Un altare
per la madre
di Ferdinando Camon
Edizioni Garzanti
Collana gli elefanti
Narrativa romanzo
Pagg. 132
ISBN: 9788811685494
Prezzo: € 6,50
La parola che si fa immagine è il primo elemento di rilievo di
questo romanzo. Già all'inizio prende corpo la visione dell'umile funerale
contadino, con quella bara ondeggiante, portata a spalle, lungo una stradina
fra i campi, dalla chiesa al cimitero, con le mani dei figli, del marito che
toccano quel legno come a voler provare l'illusione di avere un ultimo contatto
con la persona defunta. Non c'è nessuna retorica, non ci sono frasi fatte, ma poche misurate parole che hanno il potere di
tradurre la lettura in una sequenza di rara efficacia, una scena che potrebbe
benissimo comparire in uno dei tanti film del neorealismo italiano del
dopoguerra. Ovviamente, c'è molto di più, c'è quel distacco che si cerca di
colmare con il ricordo della persona amata, una donna silenziosa, un'ombra
nella casa di cui ora si riscoprono le qualità proprie dell'umile. E c'è anche
il tentativo di andare oltre la morte, di farla diventare un episodio della
vita così come la nascita, in una continuità che non viene meno neppure nel
“dopo”.
E' il romanzo di un figlio che nella figura materna compendia, in
un abbraccio ideale, quel mondo contadino da tempo scomparso, in un'atmosfera
mistica che riscatta la polvere delle strade, la miseria di ogni giorno, la
fatica di andare avanti per vivere.
Toccanti, poi, sono le pagine del ricordo della scomparsa, con
quell'incapacità del tutto naturale che si ha di avere ben presente il viso in
tutti i suoi dettagli. La memoria è nei gesti, nel portamento,
nell'atteggiamento quotidiano, ma il volto tende a sfumare e solo le fotografie
ce lo possono restituire, anche se, ingrandendole, finiscono con il mostrarci
un viso che quasi non riconosciamo .
L'altare in rame che il padre e marito costruirà fra mille
difficoltà, in preda alla febbre, senza nemmeno consumare i pasti diventa così
l'emblema del romanzo, un riscatto di una condizione con il contributo del
figlio che, raccontandoci quest'opera quasi titanica, realizza a suo modo un
altro altare, fatto di parole.
C'è tutta l'asprezza di un mondo di stenti, in cui religione e
superstizione si accavallano, ma in cui anche sentimenti quali la solidarietà
sono ai massimi livelli. Al riguardo, toccante è la raccolta del rame
necessario, con quelli che portano i loro paioli per la polenta; c'è chi ne ha
due e ne ha ceduto uno, ma c'è anche una famiglia, più
povera, che aveva solo quello; il padre non può rifiutare questo estremo atto
d'amore e allora ne ritaglia un pezzo da mettere nell'altare, poi utilizza
parte di un altro paiolo per aggiustare la striscia che ha tolto, onde
restituire, utilizzato per lo scopo, ma rabberciato, l'indispensabile strumento
per la cottura del cibo.
Camon è capace di commuovere
senza invitare alle lacrime, riuscendo a fare di una vicenda familiare un'opera
corale, così che un altare per la madre finisce con il diventare l'ara in onore
e in memoria di una civiltà scomparsa.
Dopo la Vita eterna Camon ha scritto
quindi un altro grande romanzo, per certi aspetti ancor più
bello, perché è presente un ritmo, quasi un lungo adagio, di natura
poetica, un'armonia che non viene mai meno, in una continuità invidiabile che
coinvolge, rendendo i lettori partecipi, spettatori ignoti di fronte alle scene
create dalle parole che si fanno immagini.
Ferdinando Camon (Montagnana,
1935) è romanziere, poeta e saggista.
Ha pubblicato:
Il mestiere di poeta (Garzanti, 1982), Il
mestiere di scrittore (Garzanti, 1973), Letteratura e classi subalterne
(Marsilio, 1974), I miei lettori mi scrivono (Garzanti, 1987), Il Quinto Stato
(Garzanti, 1970), La vita eterna (Garzanti, 1972), Liberare l'animale
(Garzanti, 1973), Occidente (Garzanti, 1975), Storia di Sirio (Garzanti, 1984),
Un altare per la madre (Garzanti, 1978), La malattia chiamata uomo (Garzanti,
1981), La donna dei fili (Garzanti, 1986), Il canto delle balene (Garzanti,
1989), Il Super-Baby (Rizzoli, 1991), Mai visti sole e luna (Garzanti, 1994),
La terra è di tutti (Garzanti, 1996), Dal silenzio delle campagne (Garzanti,
1998), Conversazione con Primo Levi (Garzanti, 1991), La cavallina, la ragazza
e il diavolo (Garzanti, 2004), Tenebre su tenebre (Garzanti, 2006).
Le sue opere hanno ricevuto numerosi
premi, fra i quali uno Strega (Un altare
per la madre), due Selezione Campiello (La
donna dei fili e Il canto delle
balene) e un Viareggio
per la poesia (Liberare l'animale).
Sito internet: www.ferdinandocamon.it
Renzo
Montagnoli