La
valle dei Cavalieri
di
Raffaele Crovi
Marsilio
Editori
Narrativa
romanzo storico
Pagg.
228
ISBN
9788831774383
Prezzo
Euro 7,23
Romanzo
storico e antropologico
La
valle dei Cavalieri è una zona di antichi borghi medievali
fortificati e si trova sull’Alta Val d’Enza e Val Cedra,
fra le odierne province di Parma e di Reggio Emilia. Lì è
ambientato l’omonimo romanzo di Raffaele Crovi con cui viene
narrata, dal punto di vista di Lino Lodi, la storia di quasi un
secolo della nostra nazione, dal disastro di Dogali del 1887, in cui
le nostre truppe furono massacrate dagli etiopici, al tragico periodo
degli anni di piombo. In questo arco di tempo piuttosto lungo il
protagonista, ormai novantenne, rievoca, fa riemergere il ricordo
degli eventi salienti della sua lunga vita, indubbiamente personali,
ma che si innestano e si intrecciano con vicende nazionali, sì
che la piccola storia dell’individuo confluisce nella grande
storia di un paese.
Nulla
di nuovo, si potrebbe dire, perché già diversi
narratori hanno inteso raccontare gli avvenimenti di rilievo della
nostra nazione parlando della vita di altri, come per esempio
Sebastiano Vassalli con i suoi riuscitissimi romanzi Cuore
di pietra e Le
due chiese; tuttavia, Crovi,
che si nasconde dietro l’io narrante Lino Lodi (ma la trama non
è autobiografica), ne approfitta per portare avanti un
discorso sul senso della vita, sulle immancabili connessioni con la
realtà di ogni giorno, che si riflette su di noi, ma che anche
è un nostro riflesso. Il personaggio è un uomo che si è
fatto da sé, da umile garzone a ricco possidente, da autentico
credente a politico che vuole improntare alla religione stessa le sue
scelte, un essere umano con diversi pregi, ma non immune da difetti,
un Signore lo si potrebbe anche definire, cioè un degno
discendente di quei vassalli dei Canossa per conto dei quali
amministravano nei borghi della Valle dei Cavalieri. Peraltro è
presente una moltitudine di personaggi, quasi tutti locali, ognuno
con le sue caratteristiche e peculiarità, tuttavia accomunati
dal fatto di essere nati o di risiedere nella valle dei Cavalieri,
una vera e propria comunità che, per quanto comprimaria
nell’economia del racconto, ravviva la scena e diviene
indispensabile per delineare ancora meglio la figura del
protagonista.
Lo
stile dell’autore è determinante nella qualità
dell’opera, di per se stessa non eccelsa, ma comunque piacevole
assai da leggere per la narrazione snella, mai greve, accompagnata
anche da uno spunto di mistero, giacché si vuole arrivare a
sapere chi, con lettere minatorie, minaccia la morte o la rovina di
Lodi, un protagonista che desta un’immediata simpatia per la
sua semplicità e per la capacità di restare sempre se
stesso, costi quel che costi.
Le
pagine così scorrono veloci, ripassando anche un po’
della nostra storia, un’opportuna rinfrescata per sprofondare
ulteriormente le nostre radici e per cercare di gettare le basi del
futuro su ciò che è stato e per ciò che siamo
ora.
Raffaele
Crovi (Paderno
Dugnano, Milano, 1934 - Milano 2007) scrittore italiano. Le sue
opere, ispirate da un cristianesimo anticonformista, esprimono una
costante polemica contro ogni omologazione - politica, culturale,
ideologica - del nostro tempo. È autore di romanzi (da La
valle dei cavalieri, 1993, premio Campiello, a Cameo, 2006) che
indagano il cambiamento del Paese Italia; parabole narrative (da Il
franco tiratore, 1968, a Nerofumo, 2007), in cui esplora la violenza
del potere, e storie milanesi (tra cui L’indagine di via
Rapallo, 1996). Nelle raccolte poetiche (da La casa dell’infanzia,
1959, a La vita sopravvissuta, 2007), vicende etiche individuali si
trasformano in metafore della vita sociale.
Renzo
Montagnoli
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