Joe
Petrosino
di
Arrigo Petacco
Arnoldo
Mondadori Editore S.p.A.
Storia
biografia
Pagg.
212
ISBN
9788804501176
Prezzo
Euro 10,00
Un
uomo che amava la giustizia
Era
un uomo giusto che valeva la pena di conoscere, sono addolorato per
la perdita del mio amico Joe (Theodore Roosevelt ai funerali)
La
mafia si è macchiata nel tempo di orrendi delitti, giungendo a
eliminare uomini delle Forze dell’Ordine (per esempio il capo
della Squadra Mobile di Palermo Boris Giuliano) e della magistratura,
come i sostituti procuratori Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ma
è indubbio che il nome di Joe Petrosino sia ormai entrato
nella leggenda, conosciuto da noi e, soprattutto, negli Stati Uniti.
Infatti, se non fu la prima vittima fra i poliziotti, fu però
anche quello che, operando a New York, si impose con ferrea volontà
di sradicare quell’associazione a delinquere che nel tempo
prese il nome di Cosa Nostra e che attecchì in America grazie
all’immigrazione di mafiosi italiani. Fra questi, senz’altro
di spicco per aver saputo strutturare e organizzare questa congrega
criminale fu Vito Cascio Ferro.
La
biografia che ha scritto Arrigo Petacco cerca di uscire dal mito vero
e proprio, per soffermarsi sui fatti, ma è indubbio che la
personalità di questo poliziotto di origine campana, giunto
con la famiglia negli Stati Uniti quando ancora era un ragazzo, è
una di quelle che non può che destare ammirazione. In un’epoca
in cui nel Nuovo Mondo gli italiani non erano benvisti, trovarne uno
che appassionò milioni di americani resta un caso unico, anche
perché è il tipico uomo che si fa da sé. Da
netturbino a poliziotto, da graduato a tenente comandante della
squadra italiana, attraverso una serie di successi dovuti al metodo
seguito e alla totale dedizione, appaiono evidenti i motivi di così
tanta fama. Era un onesto e con la vocazione di eliminare i
disonesti, era uno capace di organizzare, dando l’esempio, era
insomma l’uomo giusto per l’incarico che gli era stato
conferito: combattere il crimine organizzato. Se gli si può
attribuire un difetto, che è difficile da trovare, uno,
particolarmente pericoloso, si manifestò nell’ultima
missione di cui era stato incaricato. Arrivato in segreto in Italia
per creare appunto un servizio segreto volto a identificare i mafiosi
prima che si imbarcassero per l’America, la sua dedizione fu
tale che continuò nell’impresa benché, a seguito
di incaute dichiarazioni del capo della polizia di New York, la sua
presenza nella nostra nazione fosse diventata notoria; quel che è
peggio, però, è che nonostante questo grave handicap,
lui finì per fidarsi di qualcuno, qualcuno che incontrò
in una piazza buia e che lo uccise. Quel qualcuno – ma lo si
apprenderà dopo molti anni – era nientemeno che Vito
Cascio Ferro.
Resta,
però, un chiaro esempio di uomo di legge, sempre accorto,
tranne che nell’ultimo giorno della sua vita, e che riuscì
a mettere in luce il collegamento in Italia fra mafia e polizia,
nonché fra mafia e potere politico. Non si può sapere
se sarebbe riuscito nell’impresa, ma c’è più
di un dubbio, vista la fine fatta da chi, indagando su questa
associazione criminale, stava per avvicinarsi al suo vertice.
Da
leggere, senz’altro.
Arrigo
Petacco è
nato a Castelnuovo Magra (La Spezia) e vive a Portovenere.
Giornalista, inviato speciale, è stato direttore della
«Nazione» e di «Storia illustrata », ha
sceneggiato film e realizzato programmi televisivi di successo. Nei
suoi libri affronta i grandi misteri della storia, ribaltando spesso
verità giudicate incontestabili. Fra gli altri ricordiamo,
pubblicati da Mondadori:Dear
Benito, caro Winston, I ragazzi del '44, La regina del Sud, Il
Prefetto di ferro, La principessa del Nord, La Signora della Vandea,
La nostra guerra. 1940-1945, Il comunista in camicia nera, L'archivio
segreto di Mussolini, Regina. La vita e i segreti di Maria José,
Il Superfascista, L'armata scomparsa, L'esodo, L'anarchico che venne
dall'America, L'amante dell'imperatore, Joe Petrosino, L'armata nel
deserto, Ammazzate quel fascista!, Il Cristo dell'Amiata, Faccetta
nera, L'uomo della Provvidenza, La Croce e la Mezzaluna, ¡Viva
la muerte!, L'ultima crociata, La strana guerra, Il Regno del Nord, O
Roma o morte, Quelli che dissero no, Eva e Claretta, A Mosca, solo
andata, Nazisti
in fuga, La
storia ci ha mentito e Ho
sparato a Garibaldi.
Renzo
Montagnoli
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