La Mennulara
di Simonetta Agnello Hornby
Feltrinelli Editore
Narrativa romanzo
Pagg. 209
ISBN 9788807817946
Prezzo € 7,70
De Roberto è tutt'altro
Ho comprato questo libro perché ho
letto tanti giudizi positivi, come per esempio “un'espressione della sicilianità”, “nella scia di De Roberto e dei suo I Viceré”,
ecc.; aggiungo che ho una particolare predilezione per gli autori siciliani e
che fino ad ora i loro libri hanno risposto alle mie aspettative.
Quindi ho iniziato la lettura con la
miglior predisposizione, ma, ahimè, ho dovuto subito
ricredermi, perché questo romanzo ha tutta l'impronta delle cosiddette “telenovelas”, con l'aggravante che non è scritto bene. Non
che ci siano errori grammaticali o di sintassi, ma in un ritmo lento, che più
lento non si può, tutto è prevedibile e l'alone di mistero che riveste la protagonista principale è artificioso, tanto che mi è venuto
a mancare il legittimo desiderio di saperne di più.
Non è mia abitudine stroncare i libri
che non mi piacciono, ma purtroppo, in questo caso, la ridondanza del suo
successo, secondo me del tutto immeritato, mi induce a
segnalare negativamente quest'opera, che mi si dice la migliore di questa
autrice (non riescono a immaginare come possano essere le altre!). Ogni paragone con altri autori siciliani è
del tutto fuori luogo, perché loro hanno capacità affabulatoria,
analisi profonda dei personaggi, vicende che sono pretesti per più di uno
sguardo su questa nostra umanità. Il
richiamo poi a De Roberto, peraltro siciliano a metà, per parte di madre, mi
sembra non solo fuori luogo, ma del tutto inopportuno. I Viceré è
tutta un'altra cosa; certo, c'è anche lì un affollamento di personaggi, un
ritmo lento, ma la finalità e il metodo di realizzazione sono completamente
diversi e di grande rilievo umano e sociale, perché la storia di questa
famiglia catanese è anche la storia del fallimento degli ideali risorgimentali,
una perfetta opera naturalista che si può senz'altro misurare con Mastro
Don Gesualdo di Verga e anche con Il
Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, grandi
romanzi che lasciano un segno indelebile nella letteratura.
La Mennulara no, mi ricorda invece solo il
tentativo, non riuscito, di imitare ed è un lavoro di cui negli anni si perderà
traccia.
Poi è evidente che c'è a chi può
piacere, come a chi ama trascorrere un po' di tempo nella lettura senza
particolare impegno, ma deve essere consapevole che più di questo non può dare
e che, se farà una riflessione, non si sentirà poi arricchito culturalmente.
Fin per carità, sono necessari anche questi romanzi, ma non facciamone dei
libri di alto valore, perché proprio quello manca del tutto.
.
Nata e cresciuta a Palermo, Simonetta Agnello Hornby ha sposato un inglese dopo aver
conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1967. Da allora ha vissuto
all'estero, dapprima negli Usa e in Zambia e poi, dal 1970, a Londra.
Nel 1979 ha
fondato Hornby and Levy, uno studio legale nel
quartiere di immigrati di Brixton
che ben presto si è specializzato nel diritto di famiglia e dei minori. Hornby and Levy è stato il primo studio d'Inghilterra a
creare un settore riservato ai casi di violenza all'interno della famiglia.
La maggior parte dei clienti dello studio è caraibica o nera, e nel 1997 Hornby and Levy ha pubblicato in un libro, The Caribbean Children's Law Project, il risultato della ricerca sui diritti dei
minori e sulle strutture per i minori condotta da
quattro membri dello studio legale in Giamaica, Trinidad, Barbados e Guyana. È
tuttora l'unico lavoro del genere al mondo.
Simonetta Agnello Hornby ha insegnato diritto dei
minori all'Università di Leicester e per otto anni è stata presidente part time dello Special Educational Needs and Disability Tribunal.
Nel 2000 ha
iniziato a scrivere romanzi e ha pubblicato con Feltrinelli La Mennulara (2002), La zia marchesa (2004), Boccamurata (2007), Vento scomposto (2009), La
monaca (2010) e La cucina del buon gusto (con Maria Rosario Lazzati, 2012); ha pubblicato inoltre Camera oscura
(Skira, 2010) e Un filo d'olio (Sellerio,
2011). Tutti i suoi libri sono stati bestseller e sono stati tradotti in molte
lingue. Dal 2008 Simonetta Agnello Hornby, pur
continuando a esercitare l'attività di avvocato, si dedica principalmente alla
scrittura.
Renzo Montagnoli