Il
respiro della luna
di Cristina Bove
Prefazione di Renzo
Montagnoli
Immagine di copertina di
Cristina Bove
Elaborazione grafica di
Elena Migliorini
Edizioni Il Foglio
www.ilfoglioletterario.t
ilfoglio@infol.it
Collana Autori
Contemporanei Poesia
Diretta da Fabrizio Manini
Poesia silloge
Pagg. 110
ISBN: 978 – 88 -7606 -195
– 0
Prezzo: € 12,00
Come una fonte antica che disseta con le sue
fresche acque il viandante accaldato dal lungo viaggio, da Cristina Bove
sgorgano versi limpidi a placare l'arsura dell'affanno della vita quotidiana.
Questa raccolta di poesie è un compendio dell'attività
artistica di una donna che già ci aveva stupito con Fiori e fulmini (Edizioni Il Foglio, 2007), confermando la sua
innata capacità a trasfondere in equilibrate e armoniose parole sentimenti ed
emozioni che irrefrenabili traboccano dall'animo.
I temi affrontati, sviscerati, approfonditi sono i
più diversi, ma in ogni caso ciò che ne scaturisce è in un delicato equilibrio
fra la potenza della folgore e il lieve soffio della brezza della sera; sono
parole che fluiscono incessanti, che entrano dentro con leggerezza, ma che
incidono, lasciano traccia tale da ritornare prepotenti nel corso delle
giornate, quando meno te l'aspetti. Come ricordi emergono all'improvviso, un
verso, anche solo l'inizio di un verso, e allora ti metti a pensare, a riflettere
sulla caducità della vita, su questo nostro correre vano verso il nulla, ma
anche sulla bellezza della natura, sulla purezza dei sentimenti più semplici e
spontanei.
Ma tu che ne sai / delle lune traverse / dei
tronchi contorti dei meli / Che ne sai delle maschere nere / delle strade di
notte? / …
In tanta abbondanza c'è spazio per ogni cosa, per
ogni elemento della vita a cui spesso non facciamo caso, come l'emozione di
ritrovarsi a una nuova stagione:
….. / splendo di nuovo a
maggio / ancora vivo / in questa sorprendente primavera.
Oppure l'omaggio, del tutto personale, alle donne,
non le inutili e retoriche parole con cui si celebra l'8 marzo:
Ed io non ho mimose / né le vorrei portare ai
vostri spenti / amari giorni e trascurate notti / donne della mia vita / donne
per cui l'istante di un sorriso / varrebbe tutto l'anno di mimose / …
Oppure ancora la natura, pur se pretesto per una
riflessione sul trascorrere del nostro tempo:
… / il croco è già sfiorito / or che la neve /
liquefacendo sta scendendo a valle / e stormi di migranti / a fare il nido /
garriscono dai tetti / …
Né mancano visioni quasi oniriche, trasposizioni
poetiche di leggende che assumono una valenza del tutto particolare se viste
con gli occhi della storia, del perpetuarsi di comportamenti a cui l'uomo
sembra non voler rinunciare, come in Nàvar e Isabeau:
… / Al sorgere del sole / io sono falco / e rivesto
Isabeau delle mie piume /…
Tutta una vita, tutta la vita, trova spazio nella
fertile vena poetica di Cristina, come in Teatro:
…/ Adesso è l'ora dei pittori d'ombre /…
Verso felicissimo che con un tocco di genialità ci
riporta a una realtà, attuale, che meglio non si sarebbe potuta descrivere.
Cristina riesce a superare anche le più radicate
convinzioni e in lei che, dotata di grande spiritualità, religiosa tuttavia non
è, capovolge l'immagine dell'angelo vendicatore, conferendogli il simbolo
dell'eterna disillusione, del disincanto che prorompe forte dal suo petto con
L'angelo di Mezzanotte:
…./ e poi / senz'ali / riscenderei per piangere con
loro.
Una poesia, questa, di forte impatto emotivo, ma
anche di dirompente catarsi, con un angelo che sembra un Cristo definitivamente
votato alla causa dell'umanità.
Ma tutto il pensiero di Cristina Bove trova la
perfetta sintesi in Siamo angeli, in quei tre versi di una semplicità
disarmante, ma di una profondità assoluta, la rivelazione di ciò che è anche in
noi, ma che o ignoriamo, o volutamente soffochiamo:
… la parola che sola è la salvezza: / AMORE, parola
che contiene l'infinito / ed è mare ed è valle. / …
Penso che siano superflue ulteriori parole perché è
solo leggendo che potrete acquietare la vostra ansia quotidiana, è solo
lasciandovi accarezzare dall'armonia di questi versi che avrete la possibilità
di conoscere il significato della parola serenità, è solamente soffermandovi di
tanto in tanto sui concetti espressi che comprenderete il senso della vita.
Cristina Bove
E' nata a Napoli il 16 settembre 1942, vive nelle vicinanze di Roma dal '63, anno in cui si è
sposata. Da quando si ricorda ha sempre dipinto, scolpito, letto molto e
qualche volta scritto, famiglia permettendo, poiché la sua stata alquanto
numerosa e la sua vita intensa, ricca di eventi meravigliosi come la nascita
dei suoi quattro figli, la creatività, gli amici, il miracolo di esserci
ancora, sopravvissuta non
sa quante volte.
Presente in diversi siti Internet con
le sue poesie, ha pubblicato nel 2007 la silloge Fiori
e fulmini (Edizioni Il Foglio).
Blog: Cristina
Bove; Giardino dei poeti; Cristella.