Todo modo
di Leonardo Sciascia
Adelphi Edizioni
Narrativa romanzo
Collana Gli Adelphi
Pagg. 121
ISBN: 9788845917585
Prezzo: € 8,00
“Todo modo... para buscar y ballar la voluntad divina”, così scrive, fra l'altro, nei suoi
Esercizi Spirituali Sant'Ignazio di Loyola e quel “todo modo” non a caso è stato scelto da Leonardo Sciascia
per dare il titolo a uno dei suoi romanzi più ambigui e che si presta a diverse
interpretazioni, ma che, soprattutto, ha delle stranezze che lo rendono unico.
Si presenta come un testo di narrativa gialla,
ma pagina dopo pagina perde le sue caratteristiche tipiche, cioè il
percorso deduttivo per arrivare alla soluzione, per trasformarsi in un'opera di
denuncia politica. Se anche la vicenda appare sempre più inspiegabile e non
arriveremo poi a scoprire chi è l'omicida, resta il fatto che i delitti sono
accaduti a causa di un dilagante e nefasto clima di corruzione derivante da un
torbido miscuglio dei poteri economici, politici e religiosi. Non sono
importanti di per sé i crimini quanto invece l'ambiente in cui sono compiuti,
le presenze di diversi possibili colpevoli, in apparenza estranei, ma tutti
egualmente sospettabili.
E poi troviamo uno Sciascia in bilico fra il razionale e
illuministico del personaggio del pittore e l'enfasi mistica di don Gaetano,
personaggi entrambi per cui si avverte chiaramente una partecipazione
dell'autore che va oltre il puro interesse letterario, quasi che abbia voluto
cogliere nell'uno e nell'altro la sua personalità, proponendocela per via
mediata.
Ma ciò che stupisce maggiormente è la rappresentazione di questo
potere o superpotere, che deriva da connessioni, interessenze, corruzioni,
affari in comune dei tre canonici poteri, cioè quello economico, quello
politico e quello religioso.
Finisce con il diventare quasi una divinità che raccoglie e impone
dentro di sé dei sacrifici umani, un mostro dai mille tentacoli che stringono
come in una morsa l'umanità.
E come idolo ha i suoi riti, fra i quali l'emblematico rosario, in
parata, una delle pagine più riuscite e di sicuro
effetto dell'intero romanzo.
Ci troviamo di fronte indubbiamente a un'opera di elevato impegno,
a cui forse nuoce quell'ambiguità di cui ho accennato, ma che, per un certo
verso, è del tutto funzionale al romanzo che forse manca di quella chiarezza
riscontrabile invece in altri lavori dell'autore siciliano.
Come sempre Sciascia riesce a essere profetico, anche se questa
volta il messaggio della Pizia è un po' oscuro, ma forse ciò è voluto, perché
quanto di più buio ci può essere esiste solo in un potere che tutto distrugge e
che corrode anche se stesso.
Da leggere, perche Sciascia è imperdibile.
Leonardo
Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 –
Palermo, 20 novembre 1989). E' stato autore di saggi e romanzi, fra cui: Il giorno della civetta (Einaudi, 1961),
A ciascuno il suo (Einaudi, 1966), Il contesto (Einaudi, 1971), Todo modo (Einaudi, 1974), La
scomparsa di Majorana (Einaudi, 1975), I pugnalatori (Einaudi, 1976), Candido, ovvero un sogno fatto in Sicilia
(Einaudi, 1977), Il cavaliere e la morte
(Adelphi, 1988), Una
storia semplice (Adelphi, 1989).
Renzo
Montagnoli