Mafalda
di Savoia Assia
Facile essere una
principessa…
di Ninel Ivanovna Podgornaja
Traduzione di Alfredo Bertollo
e revisione letteraria di Pier Luigi
Coda
Edizioni Solfanelli
www.edizionisolfanelli.it
Biografia
Pagg. 160
ISBN 978-88-89756-71-3
Prezzo € 12,00
Secondogenita di Vittorio Emanuele III, Re d'Italia, e di Elena Petrovich di Montenegro, Mafalda di Savoia nacque il 19
novembre 1902 a
Roma. Sposata il 23 settembre 1925 con Filippo di Assia,
morì il 24 agosto del 1944 nel lager di Buchenwald, a
seguito delle gravi ferite riportate nel bombardamento del campo da parte di
una formazione anglo-americana.
Il suo calvario iniziò il 23 settembre 1943, dopo essere stata
arrestata a Roma il 22 settembre. Era ritornata in Italia, dalla Bulgaria, il
12 settembre, atterrando
a Chieti Scalo, probabilmente ignara dell'avvenuto armistizio o forse anche
consapevole dell'evento, ma sicura che non avrebbe avuto rappresaglie, in
quanto cittadina tedesca dopo il matrimonio con Filippo d'Assia,
fra l'altro membro delle SS, anche se sospettato di essere uno dei congiurati
dell'attentato a Hitler.
Venne rinchiusa a Buchenwald, sotto il
falso nome di Frau von Weber, con il divieto di rivelare la propria identità.
Fu un personaggio sfortunato, in quanto la sua reclusione è da
ricollegarsi unicamente al tradimento del padre e non a un'attività
antinazista.
Comunque la sua è una storia quasi unica fra personaggi di sangue
reale e bene ha fatto Ninel Ivanovna
Podgornaja a scriverne, in un libro-biografia di
Mafalda, che è anche
indirettamente il racconto del crollo di una dinastia, i Savoia.
Non si pensi al solito librone di storia alla ricerca di verità,
moventi, scopi, perché in fin dei conti la protagonista è diventata un
personaggio solo per la sua dolorosa fine. In effetti, in un ambiente regnante
dove alle donne non era consentito esprimere giudizi di carattere politico (ma
Vittorio Emanuele II non voleva che il gentil sesso si pronunciasse anche in altri
campi), non c'è poi molto da raccontare, se non vicende ordinarie, ma di
interesse in quanto afferenti una principessa peraltro irrequieta e
anticonformista rispetto al rigido e chiuso ambiente voluto dal padre.
In questo testo non troverete lo spirito critico di uno storico
attento, ma episodi, matrimoni, rapporti fra nobili, sullo sfondo di un'Italia
in cui la monarchia era già esautorata dal fascismo, in un clima tuttavia
irreale da Belle Epoque.
In questo senso è un'importante testimonianza storica di un ceto e
di un'epoca, che gli orrori della guerra cancelleranno.
Mafalda di Savoia, suo malgrado, ha segnato
con la sua morte la resa di una dinastia ai venti nuovi, vittima di
quell'armistizio con cui il padre tradì non solo i tedeschi, ma anche gli italiani,
lasciandoli in balia di un ex alleato furioso e feroce.
Il libro è corredato da numerose fotografie dei luoghi e delle
persone di cui parla.
Di gradevole lettura, può essere un valido aiuto per saperne di
più di un periodo così tragico della nostra storia.
Ninel Ivanovna
Podgornaja è nata nel 1930
a Pavolge, vicino a
Stalingrado. Nel 1955 si laurea in lingue straniere a Krasnodar
e si specializza all'università di Mosca in lingue romanze. Sempre a Mosca
lavora come corrispondente nel Ministero degli Affari Esteri.
A Riga, in Lettonia,
fonda il Museo Pushkin e dei Paesi Baltici di cui è
attualmente direttrice e storica.
Traduce autori italiani
e pubblica in Russia opere a tema storico e poetico fra le quali: I
cavalieri dell'ordine di San Giorgio di primo e secondo grado, Per
l'amore e per la patria: trecento biografie di donne insignite della Croce di
Santa Caterina, Io vi ho amato: le Muse di Pushkin
e, sempre su Pushkin, l'interessante e approfondito
studio sui rapporti intrattenuti dal Poeta con i Paesi Baltici: E Alessandro
Serghievic passeggia per le strade del duomo.
Nel 2004, dopo una personale ricerca con la
famiglia Assia-Savoia, edita a Riga la drammatica
storia di Mafalda, Facile essere una principessa...
Renzo
Montagnoli