Garibaldi.
Battaglie,
amori, ideali di un cittadino del mondo
di
Alfonso Scirocco
Laterza
Editori
Saggistica
biografia
Pagg.
IX – 434
ISBN
9788842084082
Prezzo
Euro 13,00
Un
grande eroe romantico
Il
nostro è uno strano paese, in cui imperano i controsensi, come
nel caso di Garibaldi, conosciuto e ammirato in tutto il mondo come
pochi altri nostri connazionali, quali Dante e Leonardo; da noi
invece sono pochi quelli che hanno un’idea precisa del valore
di quest’uomo, perché i più o hanno una
conoscenza superficiale o più facilmente un totale
disinteresse, per non parlare di una certa corrente, cresciuta negli
ultimi anni in meridione, che contestando in toto la storia del
nostro risorgimento finisce con l’attribuire al nostro buon
Giuseppe mancanze
che proprio non aveva, dipingendolo come un feroce criminale.
Indubbiamente il fatto che il suo difetto più grande fosse
quello di essere onesto non è sopportabile per chi è
disonesto almeno intellettualmente e che, anziché cercare di
arrivare alla verità, magari anche facendo passare pagliuzze
per travi, preferisce denigrare senza il benché minimo
straccio di prova un personaggio che tanti storici italiani e
stranieri, seri, cioè non improvvisati, invece descrivono in
modo ampiamente positivo. Ed è questo il caso del napoletano
Alfonso Scirocco, professore emerito dell’Università di
Napoli Federico II, con questa biografia, rigorosamente documentata,
e raccontata con lo scopo di farne un’ampia divulgazione e nel
complesso di piacevole lettura. Credevo di sapere quasi tutto di
Giuseppe Garibaldi, ma mi sono dovuto ricredere, perché le mie
conoscenze erano e sono soprattutto quelle legate al risorgimento
italiano, mentre del Garibaldi che si batté per la libertà
di altri popoli nell’America Meridionale sapevo qualcosa, ma
comunque non in misura tale da poter inquadrare in modo compiuto il
nostro generale, nella circostanza più che altro ammiraglio,
avendo condotto, e in ciò regolarmente dotato di apposita
patente, la guerra di “corsa”. Chi lo denigra dice a
sproposito che era un bandito, un pirata, ma non è
assolutamente vero, perché depredava i mercantili nemici,
consegnando la merce al governo che gli aveva dato l’incarico e
non tenendo certo nulla per sé, visto che sovente gli capitò
di vivere in stato di notevole indigenza. Eroe dei due mondi è
quindi un epiteto perfettamente adeguato al personaggio, un vero e
proprio eroe senza ideologie, ma animato solo da ciò che
sentiva naturalmente dentro se stesso, finendo così per
rappresentare in modo esemplare
il mito romantico. Brasile, Uruguay, Argentina, Europa, ovunque
andasse era un uomo ammirato anche dai nemici, ma forse non sapeva
che i peggiori nemici sarebbero venuti soprattutto un po’ più
di un secolo dopo e nella sua amata Italia. Scirocco ha un alto
concetto dell’uomo e del militare e riesce bene a darne una
raffigurazione che può sembrare quella edificante di certi
dipinti che lo ritraggono, ma non è per niente falsa, perché
l’uomo riesce a essere protagonista sempre, nella buona e nella
cattiva sorte, un esempio luminoso che desta immediata simpatia in
tutti o quasi…, non dimenticando pertanto i cennati mestatori
incapaci di dare sfogo in altro modo a delle latenti frustrazioni.
L’autore
sa essere storico preciso, corretto e puntuale, ma sa anche narrare,
è in grado di avvincere dalla prima all’ultima pagina,
cioè è in grado di istruire divertendo, e quindi la
lettura di questo libro, più che consigliata, è
raccomandata.
Alfonso
Scirocco (Napoli,
1924 – Napoli, 22 settembre 2009) è stato uno storico
italiano, grande studioso del nostro Risorgimento e professore
emerito dell’università di Napoli Federico II.
Renzo
Montagnoli
|