Nemici miei
di Gordiano Lupi
Stampa Alternativa
Narrativa – libello
Pagg. 122
ISBN: 88-7226-890-7
Prezzo € 9,00
Non è facile trovare libri scritti
con intenti dissacratori, ma supportati da una
piacevole ironia che alleggerisce l'enfasi del discorso, finendo con il
divertire il lettore.
Devo essere sincero, prima di tutto
con me stesso: Renzo, avresti mai immaginato che Gordiano Lupi, il narratore di storie horror ambientate a Cuba, sarebbe stato capace di
scrivere un libello nei confronti dell'attuale mondo letterario, smussando i
toni epici con un'ironia sottile, un humor quasi
britannico?
No, lo ammetto: non credevo che la
cosa fosse possibile.
E invece “Nemici miei” è un'indagine
accurata, anche spietata della letteratura italiana attuale, condotta con mano
sicura e con l'occhio attento al lettore, affinché possa conoscere, indignarsi,
ma comunque senza che in lui sorga il legittimo desiderio di abbandonare per
sempre il piacere di leggere un libro.
Va dato merito, infatti, a Gordiano
di avere evidenziato i mali del mondo editoriale senza che il lettore venga indotto a una repulsione, salvando così quelle piccole
imprenditorialità che sembrano, al momento, le uniche - se pur deboli - forze
in grado di contrastare quella letteratura del nulla che viene imposta dai
grandi gruppi.
Non sfugge nessuno della filiera
libraria all'occhio attento di Lupi: in primis gli autori, ma anche i
recensori, le riviste culturali, gli editori, gli agenti letterari, i
giornalisti e perfino le scuole di scrittura, un gigantesco apparato che si
regge mediante uno scambio continuo di favori e di alleanze.
E se forse qualcuno non potrà essere d'accordo
con uno o più dei nomi degli autori citati a disistima, resta sempre il fatto
che emerge chiaro un quadro di un mondo che dovrebbe essere culturale e che
invece non lo è.
E' da anni che osservo questa realtà,
tanto che ho scritto più di una riflessione al riguardo, e non posso, pertanto,
che trovarmi d'accordo con il giusto sfogo di Lupi. Ho detto sfogo, come un
discorso fra sé e sé, scritto come tale e infatti è un
italiano parlato quello del libro, un italiano anche incavolato, con
punteggiatura frammentaria, con quegli errori che emergono solo quando ci si
inalbera, come in un dialogo che resta all'interno. Sottolineo questo, perché
su IBS ci sono dei giudizi che lamentano certi errori grammaticali, segno che i
loro estensori non hanno compreso il significato del testo, né conoscono altre
opere di Lupi, di natura diversa e pertanto scritte in quel linguaggio corretto
che è proprio di questo autore.
Sono 122 pagine che mi hanno
divertito, strutturate come un dizionario e infatti
alla lettera A) troviamo “Agenti letterari”, poi “Ammaniti
Nicolò”, e a seguire in perfetto ordine alfabetico, fino all'ultima W, nel caso
specifico “Wu Ming”.
Quale è il personaggio che mi ha
divertito di più? Collina Pier Luigi, sì, proprio lui, il famoso arbitro di
calcio, pure scrittore.
Del resto, se molti aspiranti
narratori inseguono il sogno di essere pubblicati, consci
però dell'estrema difficoltà, questo non accade a personaggi noti, le
cui incursioni in campi diversi da quelli che sono loro propri non solo fanno
costume, ma vengono caldamente incoraggiate da certi editori, indipendentemente
dal livello qualitativo dell'opera.
Soprattutto l'importante è scrivere
il nulla, cioè niente che possa costituire un minimo
di letteratura. Ci penserà poi la filiera produttiva a imporre il prodotto, la
cui qualità solo per qualche raro caso è buona.
Con ciò non deve passare né la voglia
di leggere, né la voglia di scrivere; nel primo caso è necessario evitare quasi
tutti i best seller per non essere impallinati; nel secondo ci
si può sempre rivolgere a qualche piccola casa editrice e lì, se il prodotto è
valido, c'è qualche probabilità che un sogno si traduca in realtà.
Gordiano Lupi
(Piombino, 1960). Capo redattore de Il Foglio Letterario e Direttore Editoriale
delle Edizioni Il Foglio. Collabora con Mystero e con
la Casa Editrice Profondo Rosso di Roma. Collabora
con Contro Radio di Firenze per recensioni sul cinema italiano anni Settanta. Pubblica racconti per X Comics,
Blue e Underground Press. Scrive soggetti e sceneggiature
per fumetti realizzati graficamente dal disegnatore Oscar Celestini (pubblicati
su X Comics, Blue e Underground Press). Ha
pubblicato: Lettere da Lontano (Tracce, 1998), Il mistero di Incrucijada (Prospettiva, 2000), L'età d'oro (Il Foglio,
2001), Il giustiziere del Malecón (Prospettiva,
2002), Le ultime lettere di Pilvio Tarasconi (Il Foglio, 2002), Per conoscere Aldo Zelli (Il Foglio, 2002). Ha tradotto i romanzi del cubano Alejandro Torreguitart Ruiz: Machi di carta (Stampa
Alternativa, 2003), La Marina
del mio passato (Nonsoloparole, 2003) e Vita da jinetera (Il Foglio, 2005). I suoi lavori più recenti sono:
Nero Tropicale (Terzo Millennio, 2003), Cuba Magica - conversazioni con un santéro (Mursia, 2003), Cannibal - il cinema selvaggio di Ruggero Deodato (Profondo
Rosso, 2003), Un'isola a passo di son - viaggio nel
mondo della musica cubana (Bastogi, 2004), Quasi quasi faccio anch'io un corso di scrittura (Stampa
Alternativa, 2004 - due edizioni in un anno), Orrore, erotismo e pornografia
secondo Joe D'Amato (Profondo
Rosso, 2004), Tomas Milian,
il trucido e lo sbirro (Profondo Rosso, 2004), Le dive nude - vol. 1 - il
cinema di Gloria Guida e di Edwige Fenech (Profondo
Rosso, 2005), Serial Killer italiani (Editoriale Olimpia, 2005 - duemila copie
vendute nei primi tre mesi); Nemici miei (Stampa Alternativa, 2005), Le dive nude Il
cinema di Gloria Guida e Edwige Fenech (Profondo
Rosso, 2006); Almeno il pane, Fidel (Stampa
alternativa, 2006).