Il muro
dell'apparenza
di Sabrina Campolongo
Edizioni Historica
– Il Foglio Letterario
www.historicaweb.com
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Narrativa romanzo giallo
Pagg. 219
ISBN: 978-88-903572
Prezzo: € 12,00
Giulia Campi è un commissario di
polizia che vuole chiudere con il passato, amareggiata, delusa per il
tradimento del suo uomo, al punto di farsi trasferire da Milano a Sparàgi, in Sicilia.
Qui troverà collaboratori prevenuti,
come del resto lo è lei stessa, e avrà il difficile compito di giungere alla
soluzione di un efferato delitto, scontrandosi con due realtà: ciò che appare e
ciò che veramente è.
Sulla trama, trattandosi di un
giallo, non dirò altro, limitandomi solo a segnalare che la vicenda è veramente
avvincente.
Sabrina Campolongo
ha avuto il grande pregio di mantenere un perfetto equilibrio fra le dinamiche
tipiche del genere (scoperta del reato, indagini e chiusura delle stesse con
l'identificazione del colpevole) e un'analisi dell'ambiente, dell'atmosfera e dei personaggi veramente encomiabile.
Del resto questa sua capacità di
scavare dentro, di penetrare
sotto la pelle per giungere alle parti più recondite dei protagonisti l'avevo
già riscontrata nel suo bel romanzo Il
cerchio imperfetto.
In questo giallo ha saputo unire
tensione e approfondimento in modo tale da far pervenire il lettore alla
conclusione appagato e anche consapevole di avere fra le mani un prodotto non
fine a se stesso, ma anche una lezione di vita, una ripresa di quei valori
morali che la nostra società va scordando ogni giorno.
Se non sapessi che Sabrina ha ben
altri programmi, le proporrei di dare un seguito a questo lavoro, perché
personaggi così ben disegnati come Giulia Campi e il suo assistente Alfano
meritano di essere protagonisti di altre vicende, formando un'accoppiata
perfetta come Montalbano e Fazio, o come Ricciardi e Maione.
Nel caso specifico, trattandosi di
uomo e donna, inoltre ci sarebbe la possibilità di ulteriori svolgimenti, a cui
tuttavia l'autrice sembra aver posto ostacolo nelle ultime pagine annunciando
l'imminente matrimonio di Alfano.
E' una lettura che, se anche richiede
un po' d'attenzione per seguire la logica coerente dell'intreccio e per
assimilare quegli approfondimenti dei personaggi sempre proposti al momento
giusto, risulta assai gradevole e facile, tanto che le pagine scorrono senza
intoppi, senza affaticamenti, al punto che è possibile pensare di raggiungere
la fine in poche ore.
Quel che più conta, però, è che,
chiuso il libro, ci si accorge che non è stato puro svago, ma che dentro di noi
è rimasto qualche cosa e che figure come il commissario e Alfano rientreranno
in quelle immagini che crea la nostra fantasia e che conserviamo come se si
trattasse di persone che abbiamo conosciuto veramente, individui che,
nonostante pregi e difetti, rappresenteranno per noi un caro indelebile
ricordo.
Per quanto ovvio, raccomando
vivamente la lettura di questo bel romanzo.
Sabrina Campolongo, nata nel 1974 a Monza, ha esordito nel 2007 con la
raccolta di racconti “Balene Bianche” (Michele
Di Salvo editore) e ha pubblicato nel 2008 il romanzo “Il cerchio imperfetto”
per la collana Declinato al femminile, diretta da Francesca Mazzucato, di
Edizioni creativa.
Finalista
al premio Alberto Tedeschi (giallo Mondadori) nel 2000, collabora con varie
riviste e siti internet, oltre che per la rivista “Historica-Il
Foglio letterario”.
Cura il
blog: http://balenebianche.splinder.com