Il
cerchio imperfetto
di Sabrina Campolongo
Prefazione di Rosella Postorino
Edizioni Creativa
Narrativa – romanzo
Collana Declinato al
femminile diretta da Francesca Mazzucato
Pagg. 174
ISBN: 9788889841433
Prezzo: € 12,00
Il
cerchio imperfetto è un romanzo dolente, intriso dello stesso intenso
angosciante dolore di cui è preda la protagonista, Francesca, pittrice di
grande talento, famosa per i suoi ritratti che riescono mostrare l'intima
essenza dei soggetti.
Questa donna, ancor giovane e piacente,
cerca di cancellare il ricordo di un'infanzia infelice e, soprattutto, la
disgrazia di avere un figlio ricoverato in un istituto specializzato, perché
autistico e con sintomi schizofrenici.
La sua famiglia - quella che era
riuscita a costruire con il matrimonio - non esiste più, perché il marito, uno
scienziato, non sopportando più il carico di dolore per un figlio
irrimediabilmente perso, è andato a vivere negli Stati Uniti, pur mantenendo
saltuari contatti con la moglie.
L'intima essenza di Francesca è
estremamente instabile e la donna è soggetta ad attacchi di panico, perché per
lei il cerchio della vita è come se si fosse spezzato, senza prospettive, senza
futuro, ma anche senza presente e con un passato che vorrebbe dimenticare.
Gli unici autentici contatti con il
mondo che la circonda sono rappresentati dalle sue amiche, a cui tuttavia non
ha mai confessato il motivo del suo dolore; però, anche loro portano dentro
altre indicibili sofferenze.
Si potrebbero definire più che amiche
compagne di sventura, tutte come lei alla continua ricerca di un equilibrio che
le porti ad accettare la loro esistenza, condizione
indispensabile per ricucire lo strappo nel cerchio della vita.
Sono relazioni di tacita connivenza
con la rabbia, la fragilità, la paura, ma anche con il coraggio di individui
solo all'apparenza nella normalità, ma che hanno scavato un solco nella vita,
dentro il quale si dibattono per cercare di uscirne.
C'è una reciproca tolleranza, un
rispetto fra persone consapevoli del loro stato, memori che il dolore dell'una
è anche quello dell'altra, pur se con motivi diversi.
L'abilità di Sabrina Campolongo nel delineare l'aspetto psicologico mi ha
veramente sorpreso, perché riesce a far entrare il lettore gradualmente nella mente dei suoi
protagonisti. E' un lavoro di cesello senza forzature e pagina dopo pagina vi
sembrerà di essere con Francesca, avrete l'impressione di scorgere nei suoi
occhi il suo muto dolore, sarete i suoi amici tanto che soffrirete con lei e
nel finale assaporerete lo squarcio di sole nel buio che fino ad allora aveva tutto avvolto.
No, non temete: l'autrice non è
caduta nell'errore di raccontarvi una vicenda di così intensa sofferenza per
poi propinarvi un lieto finale del tipo “ e tutti vissero felici e contenti”.
C'è una schiarita , ma i fatti restano, quello che
cambia è la consapevolezza che esistono, è la speranza che nonostante tutto si
possa ancora avere una vita. Il cerchio resta imperfetto, ma nello strappo che
l'ha spezzato i capi si sono riavvicinati.
E così posso chiudere il libro
pensando a Francesca con un sorriso, una creatura fragile che sembrava persa e
che ora si riaffaccia alla vita.
E' un libro molto bello, che lascia
una serena malinconia, e perciò non posso che raccomandarne vivamente la
lettura.
Sabrina Campolongo è nata nel 1974 e vive a Monza. E' sposata e madre
di due bambini.
Ha pubblicato nel 2007 la raccolta di
racconti Balene Bianche (Michele Di
Salvo editore) e un suo racconto è stato
incluso nell'antologia CONCEPT – Gusto (ed. ARPAnet);
finalista del premio Alberto Tedeschi (giallo Mondadori) nel 2000, collabora
all'e-magazine Historica.
Il suo blog http://balenebianche.splinder.com/