1914
– 1918 La Grande Guerra sugli Altipiani di Folgaria,
Lavarone, Luserna, Vezzena, Sette Comuni, M. Pasubio, M. Cimone e
sugli altri fronti di guerra
di
Tullio Liber, Ugo Leitempergher, Andrea Kozlovic
Gino
Rossato Editore
Storia
Pagg.
400 con ill.ni
ISBN
9788881300099
Prezzo
Euro 20,00
Un’opera
completa di notevole interesse
Questo
libro è un’opera di storia militare di notevole valore,
trattando un’ampia panoramica degli scontri avvenuti sul fronte
italiano, con l’ausilio anche di relazioni sia di italiani che
di austro-ungarici, il che consente di farsi un’idea abbastanza
corretta di quelli che furono i prodromi, gli svolgimenti e gli esiti
di ogni singola battaglia. Non mancano inoltre un ampio corredo
fotografico d’epoca e una successione di cartine tematiche
volte a evidenziare le posizioni sul campo dei contendenti. Per
quanto io sia un appassionato di storia, soprattutto di quella sulla
Grande Guerra, non avrei mai pensato di trovare fra quelle pagine
notizie importanti che mi erano sconosciute, peraltro esposte in modo
snello, così che la lettura è veloce e gradevole.
In
testi come questo il rischio maggiore è quello di scivolare
nella facile retorica, ma nel caso specifico, se si eccettuano alcune
parti in cui si nota un’accentuata enfasi, peraltro
giustificabile, non c’è mai una caduta di stile, anzi si
ritrae l’impressione che i soldati delle due parti, per quanto
indottrinati, non siano stati altro che le pedine di poteri più
forti intenti a giocare alla guerra. Credo che un episodio valga per
tutti, descritto in modo laconico, perché nulla vi è da
aggiungere a scellerate decisioni che portarono al massacro: mi
riferisco allo scontro del Basson, nei pressi del passo Vezzena, del
24 agosto 1915 allorchè venne sterminato un intero reggimento
per un attacco a una posizione pressochè imprendibile. Non
posso però dimenticare le pagine dedicate alla lunga
estenuante continua battaglia del Pasubio, che riterrei opportuno
definire la Verdun italiana. Si percepisce netto il dramma, il senso
dell’orrore, la tragedia che accomuna in un unico mortale
abbraccio austriaci e italiani. Pure interessante è il
resoconto della nostra tenuta sul Piave, dopo la ritirata da
Caporetto, nei mesi di novembre e dicembre 1917 e gennaio 1918,
nonché la parte dedicata alla battaglia del solstizio del
giugno 1918, con le nostre truppe, che benchè pressate in modo
notevole, non solo riuscirono a resistere, ma addirittura
contrattaccarono, pervenendo a una vittoria risolutiva perché
Vittorio Veneto è stata la naturale conseguenza.
Questo
libro ha tanti pregi e ben pochi difetti, costituito per lo più
da refusi non rari, e quindi non posso che raccomandarne la lettura.
Renzo
Montagnoli
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