Poesie per ricordare
di Anna Amadori Lizzeri
La Riflessione Davide Zedda Editore
http://www.lariflessione.com/
Poesia silloge
Pagg. 77
ISBN: 9788862111447
Prezzo:
€ 10,00
Che necessità può avere una donna di 36 anni di ricordare e cosa
poi far emergere dalla memoria?
Non ce ne accorgiamo, perché è un processo inconscio il ricordo,
che spesso sovviene senza che noi andiamo a cercarlo; eppure ha una funzione
importantissima, perché è un processo cognitivo, oltre a costituire la
testimonianza del vissuto. Noi siamo quello che siamo per quanto abbiamo fatto,
per le emozioni e le sensazioni che abbiamo provato, ma non è sufficiente a
spiegare la funzione del ricordo, che costituisce l'occasione per una
riflessione, che può essere limitata all'evento di cui ci si sovviene, ma che
anche può diventare molto più ampia, investendo tutti i grandi temi e misteri
dell'esistenza.
E' quello che ha fatto Anna Amadori con questa silloge che parla
dell'amore, della vita e della morte, cioè dei tre grandi momenti che
costituiscono il nostro procedere terreno.
L'amore è passione, ma anche tormento, è quasi inconsapevole
attrazione che comporta gioie e dolori, patimenti ed estasi, non un accessorio,
ma un elemento indispensabile, che si accetta più che cercare, che si manifesta
senza che ce ne rendiamo conto, ed ecco che allora le emozioni scaturiscono,
anzi esplodono (da Gli occhi tuoi – Come fiori / Scintillanti / di ghiaccio /
adorni, / gli occhi tuoi / mi assalirono / alla porta dell'anima, / per
scardinarne i giunti. /…). Ma l'amore non è solo
quello fra un uomo e una donna, è anche qualcosa di più elevato e volto
all'Assoluto (da Gli occhi dell'amore
- …/ Solo guardando con gli occhi / Di
Dio vedrai / Il figlio in ogni croce. / Beato chi vedrà con gli occhi / Di Dio perché vedrà
/ Con gli occhi dell'amore.).
La vita è occasione di meditazioni più intime, sul perché e sul
per come siamo, campo in cui non pochi si sono cimentati, traendo, per fortuna,
conclusioni non assolute. Qui, per quanto la stesura del verso possa sembrare
impersonale, c'è una partecipazione di grande intensità del poeta, che finisce
con il divenire giudice di se stesso (da Uomo
– Vanesio il tuo cammino, / stridente il
tuo eco, / affannosa la tua esistenza. / …). E' un
ritratto impietoso, frutto di quella consapevolezza, che la riflessione sulla
natura umana, il ricordo, spesso vago, indeterminato, ha stimolato.
Non c'è vita, però, senza la morte e a questa l'autrice dedica una
delle poesie migliori di questa silloge che ritengo doveroso riportare
integralmente. Non è la morte delle danze macabre, ma il custode di noi tutti
che ad uno ad uno chiama a raccolta, con un sorriso
ironico, da padrona nei confronti di servi che hanno creduto di essere
superiori a tutto, anche a lei.
La fine
Orsù dunque,
indossa
la tua veste migliore,
lisciati
le pieghe dell'anima,
che la fine
palpitante t'aspetta,
ed ignara e di
fretta ti conduce
alla
sua dimora.
Non bussare ,
giacchè
,
Sulla porta t'attende
Con
ironico sorriso.
Silloge
di gradevole lettura, in quanto non difficilmente comprensibile, si fa notare
per la poliedricità dei temi con cui la poetessa ha saputo tradurre in versi,
con eccellenti risultati, concetti non consueti ed esposti con originalità.
La
lettura è senz'altro consigliata.
Anna
Amadori nasce a
Sassari il 16 gennaio 1972, città in cui vive e lavora come libera
professionista. Laureata in
giurisprudenza è sposata e madre di tre figli; alla passione per la scrittura accompagna
quella per la musica, per la lettura e per la storia antica. Oltre ad una
pubblicazione scientifica su una rivista medica nel 2004, ha pubblicato come
coautrice, sempre nello stesso anno, una monografia sul tema della violenza
sessuale sui minori in Sardegna, edita da “Scuola Sarda Editrice”.
Poesie per ricordare è il suo primo libro di poesie.
Renzo Montagnoli