Una storia a
Castelvecchio
di Valentino Rocchi
Presentazione di Alberto Berardi
Società Editrice Il Ponte Vecchio
www.ilpontevecchio.com
Narrativa romanzo
Pagg. 281
E' l'opera prima, d'esordio, di Valentino
Rocchi, autore di cui ho letto praticamente tutto, compreso il suo ultimo e
splendido 1504 – Notte all'Hostaria La Guercia.
Dico subito che con questo scrittore
sono andato a ritroso, partendo dagli ultimi romanzi e pervenendo a questo
oggetto della presente, edito nel 1997 e, a quanto mi risulterebbe, non più in
catalogo.
Il mondo rurale fra le due guerre, le
colline preappenniniche (questa volta romagnole e non pesaresi), un personaggio
principale dotato di un indubbio carisma e una vicenda d'amore sono elementi
che poi si ritrovano nelle opere successive, segno inequivocabile che, tranne
che per il romanzo storico 1504 – Notte
all'Hostaria La Guercia,
per l'autore sono punti fermi, radicati nel suo animo e che vengono utilizzati
con trame diverse per esporci un mondo di proletariato che prende poco a poco
coscienza della necessità di rialzare il capo.
La vicenda è segnata peraltro
dall'irrequietezza giovanile nella scoperta del sesso, a cui sono dedicate non
poche pagine che, forse, sono le più riuscite del romanzo, con fini ritratti
psicologici, mai urtanti la sensibilità del lettore, pur nella delicatezza
dell'argomento.
E che questa parte rivesta
un'importanza fondamentale nel testo è provato anche dal fatto che a due dei
tre protagonisti, e cioè Gino e Lisa, è riservata un'attenzione particolare,
tanto da occupare circa la metà dell'intera narrazione. Poi Gino sparisce e
continua la storia con Lisa e con un nuovo personaggio, Bruno, in ombra però
rispetto alla figura femminile che pagina dopo pagina assurge al ruolo di vero
fil rouge dell'opera.
E' la storia di un'emancipazione, in
un'Italia maschilista quale era quella del ventennio fascista, ed è anche un
riuscito ritratto, pur in un microcosmo quale un paese collinare, di un regime
che, sotto l'apparenza di un'unità d'intenti, si sbreccia in tante realtà in
lotta fra loro.
Lisa saprà approfittare di questo,
sarà influente senza essere fascista, sarà donna attraente e desiderabile senza
essere puttana.
E' un difficile equilibrio, questo,
ma già si può notare la mano accorta del narratore che magari tende a esagerare
con lunghe descrizioni del paesaggio, indubbiamente di pregevole fattura, ma
che finiscono con il rallentare il ritmo. In seguito, con le altre opere, sarà
capace di farci vedere colline, case, strade, boschi con poche e incisive
parole, quasi un ornamento della trama.
Non mancano peraltro diversi
personaggi minori, ma utili alla storia, disegnati con
un'abilità che ritengo innata, e anche in questo caso non ci sono caricature,
non c'è mai un eccesso, anzi l'autore appare più che rispettoso della loro
dignità, chiunque essi siano, dal federale Montanari al principe, dal
ciabattino errante padre di Bruno al Dr. Mario Zamagni,
un mite praticamente confinato lì per le sue idee politiche.
Se con alcuni c'è tenerezza, con
altri, essendo questa del tutto impossibile, c'è invece la pietà e così il
fanatico fascista Figini diventa poco a poco
l'emblema di una forza senza intelligenza, di una brutalità senza coscienza, di
una miseria morale che se non lo scusa almeno lo fa apparire meno pericoloso
dell'intelligente ed arrivista Montanari.
Ma su tutti svetta lei, Lisa, donna
che ha preso coscienza di essere donna e non solo femmina.
VALENTINO ROCCHI, nato a
Savignano sul Rubicone, risiede sin dall'infanzia a Pesaro. È socio
corrispondente della Rubiconia Accademia dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone.Si è avvicinato alla
narrativa, con libri di ampio respiro e di trame avvincenti, dopo una vita di
intenso lavoro. Ha pubblicato: “Una Storia a Castelvecchio” (Società editrice
Il Ponte Vecchio – Cesena); “L'Eredità di Venanzio” (Guaraldi
- Rimini) Vincitore del Premio letterario
“Il Pungitopo” 2001.“Notte all'Hotel La Guercia” (Argalìa
Editore);“Gli uomini di Bluma” (Giraldi
Editore) II Classificato al Premio “Palazzo al Bosco”, 2002;“La saggezza di
Toni” (Giraldi Editore);Esce nell'anno del V
centenario della morte di Pandolfo Collenuccio, uomo di corte e di legge, dalla vita
straordinariamente avventurosa: “Notte all'Hostaria La Guercia”, Pandolfo Collenuccio, uomo di
corte del XV secolo, (Giraldi Editore) ambientato nel
XV secolo, di cui è l'autore è profondo studioso e conoscitore; nel 2008 “La Magia del fuoco” (Agemina) e
“1504 – Notte all'Hostaria La
Guercia” (Agemina).