Il
costruttore di biciclette
di Maurizio
Cometto
Prefazione di Valerio Evangelisti
Copertina originale di Oscar
Celestini
Edizioni Il Foglio
ilfoglio@infol.it
www.ilfoglioletterario.it
Narrativa – romanzo fantastico
Pagg. 144
ISBN: 8876060995
Prezzo: € 10,00
Considerato che non amo il
fantastico, genere in cui ho anche ben poca competenza, quella che segue non
deve essere intesa come una recensione, perché non ne ha assolutamente la
pretesa. A essere onesti io preferisco che venga considerata l'impressione di
lettura di un lettore profano.
Ci si chiederà, allora, perché mi sia
avventurato in un'opera
appartenente a un genere che non gradisco e la risposta che è si è trattato di
pura e semplice curiosità, avendo letto non pochi giudizi, tutti positivi.
Dopo questa doverosa premessa, devo
dire che penso che Il costruttore di
biciclette abbia
dei meriti e rappresenti, con la sua originalità, il segno che anche da noi si
possa scrivere e creare senza scimmiottare i ben più famosi autori
anglosassoni.
In questo concordo con Valerio
Evangelisti che ne parla nella prefazione all'opera; in
effetti riscontro pure io una novità creativa del tutto indipendente,
senza trasposizioni nazionali di idee maturate in altri luoghi.
Se la vicenda è originale, io ho
cercato di cogliere soprattutto le atmosfere, i personaggi di un paese, per
niente degli stereotipi, ma delineati incisivamente con pochi e sicuri tratti
di penna.
Magniverne è un
borgo tipicamente italico, così come lo sono i suoi abitanti, anzi amo pensare
che si tratti di una località delle Langhe, dove ancora esiste una convivenza
equilibrata fra uomo e natura, due elementi che nel romanzo sono prioritari.
Non sto a cercare di fare un sunto
della trama, anche perché finirei con il togliere il piacere della lettura, ma
mi preme sottolineare l'abilità di Cometto di
presentarci fenomeni del tutto improbabili come veritieri, quasi palpabili, con
una progressione crescente scandita da un ipotetico orologio che accelera i
suoi tempi.
Si comincia con un ritmo volutamente
blando, ben calibrato per portarci all'attesa sempre più fremente del mistero
di cui la vicenda è permeata, poi avviene un'accelerazione, dapprima costante e
poi crescente, per non dire convulsa, che mi ha tenuto incollato al libro,
incapace di riporlo se non dopo essere arrivato all'ultima parola.
Si tratta, quindi, di un'opera
indubbiamente avvincente, anche se a onor del vero non ho capito molto il
percorso fantastico e di ciò mi scuso, ma ripeto che in tema sono un profano e
che ho preferito lasciarmi
andare al puro piacere della lettura, senza pormi tante domande e senza cercare
riflessioni.
Non importa, però, perché ogni tanto
è bello anche evadere senza pensare.
Maurizio Cometto è nato a Cuneo il 29 settembre 1971. Laureato in
ingegneria meccanica, lavora a Rivoli in un industria
che produce cerchi in acciaio per autovetture. Ha pubblicato L'incrinarsi di una persistenza e altri
racconti fantastici (Il Foglio, 2004), Il
distributore di volantini (Magnetica Edizioni, 2006), Lo scaricamento della bara (Magnetica Edizioni, 2007).