La vampa d'agosto di Andrea Camilleri – Sellerio editore Palermo
Di tutti gli episodi che vedono protagonista il
commissario Salvo Montalbano questo, ultimo come pubblicazione, è a mio avviso il migliore.
Si ritrova, infatti, quella verve dialettica e anche
creativa che era venuta un po' a mancare ne “La luna
di carta”.
Soprattutto quello che colpisce, al di là della
trama, misteriosa e interessante, è la capacità di Camilleri
di dipingere con acuta bonomia i protagonisti, ora non più in ombra rispetto alla
figura del celebre commissario, ma essi stessi dotati di propria forza autonoma
che li rende spalle ineguagliabili di un Salvo Montalbano
in lotta fra l'incipiente vecchiaia e morbosi desideri di carattere sessuale.
I lettori, comunque, non hanno di che
preoccuparsi, perché il declino fisico non impedirà di certo la nascita di
successivi episodi e anche se Camilleri ha raccontato in
un'intervista di aver già scritto quello con la fine della sua creatura resta
ferma la convinzione che potremo ancora goderci delle nuove avventure.
Questa volta tutto è in perfetto equilibrio, con
l'inizio divertente, lo svolgimento successivo scorrevole e appagante, la
logica conclusione, prevedibile solo nelle ultime battute.
Ne La vampa d'agosto
l'unico difetto, forse, di una trama ben congegnata è proprio la fine, troppo veloce e che lascia
un po' spiazzati, ma forse è solo il dispiacere di non poter continuare una
così gradevole lettura.
L'autore
Andrea Camilleri è nato
a Porto Empedocle (Agrigento) il 6 settembre 1925. Ha iniziato a
lavorare come regista teatrale nel 1942, mettendo in scena, da allora, più di
cento opere. Ha esordito come romanziere nel 1978 con “Il corso delle cose”,
primo dei romanzi storici (La strage dimenticata, Il birraio di Preston, La connessione del telefono, per ricordarne solo
alcuni). La fortunata serie che ha come protagonista il commissario Montalbano vede i natali assai più tardi, nel 1994, con “La forma dell'acqua”.