Equinozio di girasoli
di Giulio Maffii
Prefazione
di Vanessa Vallascas
Edizioni Il Foglio Letterario
www.ilfoglioletterario.it
ilfoglio@infol.it
Poesia
Collana
Plaquette Poesia
Tascabile
– 11,5 cm.
x 16,5 cm.
Pagg.
100
ISBN:
9788876062377
Prezzo:
€ 6,00
Come nei poemi antichi in cui il cantore iniziava la sua opera con
un'invocazione alle divinità, un rito propiziatorio, scaramantico o anche la
riconoscenza per la possibilità offertagli di creare, di lasciare una traccia,
un solco nella polvere,
questa raccolta si apre con una dedica/omaggio alla parola,
l'unica in grado di traslare l'idea in sostanza, verificabile, riscontrabile,
accessibile ai lettori.
In effetti, benché stilisticamente siamo nel XXI secolo,
l'impressione che si ricava è che quest'opera abbia gli albori in epoche
antichissime, ma anche per nulla remote, con quella solennità che non è retorica, ma pura dinamica della composizione che dona una
sostanziale assenza di tempo.
E la parola ritorna incalzante, sempre presente, a tratti anche
soggetto, pur restando sostanzialmente oggetto, mezzo, sistema di colloquio per
andar oltre l'afonia delle sensazioni, che nascono, si sviluppano all'interno
in un silenzio che poi, grazie appunta alla parola, diventa timbro vocale,
sussurro, anche urlo.
Ma di che tratta questa raccolta?
Il tema non è nuovo, perché il rispetto per la memoria, tale da
andarla a ripescare nei meandri della mente, è un'elaborazione metafisica dei
poeti, un punto fermo per cercare risposte a domande sempre posteriori ai fatti
ricordati, ma non solo, perché è l'unica possibilità che rende consapevoli di
vivere, in quanto esiste un vissuto.
Sono così stagioni che si avvicendano, equinozi che hanno un
significato che va oltre l'etimologia, perché quella durata del giorno uguale a
quella della notte sembra conferire una visione strutturale di una vita, sia
come periodo di tempo (e per l'autore sarebbe quello di primavera, anche se
dichiara poi che quello più vicino a lui è quello d'autunno) sia come concetto
dell'avvicendarsi degli eventi, delle fortune e delle sfortune, di cose belle e
di cose brutte, di fatti piacevoli e spiacevoli, ma che in ogni caso hanno
tutti un grande pregio: sono solo nostri, un patrimonio inalienabile che
riemerge a tratti dalla nebbia di un apparente oblio, una misura indiretta del
nostro stato attuale.
E in questo percorso itinerante dentro di sé il ricordo di un
amore cerca consapevolezze, soluzioni a dubbi che il tempo coglie, quasi che il
ripensare a quanto prima ci ha enormemente coinvolto finisca con il diventare
un'assoluzione del nostro operato, un riscontro positivo di una vita non
sprecata, anche se resta un desolato senso di solitudine, uno spazio tutto
nostro a cui manca tuttavia qualche cosa, quell'immagine, quell'emozione, quel
sentimento che si propone come memoria, spina nel fianco che fa dolere e gioire
al tempo stesso, un pezzo di noi che se n'è andato.
Nulla è perfetto ed assoluto, alle ombre si contrappongono le luci
nell'equinozio della nostra esistenza.
Scritta in modo garbato, non enfatico, con un equilibrio formale
che permette una ritmicità costante, questa raccolta si assapora un po' per
volta e invita alla meditazione, una riflessione che coinvolge, senza
stravolgere, che accompagna non a certezze, ma a consapevolezze.
La lettura, quindi, è da me sicuramente consigliata.
Giulio Maffii
È autore, critico letterario, dirige le collane di poesia della
Casa editrice Edizioni Il Foglio , tiene un
laboratorio di poesia per ragazzi. Fiorentino di origine, dalla complessa
personalità, cura uno dei migliori blog
sulla poesia nel web http://blog.libero.it/Pensieridivento
Ha all'attivo svariate pubblicazioni tra
cui: "La caduta del tempo" (ed Il Fogliopromo)
scritto con l'eteronimo di Penelope Alma nel 2008, mentre nel 2009 è uscito con
il libro ortonimo di poesie "Fino a che non
muore il tempo".(Ed.La
Riflessione) Ha collaborato con varie riviste letterarie.
E' laureato in psicopedagogia e in
Lettere moderne ind.arte musica e spettacolo. E' un
vero e proprio cultore e amante della poesia di per se
stessa e conoscitore in particolare della lirica ispanica moderna, conosce
quattro lingue ed ha svolto opera di
traduzione poetica che è un altro modo di fare poesia.
E' uno degli organizzatori italiani del festival mondiale della poesia Palabra en el mundo.
Si pensa che sia un eteronimo lui stesso.
Renzo
Montagnoli