Il
bambino di Salisburgo
Mozart,
l´interminabile infanzia
di
Edgarda Ferri
Solferino
Edizioni
Biografia
Pagg.
240
ISBN 9788828211365
Prezzo
Euro 16,50
Libertà
va cercando...
Mi
è venuta improvvisa la voglia di citare la Divina Commedia, laddove,
nel Purgatorio, Virgilio si rivolge a Catone l´Uticense
presentandogli Dante e gli dice "Libertà va cercando,
ch´è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta" con
riferimento al suicidio del politico romano, un atto estremo per non
incappare nell´umiliazione di chiedere la grazia a Giulio Cesare.
Viene
logico chiedersi che relazione ci sia fra un personaggio vissuto nel
primo secolo avanti Cristo e il grande musicista austriaco che
consumò la sua breve esistenza nella seconda metà del diciottesimo
secolo.
Una
risposta esauriente si può trovare nella bellissima biografia
scritta da Edgarda Ferri, che evidenzia l´irrefrenabile desiderio
del compositore salisburghese di essere finalmente libero di condurre
la propria esistenza, senza la presenza oppressiva del padre che, con
continui ricatti, gli impose di vivere secondo il suo punto di vista,
incurante delle legittime aspirazioni del figlio. A differenza di
Catone Mozart non si suicidò, ma di certo, unitamente alla
circostanza che si era appannato con la maggiore età il mito del
bambino prodigio, aveva finito per condurre un´esistenza grigia e
senza soddisfazioni, comportandosi come un fallito anche se non lo
era e non accettando quella normalità che non gli era mai stata
propria. Per dirla in breve non si suicidò, ma nulla fece per
vivere.
Il
libro è bello, sotto ogni aspetto, la narrazione di Edgarda Ferri è
puntuale e precisa, nulla le sfugge di una vita così intensa quale è
stata quella di Mozart durante l´infanzia; descrive bene i
personaggi, soprattutto Leopold Mozart, il padre padrone del piccolo
genio, un uomo che vede nel figlio quella possibilità di successo e
di fama da lui sempre agognati e mai raggiunti. La brama di arrivare
incombe continuamente sul piccolo Mozart, escludendo perfino la
sorella Nannerl, che pure avrebbe avuto grandi possibilità di
affermarsi con il suo talento musicale. Le descrizioni dei viaggi,
gli incontri con i reali dell´epoca, la felicità infantile di
Amadeus che con il trascorrere degli anni, raggiunta la maggiore età,
si trasforma in insoddisfazione, stante la pressione paterna,
l´incapacità del giovane di sottrarsi a questo vincolo opprimente,
il declino fra ristrettezze tali che, da morto, finirà in una fossa
comune, sono descritti mirabilmente e con una vena di compassione per
un uomo a cui non fu permesso di vivere normalmente.
Secondo
me Mozart è stato il più grande compositore di tutti i tempi, un
compositore universale, stante la sua grandezza nella musica
classica, in quella sacra, in quella sinfonica e in quella
operistica, ma è stato anche e soprattutto un essere umano che ha
cercato sempre, senza mai ottenerla, un po´ di libertà.
Da
leggere, più che un consiglio è una raccomandazione.
Edgarda Ferri è nata
a Mantova e vive e lavora a Milano. Scrittrice, saggista, giornalista
ha esordito nel 1982 con Dov´era
il padre,
un romanzo che rimane tuttora un ritratto fondamentale e un punto di
riferimento per un´intera generazione. Ha pubblicato inoltre, Contro
il padre (1983), La
tentazione di credere (1985), Il
perdono e la memoria (1988), Luigi
Gonzaga (1991), Quello
che resta di Cristo dopo 2000 anni (1996)
e, per Mondadori, Maria
Teresa (1994), Giovanna
la Pazza (1996), Io,
Caterina (1997), Per
amore (1998), L'ebrea
errante (2000), Piero
della Francesca (2001), La
grancontessa (Le
Scie, 2002), Letizia
Bonaparte (2003), L'alba
che aspettavamo (2005), Il
sogno del principe (2006), Rodolfo
II (2007), Uno
dei tanti (2009).
Renzo
Montagnoli