Guerra
in Val d'Orcia
Diario
1943-1944
di
Iris Origo
Longanesi
Editore
Diaristica
Pagg.
243
ISBN
9788830425675
Prezzo
Euro 10,00
La
vittoria dell´umanità
Preciso
da subito che non ci troviamo di fronte a un saggio storico, benché,
trattandosi di un diario di quanto accadde in Val d´Orcia nel corso
della seconda guerra mondiale, il libro possa assumere almeno la
valenza di una testimonianza, utile magari quale parte della
documentazione per un lavoro specialistico. E´ però questa natura
di resoconto di fatti accaduti e messi su carta dall´estensore a
dare un pregio al libro, grazie all´immediatezza che comporta e
alla capacità di avvincere il lettore in quanto per nulla noioso.
Iris
Cutting, anglo-americana trapiantata a Firenze quando era ancora una
bambina, lì conobbe e sposò il marchese italiano Antonio Origo e
con lui visse in una grande tenuta agricola di proprietà, La Foce,
situata nella pianura toscana. Lì diedero impulso all´attività
agricola, avvalendosi di un consistente gruppo di mezzadri, e lì nel
1944 passò la guerra, nel senso che si combatté. Gli anni del
diario, tuttavia, sono due, il 1943 e il 1944, periodo di tempo in
cui la scrittrice affida al diario le sue ansie, le sue paure e anche
le speranze. Ma a rendere queste cronache e questi personaggi
(occorre ricomprendere il marito Antonio) particolarmente
interessanti c´è anche l´attività assistenziale che
praticarono, ospitando un nutrito gruppo di bambini esuli dalle città
del Nord sottoposte ai bombardamenti. Ci deve essere però in Val
d´Orcia un´aria particolare, perché con l´8 settembre 1943 lì
si cominciano ad aiutare i nostri soldati in fuga, i giovani che non
si presentano alla chiamata alle armi, i partigiani, i profughi. E
l´aiuto non è dato solo dai coniugi Origo, ma anche dai loro
contadini, con uno spirito di fraternità invidiabile, nonostante i
sacrifici e i rischi a cui vanno incontro. Come scrive Sergio Romano
nell´introduzione in Val d´Orcia si verifica un fenomeno del
tutto straordinario di grande impegno civile e di eroismo, con una
vittoria che vale più di mille guerre vinte, di alcune centinaia di
esseri umani che nell´orrore della guerra non sono caduti
nell´abbrutimento, ma si sono difesi con le sole armi
dell´amicizia, della solidarietà e della dignità.
Da
leggere, non c´è dubbio.
Iris
Origo (Birdlip,
15 agosto 1902; Siena, 28 giugno 1988) ha
raggiunto la fama con alcune opere come Il
mercante di Prato, Immagini
e ombre, Un
brivido nell'aria e,
soprattutto, Guerra
in Val d'Orcia,
un diario divenuto un classico della letteratura di guerra, che svela
le condizioni dell'Italia e della vita nelle sue campagne prima della
grande trasformazione seguita alla fine del conflitto e allo sviluppo
economico.
Renzo
Montagnoli