La
vita segreta dei mammut in Pianura Padana
di
Davide Bregola
Avagliano
Editore
Narrativa
romanzo
Pagg.
140
ISBN
9788883093111
Prezzo
Euro 14,00
Grande
delusione
La
prima domanda che mi sono fatto, ultimata la lettura, è perché
mi sono procurato questo libro. Non è certo perché
conoscessi già l’autore, a me quasi completamente ignoto
fino a poco tempo fa, né per via del titolo, di quei mammut
che avevano una vita segreta nella Pianura Padana. Il motivo è
molto più semplice, ma è anche quello che ha
condizionato le aspettative fin da subito: La
vita segreta dei mammut nella Pianura Padana
ha vinto il Premio Chiara edizione 2017. Il nome di Piero Chiara ha
spalancato in me ogni porta, atteso che ho sempre stimato molto il
narratore di Luino, a mio parere uno dei più grandi scrittori
italiani, cantore di quel piccolo mondo provinciale in cui, ma ancora
per poco, si riescono a riscoprire il senso e il piacere della vita.
Ho immaginato subito che il concorso riguardasse opere relative a
queste entità circoscritte, che non sono necessariamente
quelle in sponda al lago Maggiore, ma che sono presenti in ogni parte
d’Italia, a patto di avere la pazienza di scovarle. Ecco,
l’autore del libro premiato, Davide Bregola, è un
ferrarese che si è trasferito a Sermide, nel mantovano, e
quindi poco lontano dal suo luogo natio. Questo, come il mio, è
un paese rivierasco del Po e in genere le caratteristiche di chi
vive lungo il grande fiume sono simili, e in ogni caso è
possibile cogliere in queste piccole realtà personaggi di
particolare interesse, buoni a sviluppare una storia che può
oscillare dal drammatico all’ironico e che diventano assoluti
protagonisti grazie all’abilità di chi scrive. Quindi,
all’inizio le mie aspettative erano molte, aspettative che
purtroppo sono andate subito deluse, perché nel libro, di
difficile classificazione (sempre narrativa, ma se ha poco del
romanzo ha ancor meno della raccolta di racconti), si propongono
tutta una serie di fatti, o di eventi se preferiamo chiamarli così,
tutto sommato di scarso interesse, o addirittura banali. Ma se la
vicenda può avere uno sviluppo modesto, importante resta la
figura del protagonista, che grazie all’abilità del
narratore, deve diventare un personaggio memorabile. Non si tratta di
ricreare l’Emerenziano Paronzini della Spartizione,
oppure l’Augusto Vanghetta di Il
pretore di Cuvio, né
del resto si potrebbe pretendere di raggiungere le vette eccelse di
Chiara, ma non ha senso inserire dei protagonisti che non hanno
spessore, perché è evidente che, in questo caso, attesa
anche la modestia della vicenda, la lettura si trascinerà
sempre più penosamente fino alla fine. Anche se devo ammettere
che questa civiltà rivierasca del Po sta smussandosi nel
tempo, tuttavia soggetti che possono accendere la fantasia esistono
tuttora. Insomma, per farla breve, mi è rimasta l’ultima
domanda, e cioè come mai un libro di così modesta
levatura si sia aggiudicato il Premio Chiara. Non credo che riuscirò
a trovare la risposta, né a questo punto mi interessa.
Da
leggere questo libro? Mi sembra che la risposta sia implicita in ciò
che ho scritto.
Davide
Bregola
è
nato a Bondeno di Ferrara nel 1971 e vive a Mantova. Ha pubblicato
libri per adulti e bambini sulla Bellezza e la Felicità. Idea
e conduce laboratori di scrittura per scuole e biblioteche. Ama
leggere dattiloscritti inediti di poesie e storie per farli diventare
libri. Tre
allegri malfattori è
stato il suo primo romanzo uscito il 4 aprile 2013 per Barbera
Editore Nel 2014 è uscito il suo libro L'acchiapparime per
Barney Edizioni,
un manuale per costruire filastrocche, poesie in rima, raccontini.
Nel 2015 per Barbera editore ho tradotto "Il piccolo principe".
Progetta romanzi corali con il metodo delle "mappe di comunità".
Del 2017 il libro di episodi "La vita segreta dei mammut in
Pianura Padana" (Avagliano Editore), vincitore del Premio
Chiara 2017.
Renzo
Montagnoli
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