Nel
tempo di mezzo
di
Marcello Fois
Edizioni
Einaudi
Narrativa
Pagg.
263
ISBN
9788806202651
Prezzo
Euro 20,00
La
saga continua
Stirpe
terminava con Vincenzo Chironi, che del tutto inatteso, anche perché
sconosciuto, entrava in casa Chironi, con la famiglia ormai ridotta
ai minimi termini e costituita dal capostipite Michele Angelo e dalla
figlia vedova Marianna. Il giovane ha messo piede per la prima volta
sull’isola alla ricerca di quelle che sono le sue origini, in
quanto figlio riconosciuto di Luigi Ippolito Chironi, morto poi in
guerra, e frutto di una sua relazione con una giovane friulana, pure
lei deceduta quando il piccolo era ancora in fasce e così
finito all’orfanotrofio. Per quanto ovvio, a Nuoro per lui
comincerà una nuova vita, così come una speranza di
prosecuzione della stirpe sorge nella famiglia, abituata, purtroppo,
a soffrire nell’abbondanza. In questo secondo romanzo della
saga le vicende umane si susseguono scandite dal ritmo delle stagioni
e percorrono, o meglio attraversano, dei tempi di mezzo con un
passato che quasi si ribella all’avverarsi dei tempi nuovi, ma
pur storcendo il naso li accetta; è così che si
snocciola il tragitto della vita con matrimoni, nascite e le
immancabili e inevitabili morti fino alla fine degli anni ‘70
del XX secolo. Sullo sfondo del cammino dei protagonisti dall’alba
al tramonto si innesta forte, prepotente, ma al tempo stesso
rasserenante, pur fra luci e ombre, la natura dell’isola,
descritta magistralmente dall’autore, con accenni quasi poetici
che impreziosiscono la narrazione e sono accolti entusiasticamente
dal lettore perché il poter leggere una trama, indubbiamente
interessante, innestata su un palcoscenco fatto di montagne brulle o
lussureggianti, di zone aride e di altre rigogliosamente verdi, di un
mare cristallino e quasi tropicale, è un piacere intenso per
lo spirito. Non esagero se dico che l’ambiente appare dinanzi
ai nostri occhi, si percepiscono odori e suoni, ma quel che più
conta si ha netta la sensazione di esserse immersi in quel panorama,
di essere presenti a vicende liete e ad altre meno liete, in poche
parole di essere irresistiblimente attratti dalle righe che
compongono le pagine che scorrono veloci, più veloci del tempo
della narrazione e che riescono a staccarci dal nostro piccolo
attuale mondo per essere partecipi di una realtà passata.
Nel
tempo di mezzo è un bel romanzo, come del resto il
primo della serie, Stirpe, un’opera che non mancherà
di soddisfare anche i palati più esigenti, visto che contenuto
e forma procedono di pari passo su un livello di eccellenza.
Ho
scoperto tardi questo autore, ma, come si suol dire, non è mai
troppo tardi, basta volere, e infatti piano piano leggerò le
sue opere.
Marcello
Fois (Nuoro
1960) vive e lavora a Bologna. Tra i tanti suoi libri
ricordiamo Picta (premio
Calvino 1992), Ferro
Recente, Meglio
morti, Dura
madre, Piccole
storie nere, Sheol, Memoria
del vuoto (premio
Super Grinzane Cavour, Volponi e Alassio 2007), Stirpe (premio
Città di Vigevano e premio Frontino Montefeltro 2010), Nel
tempo di mezzo (finalista
al premio Campiello e al premio Strega 2012), L'importanza
dei luoghi comuni (2013), Luce
perfetta (premio
Asti d'Appello 2016), Manuale
di lettura creativa (2016), Quasi
Grazia (2016), Del
dirsi addio (2017
e 2018), il libro in versi L'infinito
non finire (2018)
e Pietro
e Paolo (2019).
Renzo
Montagnoli
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