le coincidenze significative. Dalla politologia alla sincronicità (Solfanelli, Chieti 1992), Noi e le stelle. L'astrologia verso il 2000 nelle lettere ad “Astra” (con Rudy Stauder, Rizzoli, Milano 1994), La politica e i maghi. Da Richelieu a Clinton (Rizzoli, Milano 1995), fino ad Alba magica. Le elezioni italiane e il New Age della scienza politica (con Giuliano Boaretto, Edizioni della Lisca, Milano 1996), a La Magia e il Potere. L'esoterismo nella politica occidentale (Lindau, Torino 2004) e Esoterismo e politica (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010).
Sempre dedicati alle storie dei principali partiti politici, segnaliamo Storia della DC (Kaos Edizioni, Milano 2007), e Storia del socialismo italiano (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2007). Di recente pubblicazione La svastica e le streghe. Intervista sul Terzo Reich, la magia e le culture rimosse dell'Occidente (Hobby & Work, Milano 2009), e Pasolini. Comunista dissidente (Kaos Edizioni, Milano 2010).

 

Daniele Vittorio Comero esperto elettorale, da molti anni membro del Comitato scientifico della Società Italiana di Studi Elettorali - SISE. Laureato in Scienze Politiche all'Università Statale di Milano, diplomato in Statistica all'Università Cattolica di Milano, lavora presso l'Osservatorio Elettorale a Milano, si occupa anche di statistica socio-demografica.
Giornalista pubblicista, direttore del periodico “Civica”, ha collaborato con i periodici: “Notizia Oggi”, “Italia Magazine” e “Tradizione”. Ha inoltre pubblicato: Partititi storici e nuove formazioni, con Giorgio Galli (Franco Angeli, Milano 1992), Il modello dell'Elezione diretta, con Giovanni Mottola (Prometheus, Milano 1998), Milano al voto, con Giancarlo Rovati (Prometheus, Milano 1999), La Macchina Elettorale (Civica, Milano 20022), Modello Grande Milano (Civica, Milano 2004).
Membro delle missioni internazionali in Russia in occasione delle elezioni presidenziali (1991 e 1996). Relatore in numerosi convegni, in ultimo al Consiglio regionale del Piemonte sui sistemi elettorali per il Parlamento (2011).

 

Renzo Montagnoli

 
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