L'incredibile storia di
un cranio
di Giuseppe Bonaviri
Prefazione di Salvatore Silvano Nigro
Sellerio editore Palermo
Narrativa romanzo
Pagg. 146
ISBN: 9788838921148
Prezzo: € 9,00
L'ultimo romanzo scritto dal grande autore siciliano, scomparso
nel marzo di quest'anno, ha il sapore di un testamento, un messaggio forte,
vibrante, a futura memoria, con cui lui, che era medico, mette sull'avviso
l'umanità sui limiti etici del progresso scientifico.
Se con La divina foresta
aveva immaginato, in una versione del tutto fantastica, ma non elusiva della
realtà, la creazione della vita, con L'incredibile
storia di un cranio ci parla della sua fine, e lo fa in prima persona,
perché la voce narrante è la sua, quasi a voler rafforzare il concetto che
l'elemento fantasioso, esposto da un uomo di scienza, ha una concreta radice di
realtà.
Per certi aspetti Bonaviri potrebbe
essere accostato a Orwell, con la stessa visione di un futuro distopico, ma al punto tale da portare alla distruzione dell'umanità.
Al di là di questa caratteristica, le differenze esistono e sono più marcate,
perché la narrazione dell'autore siciliano è impreziosita da una vena poetica
che riesce ad andare oltre le consuete strutture dei romanzi, con ritmi,
armonie e immagini che conferiscono alle opere una
grazia del tutto particolare che a tratti presenta tempi quasi musicali.
Tanto per dare un'idea, il libro inizia in un'atmosfera lucreziana, in un'idilliaca natura, in cui la flora e la
fauna, in quest'ultima compreso l'uomo, sembrano vivere in un'armonia perfetta,
in un equilibrio tale da ristorare l'animo, perché il creato, frutto di un caos
che ai nostri superficiali occhi può apparire imperfetto, è invece quanto di
più attentamente
realizzato ci sia dato di conoscere. Purtroppo l'essere umano è l'elemento
disgregatore, colui che, grazie a un'imparziale conoscenza, crede di sapere
tutto o quasi e di poter fare tutto o quasi.
Così nella società descritta da Bonaviri,
caratterizzata dall'invecchiamento della popolazione, che aumenta oltre ogni
limite il ricorso alle risorse, si provvede temporaneamente a un'eutanasia
attiva, sopprimendo gli anziani, in quanto non più utili al sistema, ma al
tempo stesso si ricerca, si sperimenta, si elabora per arrivare, tramite
clonazioni, a una nuova specie di esseri umani, in parte vegetali, con la
funzione specifica di addormentare le passioni eccessive degli altri uomini,
intorpidire i sentimenti, anche quelli negativi, provocando un generale appiattimento
della qualità della vita. Senza più emozioni, senza più ispirazioni creative
l'umanità rallenterebbe anche la sua crescita, avrebbe minori appetiti,
finirebbe con il vivere in una condizione di inconscia felicità, in pratica si
ridurrebbe a uno stato vegetativo.
Pur nella vicenda fantastica, il messaggio di Bonaviri
è chiaro: può l'uomo, con la sua scienza, andare oltre la natura? E se lo fa,
quali saranno le conseguenze?
Le risposte sono nel finale del romanzo, apocalittico, con le
acque dell'Egeo che penetrano all'interno del pianeta. In quel mare, citato non
a caso, che aveva visto il volo avventuroso di Icaro e a Creta il mito del Minotauro, essere metà uomo e metà bestia, dove era
iniziato il desiderio dell'umanità di conoscere i propri limiti e di superarli,
tutto finisce, perché l'homo sapiens non può e non deve spezzare il perfetto
equilibrio della natura, che altrimenti si vendica.
E da quella specie di rivolta del globo terracqueo, con gli oceani
che penetrano all'interno della crosta per arrivare fino al nucleo,
determinando una reazione disgregatrice per le diverse temperature, seguirà
l'esplosione del nostro pianeta che ne cancellerà la presenza nell'universo.
L'incredibile storia di
un cranio finisce con
il diventare così la credibile storia di un'umanità che volle elevarsi su tutto
e che si illuse che per essa nulla fosse impossibile.
La lettura è certamente più che raccomandabile.
Giuseppe Bonaviri (Mineo, 11 luglio 1924 – Frosinone, 21
marzo 2009)
Opere:
Il sarto della strada lunga (1954), La contrada degli ulivi
(1958), Il fiume di pietra (1964), La divina foresta (1969), Notti sull'altura
(1971), L'isola morosa (1973), Le armi d'oro (1973), La beffaria
(1975), L'enorme tempo (1976), Il dire celeste (1976), Martedina
e il dire celeste (1976), Follia (1976), Dolcissimo (1978), Il dire celeste e
altre poesie (1979), Novelle saracene (1980), O corpo sospiroso (1982), Quark
(1982), L'incominciamento (1983), E' un rosseggiar di peschi e d'albicocchi
(1986), L'asprura (1986), Il dormiveglia (1988), Li pto lip
(1988), Ghigò (1990), Il re bambino (1990), Apologhetti (1991), Il dottor Bilob
(1994), Silvinia (1997), L'infinito lunare (1998), Bonaviri inedito (1998), una biografia realizzata da Enzo Zappulla e Sarah Zappulla Muscarà, con una ampia appendice di inediti bonaviriani fra i quali il romanzo giovanile La ragazza di
Casale Monferrato, E il verde ramo oscillò. Fiabe di folli (1999), Poemillas españoles ed
altri luoghi (2000), Giufà e Gesù (2001), Acqua
d'argento e altre storie (2003), Il vicolo blu (2003), I cavalli lunari (2004),
Autobiografia in do minore (2006), L'incredibile storia di un cranio (2006).
Renzo
Montagnoli