Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Recensioni  »  Il Leone Rosso Elisir di vita eterna, di Maria Szepes, pubblicato da Tre Editori 04/04/2010
 

IL LEONE ROSSO

Elisir di vita eterna

di Maria Szepes

Tre Editori

www.treditori.com

Narrativa romanzo

Pagg. 460

ISBN 88-86755-41-4

Prezzo € 19,80

 

 

La vita, qualunque sia, potrebbe essere accettabile se non vi fosse la sua inevitabile conclusione, quel vero e proprio salto nel buio che tutte le religioni hanno cercato di addolcire con l'idea di una prosecuzione nel “dopo”, sia pure in altra forma. Non ci sono però certezze al riguardo e quindi, soprattutto in passato, in epoche in cui gli alchimisti inseguivano risultati miracolosi, quali la fabbricazione dell'oro, non poteva mancare nelle loro ricerche quella dell'Elisir di vita eterna. Ubbie di ciarlatani, si potrebbe obiettare, idee strampalate che ancor oggi potrebbero prendere piede, soprattutto nel nostro paese, guidato da un personaggio che non accetta non solo la morte, ma anche la vecchiaia.

E' di questo desiderio di immortalità che si parla nel Leone rosso, un romanzo che mi ha profondamente avvinto, perché va ben oltre queste storie un po' strampalate di gente che non muore, ma, pur restando nell'ampio campo dell'esoterismo, abbozza un concetto di esistenza per nulla in contrasto con la religione cristiana e che affascina in quanto potrebbe rispondere al vero. Queste reincarnazioni in una serie di passaggi in cui l'individuo ascende a gradi sempre più alti di trascendenza propone una visione non solo dell'umanità, ma dell'intero universo in un crescendo quasi rossiniano che lascia ampi spazi per riflessioni su avvenimenti realmente accaduti, come nel caso della rivoluzione francese. L'abilità di Maria Szepes, l'autrice, è quella di saper correre in equilibrio sul sottile confine fra ipotetico credibile e pura astratta fantasia. In verità qualche volta incespica, il racconto si fa meno convincente, ma poi, nel giro di un paio di pagine, riesce a ritrovare la giusta via e a ricreare nel lettore la convinzione che quanto narrato sia effettivamente avvenuto. In questo l'aiuta una notevole capacità di saper comunicare imponendo un ritmo quasi da pellicola cinematografica in una serie di sequenze, anche d'effetto, che non fanno mai venir meno l'attenzione che, anzi, si acuisce nel legittimo desiderio di sapere come andrà a finire questa storia così irreale, sebbene convincente. Se in ciò è aiutata dall'esperienza maturata come sceneggiatrice, vi è anche da rilevare una profondità di pensiero del tutto ragguardevole, una sicurezza di esposizione, pur nella complessità del tema, che accresce la fiducia del fortunato lettore, consapevole ormai di trovarsi fra le mani un libro straordinario.

Si assiste così a una cavalcata attraverso i secoli, grazie alla quale questo formidabile romanzo sull'immortalità riesce ad avvincere anche i più scettici, in forza delle componenti psicologiche e filosofiche che emergono, splendidamente esposte, e che non possono lasciare indifferenti. Si potrà non credere a tutte queste reincarnazioni, ma alle dottrine concettuali sull'universo e sul destino dell'umanità nulla si può eccepire, anzi solo prendere atto, magari anche dissentendo, perché si tratta di interpretazioni, di teorie che, senza avere la pretesa di essere dei dogmi, hanno una base logica tale da costituire oggetto di discussione.

Il viaggio di Hans Burgner, il personaggio principale, diventa così una metafora del percorso sempre più complesso dentro di noi, alla ricerca di un assoluto che possa dare un autentico senso alla nostra esistenza. 

Non aggiungo altro, se non il consiglio di leggerlo, perché anche chi non vorrà approfondire rimarrà stregato da un libro di rara bellezza.

 

Maria Szepes (14 dicembre 1908 – 3 settembre 2007).

Attrice, poi sceneggiatrice, questa signora ungherese, che si interessava di filosofia ermetica, scrisse Il leone rosso nel corso della seconda guerra mondiale. Il libro, pubblicato nel 1946, diventò subito un autentico best seller della letteratura esoterica. Di grande successo a livello mondiale, in Italia fu pubblicato per la prima volta nel 2001 dalla Tre Editori, che ora lo ripropone con questa terza ristampa.

 

Renzo Montagnoli      

 

 

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014068444 »