Nerone. Duemila anni di
calunnie.
di Massimo Fini
Mondatori
Storia biografia
Pagg. 267
ISBN: 88-04-42661-6
Prezzo: € 8,80
Questo libro è dedicato soprattutto ai giovani perché, attraverso le
menzogne sulla storia di ieri, sappiano riconoscere quelle, per loro certo più
importanti, sulla storia di oggi.
Questo pensiero, del tutto
condivisibile, introduce il lettore a un trattato su un imperatore romano che a
scuola, negli spettacoli cinematografici e perfino negli usi comuni è sempre
stato considerato un pazzo sanguinario. Penso che molti noi ricorderanno la eccellente
interpretazione di Peter Ustinov
nei panni di Lucio Domizio, più comunemente conosciuto con il nome di Nerone,
nel celebre film “Quo vadis?”.
A suo tempo ero un ragazzino e rimasi
fortemente colpito da quest'uomo che alternava indifferentemente la passione
per l'arte e la brutalità più esecrabile, una sorta di mostro che sotto
l‘aspetto pacioso celava una crudeltà senza pari.
A scuola poi l'hanno sempre
presentato come colui che incendiò Roma e che ne fece
ricadere la colpa sui cristiani, sottoposti a un vero genocidio.
Non ho mai messo in dubbio questa
versione dei fatti, dato che aveva l'ufficialità dell'insegnamento, ma, se avessi pensato che la storia è fatta a uso e consumo della
classe dominante propria di ogni epoca, logicamente mi sarebbero sorti dei
dubbi.
Infatti, quanto sappiamo di Nerone è frutto di
due storici romani, Svetonio e Tacito, sulla cui
onestà intellettuale vi è più di un motivo per ritenere che nella fattispecie
non fosse cristallina, in quanto il primo era più incline ad accogliere i
pettegolezzi senza verificarne la veridicità e il secondo faceva parte della
classe senatoriale, tanto osteggiata proprio dall'imperatore folle.
Quindi, non prendendo più come oro
colato i testi di questi due storici, considerati non propriamente attendibili
ed esaminando con spirito critico ogni avvenimento dagli
stessi narrato, la moderna
storiografia ha ridisegnato completamente la figura di Nerone, dandone un
quadro opposto a quello per tanto tempo propinatoci.
Massimo Fini è riuscito, sulla base
degli studi aggiornati degli storici, a raccontarci la vita di quello che
probabilmente è stato uno dei più grandi imperatori.
Il tutto non è frutto di un' opinione personale, perché sono ampi e documentati i
richiami ai testi utilizzati per la stesura del libro.
Il grande pregio dell'autore è stato
quello di aver saputo coordinare gli elementi delle fonti, dando vita
a un saggio
che ha lo svolgimento di un romanzo, pur non lasciando nulla alla fantasia.
E' una lettura facile e anche
coinvolgente, il che dimostra come la storia possa costituire, oltre che un accrescimento
culturale, anche un piacevole passatempo, insomma, come avrebbero detto gli
antichi, un vero e proprio “jucunde docet”.
L'autore
Di padre toscano e di madre russa, Massimo Fini
nasce sul lago di Como il 19/11/1943. Dopo la laurea in giurisprudenza e
diversi lavori minori approda nel 1970 al giornalismo, dapprima all'”Avanti”,
poi al “Giorno”. Attualmente lavora per il “Giorno”, “Il Gazzettino”, “La Nazione” e “Il Resto del
Carlino”. Ha pubblicato: ‘La Ragione aveva Torto?' (Camunia 1985, ripubblicato da
Marsilio in edizione tascabile nel 2004); ‘Elogio della guerra' (Mondadori
1989 e Marsilio 1999); ‘Il Conformista'
(Mondadori 1990); ‘Nerone,
2000 anni di calunnie' (Mondadori 1993); ‘Catilina, ritratto di un uomo in rivolta' (Mondadori 1996); ‘Il denaro, "sterco del
demonio"' (Marsilio 1998); "Dizionario erotico, manuale contro la
donna a favore della femmina", (Marsilio 2000); “Nietzsche, L'apolide dell'esistenza" (Marsilio
2002), "Il vizio oscuro dell'Occidente" (Marsilio 2003) ;
"Sudditi" (Marsilio 2004); “Il ribelle dalla A alla Z” (Marsilio
2006).
Sito internet:
http://www.massimofini.it/