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  Recensioni  »  Il maestro dei santi pallidi, di Marco Santagata, edito da Guanda 06/03/2022
 
Il maestro dei santi pallidi

di Marco Santagata

Edizioni Guanda

Narrativa

Pagg. 251

ISBN 9788882465933

Prezzo Euro 15,00



Il tormento e l’estasi



Marco Santagata, purtroppo deceduto per Covid nel novembre del 2020, è stato senza ombra di dubbio uno studioso della poesia dei primi secoli dello scorso millennio, in particolare di quella di Petrarca e di Dante. In tale veste ho letto e apprezzato Dante. Il romanzo della sua vita, una biografia di grande interesse del poeta fiorentino in cui l’autore riesce a fondere mirabilmente l’analisi letteraria delle opere del grande poeta fiorentino con le vicende storiche della sua vita. Quindi, nonostante il titolo, non si tratta di un romanzo, a differenza del bellissimo L’ultima magia, che ha come protagonista ancora Dante Alighieri.

Con Il maestro dei santi pallidi il passaggio al romanzo storico è completo e Santagata confeziona un’opera che, pur interessante, è indubbiamente inferiore alle due precedenti che ho nominato. La vicenda di Gennaro, chiamato cinin, un bastardo che non ha mai conosciuto i genitori, guardiano di vacche e servo di un padrone violento e vendicativo, in una metà del quattrocento che si apre alle arti, rappresenta l’anelito di chi è stregato dalle stesse, nel caso specifico la pittura. Cinin, analfabeta, vedendo gli affreschi di un’umile chiesa, ne è rapito e desidera sopra ogni cosa diventare un pittore. Per gli strani giochi del destino, fra intrallazzi, congiure, madonne dipinte e madonne in carne d’ossa, ma queste ultime languide e perverse, riuscirà a realizzare il suo desiderio, non senza aver prima compiuto un apprendistato artistico e umano che lo porterà anche ad avere nel suo maestro un padre putativo. Ossessionato dalla prospettiva sarà solo dopo innumerevoli tentativi che arriverà a dipingere un’ultima cena non appiattita, un capolavoro per lui e per altri, ma non per il committente. E’ dal ramo dell’albero sopra cui ha legato la corda con cui desidera impiccarsi che cinin, ormai diventato il maestro dei santi pallidi, rievocherà la sua vita, riproverà le paure, le ansie, il tormento dell’amore, la gioia del successo, la delusione più cocente; non gli resta che chiudere la sua esistenza, ma...., e non vado oltre. Il libro si fa apprezzare per lo stile semplice, ma efficace, per le descrizioni riuscite, per le atmosfere riprodotte con perizia, lascia tuttavia a desiderare per un ritmo forse un po’ troppo blando e per una trama che non è gran cosa, e comunque inferiore alle aspettative indotte dalle prime pagine.

Il maestro dei santi pallidi è comunque un romanzo di gradevole lettura.




Marco Santagata (Zocca, 28 aprile 1947 – Pisa, 9 novembre 2020).
Laureatosi alla Scuola Normale, ha insegnato Letteratura italiana all’Università di Pisa. Dal 1984 al 1988 ne ha diretto l’Istituto di letteratura italiana, ed è stato poi direttore del Dipartimento di Studi italianistici.
È stato visting professor in molti atenei prestigiosi come la Sorbona, l'Università di Ginevra, la UNMA di Città del Messico e Harvard.
La sua attività di studioso è stata rivolta soprattutto alla poesia dei primi secoli, con una particolare attenzione a Dante e a Petrarca.
Su Dante, di cui ha curato per i Meridiani Mondadori l’edizione commentata delle Opere, ha scritto il libro L’io e il mondo. Un’interpretazione di Dante (il Mulino, 2011) e la biografia Dante. Il romanzo della sua vita  (Mondadori, 2012). Tra i lavori petrarcheschi si segnalano il commento al Canzoniere (Mondadori, 2004)  e il libro I frammenti dell’anima (il Mulino, 2011).
Si è inoltre occupato di Leopardi (Quella celeste naturalezza. Le canzoni e gli idilli di Leopardi, Il Mulino, 1994) e della poesia fra Otto e Novecento (Per l’opposta balza. “La cavalla storna” e “Il commiato” dell’”Alcyone”, Garzanti, 2002). Accanto a quella scientifica ha svolto anche l'attività di narratore: con il romanzo Il Maestro dei santi pallidi (Guanda) ha vinto il premio Campiello 2003. Suoi anche Papà non era comunista (Guanda, 1996), L'amore in sè (Guanda, 2006), Il salto degli Orlandi (Sellerio, 2007), Voglio una vita come la mia (Guanda, 2008), Come donna innamorata (Guanda, 2015) grazie al quale entra nella cinquina dei finalisti del Premio Strega, e Il movente è sconosciuto (Guanda, 2018). Inoltre, ha scritto con Alberto Casadei il Manuale di letteratura italiana medievale e moderna (Laterza, 2007) e il Manuale di letteratura italiana contemporanea (Laterza, 2009). Per Mondadori esce inoltre il saggio a tema scientifico Un meraviglioso accidente, del quale è coautore insieme a Vincenzo Manca. Nel 2020 esce Il copista (Guanda). Lo stesso anno lo scrittore contrae il Covid-19, malato da lungo tempo, questo gli risulterà fatale portandolo alla morte il 9 novembre 2020.


Renzo Montagnoli

 
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