La luna di
carta di
Andrea Camilleri – Sellerio
editore Palermo
Il
tempo passa per tutti, anche per l'inossidabile, in apparenza, commissario
Salvo Montalbano. Infatti, nel penultimo episodio
della fortunata serie pubblicato da Sellerio,
assistiamo a un invecchiamento più psicologico che fisico del simpatico
investigatore che, quando la sveglia il mattino gli interrompe il sonno,
nell'attesa di decidersi a lasciare il letto corre sistematicamente con il
pensiero alla morte.
La
stranezza è che, se per lui ci sono altri segni dell'incipiente senilità, per
tutti gli altri personaggi di contorno (Catarella,
Fazio, Mimì Augello) il tempo sembra invece essersi fermato, quasi a voler
significare che l'identificazione autore-protagonista ormai è diventata
talmente accentuata che sempre più prevale su Montalbano
Andrea Camilleri. E così, mentre tutto il resto non
cambia, quasi cristallizzato, inevitabile è il declino del personaggio
principale, qui alle prese con due donne affascinanti, ma
pericolose.
L'invecchiamento
di Montalbano non è l'unica peculiarità di questo
episodio, perché il giallo assume i contorni sottili, spesso sfumati propri
delle opere della grande Agata Christie; quindi
nessun colpo di scena eclatante, ma un lavoro di investigazione meticoloso e
quasi oscuro che porterà a scoprire la verità in ordine a un misterioso
delitto.
Un
altro elemento di novità è dato dalla relazione incestuosa fra fratello e
sorella, argomento difficile a trattarsi, ma ben affrontato, con il dovuto
tatto, da Camilleri. Nei precedenti episodi richiami
di ordine sessuale costituivano un corollario della vicenda, mentre in questo
ne sono il tessuto strutturale, finendo con il diventare un limite. In questo
senso l'autore sembra avere appannata la creatività della trama, ricorrendo in
fin dei conti a un intreccio abbastanza scontato. Resta comunque sempre di
elevato livello la capacità di creare atmosfere e ambienti, arrivando a
delineare un quadro d'insieme non avulso dalla realtà, ma
specchio impietoso della situazione odierna non solo della Sicilia, ma
dell'intera nazione.
L'autore
Andrea
Camilleri è nato a Porto Empedocle (Agrigento) il 6
settembre 1925. Ha
iniziato a lavorare come regista teatrale nel 1942, mettendo in scena, da
allora, più di cento opere. Ha esordito come romanziere nel 1978 con “Il corso
delle cose”, primo dei romanzi storici (La strage dimenticata, Il birraio di Preston, La connessione del telefono, per ricordarne solo
alcuni). La fortunata serie che ha come protagonista il commissario Montalbano vede i natali assai più tardi, nel 1994, con “La forma dell'acqua”.