Confrontarsi con Karolina
di Valentino Rocchi
In copertina: Giacomo Balla – Velocità
n.1
Edizioni Agemina
www.edizioniagemina.it
Narrativa romanzo
Collana Gialli Agemina
Pagg. 406
ISBN: 9788895555195
Prezzo: € 18,00
Leggo sulla copertina “Valentino Rocchi”,
il nome dell'autore, appena più sotto
“Confrontarsi con Karolina”, il titolo, e in piccolo,
più in basso e sulla sinistra “Gialli Agemina”, nome della collana evidenziata
con lo stesso colore.
Ora classificare questo romanzo di ben 406 pagine come giallo mi
sembra un po' riduttivo. In effetti ci sono autori,
come Simenon, come Maurizio de Giovanni che ricorrono all'intreccio del
thriller semplicemente per l'ossatura di un'opera intorno alla quale costruire
molto di più, nobilitando i loro lavori con contenuti che vanno ben oltre la
consueta ricerca investigativa.
Ed è questo il caso anche di “Confrontarsi
con Karolina”, un vero e proprio romanzo, pur
venato di giallo, e ambientato, in parte, in un mondo diverso da quello che è
oggetto consueto di narrazione dell'autore pesarese; qui non c'è più la civiltà
contadina in primo piano e, a onor del vero, nemmeno sullo sfondo, bensì un
ambiente più recente ed attuale, quale quello delle
corse in motocicletta.
Non ci sono gare, non c'è la dinamica del tifoso e dello sportivo
che quasi fa una radiocronaca, no, non sarebbe stato funzionale allo scopo e,
oltretutto, probabilmente si sarebbe ridotto a un aspetto più tecnicistico che letterario.
Il mondo delle corse in moto è lo sfondo, davanti al quale o
dentro il quale si agitano diversi personaggi, nascono storie all'apparenza
messe per lì caso, ma che invece alla fine si riveleranno parte integrante di
un corpo unico, giustificando così la lunghezza del lavoro che in un normale
giallo sarebbe francamente eccessiva.
Rocchi ha sempre amato i suoi personaggi al punto di tratteggiarli
con una descrizione non solo somatica, ma anche psicologica che rasenta quasi
l'ossessione maniacale, giungendo così a confezionare opere che sempre possono
essere definite di pregevole fattura. Confrontarsi
con Karolina va oltre questa classificazione di
merito, perché le storie che si intrecciano, pur se relative a epoche diverse
fra loro e anche a luoghi dissimili, possono vantare una freschezza di
esposizione che le rende particolarmente gradevoli.
Non sarebbe stato difficile scivolare nel “già letto”, perché in
fondo le vicende umane si presentano quasi sempre assai simili, ma la capacità
dell'autore di indagare l'animo di ogni protagonista, riservando l'entusiasmo
per quelli positivi, ma non infierendo, grazie a un'innata pietà, per quelli
negativi, porta a un equilibrio di narrazione che gradualmente rende partecipe
il lettore. Non ci sono colpi di scena assolutamente impensabili, anzi tutto
scorre liscio e logico, secondo una razionalità matematica, ma il libro sarebbe
probabilmente monotono se non fosse accompagnato da emozioni naturali, genuine,
quali possono essere il senso di colpa o un amplesso dipinto con precisione, ma
senza malizia.
Prima ho scritto che sono diverse le vicende che fioriscono, ma
ben concatenate, e una in particolare, quella dell'ebreo polacco in Italia
all'epoca delle leggi razziali, è molto di più che funzionale alla vicenda,
perché offre l'opportunità di una riflessione su questa maledizione che si
portano dietro gli israeliti da 2000 anni e che li rende vittime per lo più
rassegnate. Non dico altro al riguardo, perché sono poche pagine che meritano
la massima attenzione.
E poi la figura di questo ebreo, di quest'uomo prossimo alla morte
è descritta con una realtà quasi incredibile. Sembra di essere davanti a lui,
infermo grave in questo letto d'ospedale, ad ascoltare la sua storia, a
stupirsi di quel che va dicendo, a commuoversi per una bellissima storia
d'amore che lo vede protagonista e vittima.
Con Rocchi i personaggi sono tali indipendentemente dal fatto che
ci sia una trama, sono esseri umani con i loro pregi e difetti che sembrano
muoversi liberi dalla volontà dell'autore. La vicenda è gialla? Bene, ma anche
se non lo fosse Salomon, Serena, Karolina, Marco,
Federico, il giudice Gaudino, Inge, Sabine, Rachele, Antonìn, perfino Rendina girano
attorno a noi, con le loro passioni, i loro assilli, le loro qualità e i loro
difetti, nessuno troppo bravo o troppo cattivo, personaggi di carta
perfettamente simili a quelli in carne ed ossa, ognuno portatore di verità che
sta solo a noi riconoscere. I francesi dicono: “C'est la
vie.”. Io mi permetto di aggiungere: “vista con amore.”.
La lettura è sicuramente raccomandabile.
VALENTINO
ROCCHI, nato a Savignano sul Rubicone, risiede sin dall'infanzia a
Pesaro. È socio corrispondente della Rubiconia Accademia dei Filopatridi di Savignano
sul Rubicone.Si è avvicinato
alla narrativa, con libri di ampio respiro e di trame avvincenti, dopo una vita
di intenso lavoro. Ha pubblicato: “Una Storia a Castelvecchio” (Società
editrice Il Ponte Vecchio – Cesena); “L'Eredità di Venanzio” (Guaraldi - Rimini)
Vincitore del Premio letterario “Il Pungitopo” 2001.“Notte all'Hotel La
Guercia” (Argalìa Editore);“Gli uomini di Bluma” (Giraldi Editore) II
Classificato al Premio “Palazzo al Bosco”, 2002;“La saggezza di Toni” (Giraldi Editore);Esce
nell'anno del V centenario della morte di Pandolfo Collenuccio, uomo di corte
e di legge, dalla vita straordinariamente avventurosa: “Notte all'Hostaria La
Guercia”, Pandolfo Collenuccio, uomo di corte
del XV secolo, (Giraldi Editore)
ambientato nel XV secolo, di cui è l'autore è profondo studioso e conoscitore;
nel 2008 “La Magia del fuoco” (Agemina) e “1504 – Notte all'Hostaria La
Guercia” (Agemina); nel 2009 “Il pianoforte a coda” (Giraldi Editore) e “La padrona di Santa Maria” (Giraldi Editore).
Renzo Montagnoli