Presenze e Assenze
di Davide Vaccino
Prefazioni di Thomas Lowe
e Arnaldo Colombo
In copertina immagine tratta dal free site
http://www.windoweb.it:80/desktop_temi/foto_belle/foto_belle_326.jpg
rielaborata dall'autore.
Elaborazione grafica e assemblamento
di Elena Migliorini
Edizioni Il Foglio
www.ilfoglioletterario.it
ilfoglio@infol.it
Poesia silloge
Pagg. 100
ISBN: 978-88-7606-194 – 3
Prezzo: € 12,00
Presenze e Assenze è l'ultima opera
poetica di Davide Vaccino, autore dai toni pessimistici, dai versi velati di
una tristezza che sembra emergere dall'oceano dell'animo come una nebbia che
impregna i versi e poco a poco avvolge il lettore. Ma forse non è tristezza,
almeno come normalmente l'intendiamo, bensì un'intensa angoscia che riverbera
nelle parole, nel fluttuare del discorso, un'esplosione che solo all'apparenza
è liberatoria, ma che poi rifluisce implacabile donde è venuta.
Ma che cosa s'intende per Presenze e
per Assenze? Ho girato la domanda all'autore nel corso di un'intervista e lui è
stato ampiamente chiarificatore, intendendo per presenze quei punti fermi su
cui si può contare, come le convinzioni, gli ideali sociali e politici, l'amore
per chi è a noi vicino. Le assenze sono invece ciò che si è perso, i rimpianti,
le persone che sono scomparse per sempre dalla nostra vita.
Così, frutto di un gravoso meditato
lavoro, le poesie di questa silloge si snodano lungo questo percorso tematico,
impervie vette della creatività che s'affacciano al mondo, trasognate immagini
di una realtà interiore che vogliono dialogare con il lettore.
In questo gioco, se così si può
chiamarlo, di presenze e di assenze il poeta è testimone di un dipanarsi di
grovigli che si linearizzano nel verso, mantenendo
l'originaria curvatura, gomitoli di pensiero che s'infrangono sullo scoglio del
tempo schiumando dimensioni cerebrali di una spinta interiore.
ANIMA
Anima,
fin che tu puoi,
resta.
Le parole
non contano:
passano.
Le idee
non bastano:
cambiano.
Le illusioni
non servono:
ingannano.
Anima,
fin che tu puoi,
resta.
Come il profumo
dei fiori.
L'anima, una presenza silente, una
compagna fedele che dona all'uomo la capacità di sentirsi vivo, di sublimare
concetti trascendendo la pura materialità dell'esistenza, accogliendo in sé le
nostre sensazioni, le emozioni, trasformandole in un patrimonio inalienabile.
In queste liriche l'aspetto figurativo
ha la funzione non tanto di stupire, ma di
esteriorizzare il concetto, di trasformare lo spirito in materia fruibile.
LE FARFALLE
Palpiti di Vita
in lembi di
cielo,
simili a fiori
che sanno
volare.
Come i sogni,
le
farfalle,
sono i
sospiri
dell'Infinito.
Ma in queste presenze e assenze non
c'è solo l'intelletto creativo di Davide Vaccino.
Comunque si leggano queste poesie si
ritrova un po' del mondo di ognuno di noi, perché universali sono questi punti
fermi, come ciò che abbiamo perso, e in questo sta il grande pregio della
silloge, nel richiamare alla nostra attenzione ciò che abbiamo e ciò che non
teniamo più, elementi che nella frenetica corsa del mondo troppo presto
dimentichiamo.
Davide Vaccino sembra invitarci a
soffermarci, a riflettere, per accorgerci che, nonostante tutto, il nostro
percorso è lastricato da presenze ed assenze, un patrimonio solo nostro e che
ci dà la misura di vivere.
Se il poeta è permeato di pessimismo
lascia tuttavia aperta la porta a una speranza, a una consapevolezza di
esistenza che sta solo a noi cogliere affinché il tempo non trascorra invano.
Da leggere, rileggere, da riflettere,
da guardare in noi, una silloge che è una luce nel buio di coscienze sopite, di
anime inascoltate.
Davide Vaccino è nato a Vercelli nel 1970 e attualmente risiede ad Albano
Vercellese. Ha iniziato a scrivere i primi versi intorno agli anni '80, ma la
sua carriera artistica si è concretizzata professionalmente soltanto a metà
degli anni '90. Nel 1996 Davide Vaccino ha pubblicato il romanzo gotico
“Frammenti di Pazzia” (2 ristampe), vincitore del Premio Internazionale “A.
Manzoni” e del “Trofeo delle Nazioni”. Tornato al suo primo amore, la poesia, Davide Vaccino si è classificato nel
1997 al primo posto al Premio Artistico
“Città di Cava” e ha vinto nel 1998 il Premio “Cultura Europea”.
Nel 1999, il suo secondo libro: “Benvenuti nel Crepuscolo” (poesie, 3 ristampe)
si è aggiudicato il Premio “Regioni Duemila”; mentre il suo terzo lavoro,
“Passaggi” (versi e racconti, edizione limitata) è stato insignito del Premio Internazionale “Alba del
Terzo Millennio”. Vaccino ha ricevuto finora oltre 60 premi e riconoscimenti in
Italia e all'estero e appare inoltre su una quarantina di Antologie regolarmente presentate al
Salone del Libro di Torino.