Lewis
Carroll nel Paese delle Meraviglie
di Isa Bowman
Postfazione e note di Edward Wakeling
Tre Editori
www.treditori.com
Narrativa
Pagg. 170
ISBN: 9788886755702
Prezzo: € 14,50
Prima di parlare di
questo libro ritengo opportuno ricordare chi era Lewis Carroll.
Lewis Carroll, pseudonimo
di Charles Lutwidge Dodgson,
è stato uno scrittore e matematico inglese nato nel 1832 e morto nel 1898.
La sua fama va ascritta a
due romanzi, assai noti, Alice nel paese
delle meraviglie e Attraverso lo
specchio e quel che Alice vi trovò, opere che ebbero e hanno ancor oggi
molti estimatori, dai ragazzi agli adulti, e che furono fonte di ispirazione
per altri celebri scrittori, quali James Joyce e Jorge Luis Borges.
Forse la sua mente di
adulto per certi versi era rimasta infantile, ma sta di fatto che Carroll si trovava
meglio a vivere con i bambini che con gli adulti, e dalla sua passione per la
fotografia, soprattutto per quella del nudo artistico di ragazze e bambine,
sono sorti non pochi dubbi su una sua presunta pedofilia. Questa caratteristica
serve anche a comprendere l'amicizia fra lo scrittore e l'autrice di questo
libro, ragazzina interprete di Alice nel paese delle meraviglie nella versione
teatrale.
D'altra parte, questa sua
preferenza nella frequentazione di minori può anche servire a spiegare meglio
il perché dei ricordi di Isa Bowman, proprio per
quella presenza nel corpo adulto di Carroll di residui comportamenti
fanciulleschi che non potevano che mettere a suo agio l'attrice, anziché
intimorirla in presenza di un uomo ormai maturo e importante, che secondo la
rigida educazione vittoriana avrebbe invece dovuto esigere il massimo
ossequioso rispetto.
A dar credito a Isa il grande amore di
Lewis non fu Alice Liddell, ma lei stessa, tanto che
la volle proprio come protagonista di Alice nella versione teatrale. Mi
permetto di far notare che il termine amore può essere meglio inteso come una
fortissima simpatia, che potrebbe anche essere scambiata per un sentimento
profondo, ma non mi sento personalmente di considerare lo scrittore inglese un
pedofilo, bensì un adulto che nella vita reale trovava il meglio di se stesso
entrando nel mondo dei bimbi come un personaggio della sua fantasia.
Isa, chiamata da lui la
sua “fanciullina”, era indubbiamente la sua prediletta, quella con cui il
rapporto amichevole appariva più stretto e proprio per questo lei fu in grado
di raccogliere meglio di altri le impressioni che poi, insieme a una certa
frequentazione, costituiscono il testo di questo volume, che non può essere
considerato una biografia, ma che mescola favola e realtà in modo tale che ne
esce un'opera in grado di attrarre sia bambini che adulti.
E' un diario di un
rapporto amichevole fra una bimba e un maturo professore di Oxford, corredato
di note gustose, di quel senso che hanno proprio gli adolescenti nel mitizzare
chi è più grande di loro quando dimostra piacere per la loro presenza. Così
emergono tratti caratteristici di Lewis, piccole e grandi manie, insomma un
ritratto eseguito in un'atmosfera “Old England” con
gli occhi innocenti e incantati di una ragazzina, che spesso esagera, confonde
o anche inventa.
Per fortuna, a
ristabilire una certa aderenza alla realtà dei fatti, visti da Isa spesso con
infatuazione, ci pensa la bella postfazione di Edwuard
Wakeling, uno dei maggiori studiosi di Lewis Carroll.
E' un libro, comunque,
che, pur con i limiti derivanti dalla memoria non imparziale e anche ingenua di
una bambina, ha il sapore di una fiaba, quasi un sogno raccontato da Isa che aveva
attraversato lo specchio, come Alice. Il personaggio le calzava talmente bene
che il suo rapporto con Lewis finì con il diventare la prosecuzione della
finzione teatrale.
Da leggere, perché ne
vale la pena.
Isabella Bowman (1874-1958), familiarmente chiamata Isa, era la maggiore delle
quattro sorelle del pianista e organista Charles Andrew Bowman.
Iniziò prestissimo la carriera teatrale e interpretò per la prima volta la parte
di Alice nel paese delle meraviglie al Globe Theatre il 28 dicembre 1888 con grande successo di
pubblico e infinita ammirazione da parte di Carroll. Frequentò a lungo lo
scrittore, l'ultima volta nel 1895, anni prima della morte, quando si recò a
Oxford per presentargli il fidanzato. Isa continuò la sua carriera teatrale e
cinematografica sino alla metà del secolo scorso. Quando morì, all'età di 84
anni, era però stata dimenticata da tutti.
Renzo Montagnoli