Kaputt
Mundi
di
Ben Pastor
Sellerio
Editore Palermo
www.sellerio.it
Narrativa
romanzo giallo
Pagg.
568
ISBN
9788838934025
Prezzo
Euro 15,00
Roma
città aperta
La
morte violenta, spiaccicata sul selciato davanti la casa in cui
abitava, di Magda Reiner, impiegata all’ambasciata tedesca a
Roma, e l’avvio delle indagini da parte di Sandro Guidi,
ispettore della polizia italiana, e dell’ufficiale della
Wehrmacht Martin Bora sono solo un pretesto per parlare dei circa
nove mesi di occupazione nazista della nostra capitale. E’ vero
che poi, non collegato al primo, ci sarà il duplice omicidio
di un alto prelato e di una nobildonna romana, ma questo evento è
inserito ad arte per fornire una visione storica più
approfondita della tragedia di un lungo periodo in cui accadde di
tutto, ma in cui soprattutto ci fu l’atroce eccidio delle Fosse
Ardeatine. E’ brava Ben Pastor perché riesce a ricreare
in modo quasi incredibile l’atmosfera di giorni di terrore, di
un luogo in cui tutto poteva accadere, come infatti avvenne, di una
città che avrebbe dovuto essere “aperta”, cioè
ceduta, a seguito di un accordo espresso o tacito fra le parti
belligeranti, alle forze nemiche onde evitare distruzioni e uccisioni
fra la popolazione, ma che aperta fu solo nel significato della
cessione, perché non mancarono bombardamenti aerei delle forze
alleate e rastrellamenti ed esecuzioni da parte nazista. I personaggi
di questo romanzo sono quasi tutti reali, come il feldmaresciallo
Kesserling, il generale Maelzer, comandante della guarnigione di
Roma, il generale Westphal della Wehrmacht, il colonnello delle SS
Eugene Dollmann, il colonnello della Gestapo Herbert Kappler, il
questore di Roma Caruso, il sostituto della Segreteria di Stato della
Santa Sede Giovanni Battista Montini, il che imprime all’opera
una valenza che va oltre quella di un semplice giallo storico, perché
l’autore ha tratteggiato le caratteristiche di ognuno in modo
encomiabile, così che, nel pieno rispetto delle azioni che
misero in pratica e pur con gli sviluppi inevitabili della
creatività, ritornano in queste pagine a essere vivi. In
particolare Dollmann, uomo di fiducia di Himmler, stimato da Hitler,
nella sua complessità di abile diplomatico, capace di fare il
doppio gioco, perfettamente informato delle trame, spesso oscure, che
nascevano e si sviluppavano a Roma, è descritto con una
precisione stupefacente, frutto probabilmente anche del fatto che, a
guerra conclusa, il colonnello delle SS si prestò volentieri,
e dietro congrua remunerazione, a diverse interviste televisive con
argomento la seconda guerra mondiale e in particolare il massacro
delle Fosse Ardeatine.
Ma
se l’atmosfera opprimente della capitale occupata, il fragore
delle cannonate alleate che piano piano si avvicinano, il dolore
lancinante che incide l’animo del lettore con la descrizione
del massacro delle Fosse Ardeatine, le tante tragedie di una guerra
che coinvolge anche i civili non bastassero, Ben Pastor offre
un’ulteriore prova della sua abilità scavando sempre più
a fondo nell’animo di un personaggio così complesso come
il maggiore von Bora, che è quello che si potrebbe definire un
bel tenebroso, ma che in effetti è l’uomo combattuto fra
il senso del dovere proprio del militare e l’essere in cui
pulsa un cuore che non può lasciarlo indifferente di fronte
alla violenza cieca e inutile. Questo militare, capace anche di
opporsi alla Gestapo, determinato, stoico, è tuttavia un
debole quando si cala nei panni affettivi, quando cioè vuole
portare alla luce quell’amore che tiene segregato in una
cassaforte fatta di pudore e di timidezza; persa la moglie, che lo
pianta, cercherà invano di concretizzare il suo sentimento per
un’americana, moglie di un diplomatico presso la Santa Sede.
Quanto a Guidi, trasferito a Roma, con la mamma rimasta al Nord, qui
appare un po’ in ombra, quasi travolto dagli eventi (rischierà
perfino di finire fra i martiri delle Fosse Ardeatine), ma è
sempre il poliziotto ligio al dovere, deciso ad andare fino in fondo,
costi quel che costi, e mentre von Bora lascerà Roma, ultimo
fra i tedeschi che si ritirano più a nord, lui rimarrà
ad aspettare gli alleati, pronto ad offrire i suoi servigi, perché,
se i governi cambiano, la polizia resta, sempre.
Kaputt
Mundi è un romanzo di cui mi sento di consigliare
caldamente la lettura.
Ben
Pastor,
nata a Roma, docente di scienze sociali nelle università
americane, ha scritto narrativa di generi diversi con particolare
impegno nel poliziesco storico. Della serie di Martin Bora Sellerio
ha già pubblicato Il
Signore delle cento ossa (2011), Lumen (2012), Il
cielo di stagno (2013), Luna
bugiarda (2013), La
strada per Itaca (2014), Kaputt
Mundi(2015), I
piccoli fuochi (2016), Il
morto in piazza (2017)
e La
notte delle stelle cadenti (2018).
Premio
Flaiano 2018
Renzo
Montagnoli
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