Nero di
Maggio
di Leonardo
Gori
Hobby & Work
Narrativa – romanzo giallo
Pagg. 319
ISBN: 88-7133-340-3
Prezzo: € 8,00
In un caldo maggio del 1938 a Firenze ci sono la
visita di Hitler, i frenetici preparativi della città
per il memorabile evento, due omicidi di prostitute assai giovani, un capitano
dei Reali Carabinieri dotato di notevole intuito, la sua fidanzata, ebrea, che
vuole dare un senso alla vita con un gesto clamoroso, un giovane gerarca di
primissimo piano e tutto un contorno di personaggi di assoluta credibilità.
Il ricorso a una ricostruzione
storica esemplare conferisce una dignità letteraria di notevole livello a un
romanzo giallo, ben congegnato e con una trama avvincente, densa di pathos che
resiste benissimo fino alla soluzione finale.
L'impressione che ho avuto è che
l'autore sia ricorso al thriller come un pretesto, per descrivere invece
atmosfere e personaggi di un epoca nemmeno tanto lontana
e questo è il pregio principale dell'opera.
Fra l'altro è addirittura superlativa
la capacità che ha avuto nel delineare la figura dell'alto gerarca fiorentino,
nel romanzo senza nome, ma facilmente identificabile in Alessandro Pavolini, il più nazista dei fascisti,
uomo colto, brillante, costantemente in preda a un delirio di
rinnovamento accompagnato da uno spietato cinismo.
I dialoghi fra Bruno Arcieri, l'abile
capitano dei Reali Carabinieri e questo personaggio di primo piano, affabile,
ma anche crudele, sono la parte migliore di un romanzo in cui l'aspetto storico
è a mio avviso predominante.
La meticolosa ed esatta ricostruzione
del corteo che porta dalla stazione ferroviaria al centro Hitler
e Mussolini è stupefacente per il coinvolgimento del
lettore, a cui pare addirittura di trovarsi presente,
fra la folla assiepata ai lati delle strade.
Un altro elemento da non
sottovalutare è poi il conflitto fra il profondo senso di giustizia del
capitano Arcieri e il concetto della stessa, del tutto personale e delirante,
del gerarca.
Quindi, non solo un bel giallo,
avvincente e ricco di tensione, ma anche un grande affresco storico che riesce
a darci una visione di un'Italia alla vigilia della seconda guerra mondiale, un
paese che inizia ad avvertire i primi sintomi di un piccolo benessere, senza
accorgersi che è il miglioramento, apparente, del moribondo
prima del decesso.
Del resto l'apparenza domina su
tutto, ogni cosa deve sembrare fulgida anche se non lo
è e i problemi non esistono, perché basta non parlarne, caratteristiche che,
purtroppo, ricompaiono anche ai nostri
giorni.
Leonardo Gori è nato a Firenze l'1 gennaio 1957. Il suo romanzo d'esordio, nel 2000, è stato
proprio Nero di Maggio. A seguire ha pubblicato: nel 2002 “I delitti del Mondo
Nuovo” e “Il passaggio”, nel 2003 “La finale”, nel 2004 “Lo specchio nero”, nel
2005 “L'angelo del fango”, con cui ha vinto il Premio Scerbanenco
nell'ambito del Noir in Festival di Courmayeur, nel 2006, insieme a Franco
Cardini, “ Il fiore d'oro “.