Ladro di sabbia
di Laura
Pecoraro
Prefazione
di Narda Fattori
Copertina di
Fabio Dolci
Fara Editore
www.faraeditore.it
Poesia
Pagg. 60
ISBN 978 97441 71 7
Prezzo € 9,00
L'amore
L'amore è uno
dei temi che più frequentemente si possono incontrare in poesia, proprio perché
è un sentimento comune a tutti gli uomini. Inoltre presenta il vantaggio di
avere diversi aspetti, ognuno corrispondente a una vicenda vissuta. E quando si
parla di poesie d'amore la mente corre subito al più grande autore di versi che
svolgono questo tema, a quel Nazim Hikmet che ci ha
lasciato splendide liriche, in cui passione, ardore, malinconia e dolore si
fondono mirabilmente. Ora, per quanto non sia proponibile un paragone fra il
grande poeta turco e Laura Pecoraro, autrice di Ladro di sabbia, tuttavia
è sempre bello leggere dei versi in cui questo comune sentimento sembra
sgorgare senza freni e paraventi, ora ruscello d'acque limpide e tranquille,
ora torrente impetuoso che trascina e quasi travolge.
Nelle poesie di
questa silloge trova ancora una volta conferma che l'amore può essere gioia, ma
anche dolore, può essere il motore di una vita, foriero di nuove scoperte, ma
anche può diventare una lunga agonia interiore. Quello che nasce è straripante,
è un'emozione da cui è piacevole lasciarsi avviluppare; quello che muore è una
tristezza intensa che accompagna giorni del più scuro grigiore anche se in
cielo brilla il sole.
Forse di tutti
i sentimenti e le emozioni l'amore è il più sincero e ciò che si prova non
viene espresso attraverso il filtro del pudore, ma è gridato, non sussurrato, è
uno squarcio dell'animo che impietosamente si mostra agli occhi di tutti, ed è
così che queste liriche appaiono, a volte liete, più spesso dubbiose, ancora in
altre occasioni dolorose, e comunque sempre gridate, come se a lasciar fluire
liberamente ciò che si prova finisse con il diventare una certezza di uno stato
in cui dapprima inconsapevolmente siamo entrati.
Ma è anche uno
sfogo, è il desiderio di scaricare quella tensione che è dentro e che nel
frastuono espressivo viene attenuata.
Eh sì, l'amore
è un sentimento che non ha vie di mezzo, è l'inconsapevole fardello che
istintivamente ci portiamo appresso e qualunque sia il peso, si tratti di gioia
o di dolore, in fin dei conti non vogliamo liberarcene, perché sappiamo di
quanto la vita potrebbe essere vuota se non ci fosse.
Laura Pecoraro
non è da meno, il suo stile fluido dà meglio l'impressione di quel ruscello o
di quel torrente di cui parlavo e finisce con lo specchiarsi in una realtà che
da soggettiva diventa oggettiva, perché non c'è nessuno che in questo campo non
abbia provato, in misura minore o maggiore, le stesse pene.
Da leggere, ci
mancherebbe altro.
Laura
Pecoraro (1980) nasce a Nocera Inferiore (SA) e
cresce a Campobasso in Molise. Attualmente risiede a Rimini. È docente di
scuola primaria e svolge attività di libero professionista in qualità di
Pedagogista clinico. È referente regionale P.Ed.I.As. – Pedagogisti e Educatori Italiani Associati per
l'Emilia Romagna. Ha pubblicato la raccolta di poesie e racconti brevi Frammenti
di Sterlizia (Fump Edizioni,
2014). È presente nell'antologia poetica Tra un fiore colto e l'altro
donato (Aletti Editore, 2015) con la poesia Bocciolo. Ha
prefato i libri La cura del sogno ( 2013) e Pietre,
rose e altri versi (2013) del poeta molisano Sergio Marchetta (Regia
Edizioni).
Renzo
Montagnoli