I luoghi della memoria
di Adriana Pedicini
Arduino Sacco Editore
www.arduinosacco.it
Narrativa racconti
Pagg. 114
ISBN 9788883545555
Prezzo € 12,00
Di un tempo passato
Perché raccontare del proprio passato? Perché
fare emergere i ricordi di un'età spesso lontana? Le risposte possono essere
tante e la meno plausibile, anche se ha un certo senso, è di mettere nero su
bianco affinché altri, magari i discendenti, possano sapere.
La pratica non è infrequente, anzi è assai
diffusa e ha interessato autori famosi, come Proust. Pure io mi sono
avventurato al riguardo con non pochi racconti, dove lo spazio concesso alla
fantasia è minimo e serve solo per interessare maggiormente il lettore. Forse
ci si affida a questo espediente per far rivivere, in senso figurato
ovviamente, la propria giovinezza, dove tutto è più bello, quasi magico, oppure
per narrare di personaggi che ci sono rimasti in mente e che nella vita non
hanno avuto la loro giusta luce.
Adriana Pedicini,
come altri, è tornata all'indietro di anni, in un'epoca che sembra così diversa
dall'attuale, un piccolo mondo ormai di ombre che lei con pazienza ed umiltà
illumina. Sono semplici esseri umani, ma a loro modo sono dei protagonisti,
perché per lei hanno significato tanto, al punto di conservarne la memoria e di
farli riemergere dalla polvere del tempo.
Non ce n'è uno che non sia ricordato anche
solo con una punta d'affetto, perfino Teresina, la scema di paese, che si
trovava e si trova ancora nelle piccole realtà. La si potrebbe definire
un'istituzione, ma mai derisa, osservata sì, ma con occhio compassionevole.
Quelli che la città nasconde come fossero dei mostri, il paese restituisce alla
collettività.
E poi ci sono i sapori di una volta, quello
invitante del pane appena sfornato, preparato dalle abili mani della nonna Andreana, quasi un rito, che negli occhi di una bambina
assumeva aria di mistero, il risultato di astruse formule magiche.
Ma non vado oltre, non voglio anticipare
quello che il lettore desideroso di conoscere ciò che l'attuale società ha
perso potrà trovare nei racconti di questa raccolta.
E qui sorge un'altra domanda: ma a chi
dovrebbero interessare dei ricordi privati? A chi vuole conoscere le proprie
radici, perché è dalla piccola storia di ognuno di noi che nasce l'epopea di
una società, il modo di vivere della stessa, le sue speranze, spesso disattese.
Però non ho risposto ancora alla prima
domanda, sul perché l'autrice è andata a rinvangare il passato. Certo, ama
scrivere e le piace che qualcuno sia partecipe di quella è stata una parte
della sua esistenza.
C'è però una ragione più profonda, che spesso
non osiamo confessare: rammentare ciò che è stato, il nostro lontano vissuto è
l'unica certezza che non abbiamo calcato inutilmente le strade di questo mondo,
nel pur breve percorso che ci è riservato.
Sono tanti quindi i motivi per leggere questo
libro, ben scritto, con una narratrice che non s'impone, ma si propone, e sono
certo che molti personaggi non potrete
dimenticarli, vi parrà di vederli, piano piano li
farete vostri, entreranno in voi in un gioco di memoria a cui sarà assai
piacevole partecipare.
Adriana Pedicini, vive a Benevento. Già
docente di lettere classiche nei Licei, scrive da tempo, ma solo con la
pensione ha iniziato a dare concretamente visibilità alla sua scrittura. Ha
pubblicato una raccolta di racconti I luoghi della memoria, A.
Sacco editore 2011, (1° Premio nel Concorso Internazionale di Narrativa
Taormina 2010) e una silloge di poesie, Noemàtia, Lineeinfinite edizioni 2012. Tra esse figura la poesia
Mare Monstrum, I° premio al Premio
internazionale di poesia Otto milioni 2013, assegnato dal Comune di Torrenova (Me). Ha anche curato Da Europa
all'Europa (Ilmiolibro.it 2010),
dispense didattiche sul teatro antico e sull'origine della civiltà occidentale,
attraverso il mito di Europa e gli archetipi del pensiero, del diritto,
dell'arte, della letteratura. È presente con poesie e racconti su varie
antologie anche on-line. Collabora con diversi blog e siti letterari. Per
contatti: adripedi@virgilio.it
Renzo
Montagnoli