Semi
nudi
di
Franca Canapini
Prefazione
di Fernanda Caprilli
puntoacapo
Editrice
Poesia
Pagg.
130
ISBN
978-88-31428-33-0
Prezzo
Euro 15,00
Il
mondo siamo noi
Dopo
un periodo dedicato alla prosa, con un racconto di memoria di
eccellente qualità (Dal fondo – I miei primi dieci
anni) Franca Canapini è ritornata al primo e immutato
amore per la poesia con Semi nudi, una raccolta dal
titolo indubbiamente efficace, ma che può dar luogo a diverse
interpretazioni, anche antitetiche (comunque, leggendo, è
possibile comprendere il motivo di questo titolo; infatti, questi
versi spiegano l’arcano: …./ Ma nella settima, infine
/ sono seme nudo – fluisce l’acqua / dalla sorgente
dell’intimità /…. - da Il palazzo della
matrioska.).
Nel
leggere queste liriche, alcune da me già conosciute, noto con
piacere che Franca ripercorre temi a lei cari e che pure a me sono
veramente graditi; mi riferisco a una vocazione per un ritorno alla
natura, in uno con un dialogo più approfondito con il proprio
IO, una via, probabilmente l’unica, per porre rimedio a un
mondo caoitico che ogni giorno di più ci sfugge di mano. Non è
un caso quindi se in premessa sono riportati pochi, ma significativi
versi tratti dal De rerum natura, di Tito Lucrezio Caro). E
come se non bastasse una delle prime poesie è L’aratore
(Nei secoli dei secoli / seme da seme / corpo da corpo / venire al
mondo / solo / per arare / a testa bassa / la Terra /….),
una figura non fine a se stessa, ma una metafora del viaggio
dell’uomo su questa terra; se non mancano versi dedicati al
passato, a figure ormai eteree, che si confondono con i sogni,
diventando esse stesse miti, latente, a volte più presente,
c’è un esoterismo di fondo con un richiamo a una vita
più a misura d’uomo. In fondo, mi pare di scorgere in
queste poesie, non intrise di malinconia, un rimpianto costante per
ciò che è stato e che mai più sarà.
Eppure Franca Canapini è un essere umano positivo, una persona
che non si lascia trascinare dall’angoscia dei suoi pensieri,
ma che li espone in una sorta di riflessione, utile per lei e anche
per chi legge. In fondo è piacevole entrare poco a poco nei
suoi versi, centellinare le parole, vedere un mondo diverso in cui
realtà e sogno si confondono mirabilmente, perché tutto
si può chiedere al mondo, senza magari nulla ottenere, ma di
certo siamo noi il mondo e a noi spetta il compito di plasmarlo, ove
possibile, di adeguarlo
alla nostra dimensione, al nostro senso della vita (Sera di
primavera - In una sera così / di mezza luna e qualche
stella / d’alberi tutti in fiore tra le luci / nell’aria
che s’intenera / non si dorme e non si veglia / cullati dalle
ninne degli uccelli / quietamente si trasogna / In una sera così
/ ci facciamo aria / erba fiore / nulla). Se pure a gruppi, i
temi non sembrano uguali, ma emerge comunque evidente il pensiero di
Franca Canapini, senza tanti trinceramenti, anzi esposto in modo
chiaro e convincente, quel modo di vedere, quell’impronta da
dare alla vita partita dalla raccolta Stagioni sovrapposte e
confuse (Montedit, 2012) e riproposto via via in tutte le sue
pubblicazioni, ivi comprese quelle in prosa, soprattutto in Dal
fondo – I miei primi dieci anni ( Youcanprint, 2019), che
oltre a essere una sua particolare caratteristica, è autentico
piacere di lettura per chi desidera fuggire, almento spiritualmente,
dal dilagante materialismo di un mondo che è vittima e
carnefice di se stesso.
Franca
Canapini, nata a Chianciano Terme (SI), risiede ad
Arezzo dal 1975. È stata docente di Lettere nella Scuola
Media. Ha pubblicato: Stagioni sovrapposte e confuse, Montedit 2010;
Tra i solstizi, Aletti 2011; Il senso del sempre, Helicon 2013;
Viaggio nella poesia, Helicon 2014; Gente in cammino, Montedit 2014;
La bellezza tragica del mondo, ivi 2016). Ha all’attivo un
romanzo (Un giorno, la vita, Pegasus 2017), una raccolta di favole
(Favolette per grandi e per piccini, Helicon 2017), un romanzo breve
(Melina – Una storia surreale, Giovane Holden 2019) e un
racconto di memorie (Dal fondo – I miei primi dieci anni,
Youcanprint 2019). Fa parte del Direttivo dell’Associazione
degli Scrittori Aretini “Tagete” ed è membro di
giuria di alcuni premi letterari. Suoi lavori si trovano in diverse
antologie di poesia e in alcuni siti e blog letterari.
Renzo
Montagnoli
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