Area riservata

Ricerca  
 
Siti amici  
 
Cookies Policy  
 
Diritti d'autore  
 
Biografia  
 
Canti celtici  
 
Il cerchio infinito  
 
News  
 
Bell'Italia  
 
Poesie  
 
Racconti  
 
Scritti di altri autori  
 
Editoriali  
 
Recensioni  
 
Letteratura  
 
Freschi di stampa  
 
Intervista all'autore  
 
Libri e interviste  
 
Il mondo dell'editoria  
 
Fotografie  
 
 
 

  Recensioni  »  L'opera al nero, di Marguerite Yourcenar, edito da Feltrinelli 24/04/2010
 

L'opera al nero

di Marguerite Yourcenar

Nota dell'autore

Giangiacomo Feltrinelli Editore

Narrativa romanzo

Pagg. 300

ISBN 9788807810626

Prezzo € 8,00

 

 

 

Quando Marguerite Yourcenar scrive nel 1968 L'opera al nero sono già trascorsi più di cinque lustri dalla prima edizione di Memorie di Adriano, che può essere considerato il suo libro più riuscito e, in assoluto, un capolavoro. Il suo è un ritorno al romanzo storico, un genere che le è indubbiamente congeniale e che appunto con Memorie di Adriano le ha dato fama e risonanza a livello mondiale. Se però nel descrivere la crisi che colpisce l'imperatore illuminato, ormai prossimo alla morte, evoca anche l'atmosfera della grande Roma ormai incamminata verso la sua fine, con L'opera al nero, nel narrarci della vita del medico e alchimista Zenone, ci mostra splendidamente il passaggio storico dal Medioevo al Rinascimento. Marguerite Yourcenar non si limita a un grande affresco di un'epoca di transizione all'evo moderno, in cui convivono le rigide e apparentemente immutabili regole di un periodo oscuro con i primi bagliori di luce della nascita di una nuova era in cui l'uomo ambisce a squarciare il pesante telo di ignoranza e di superstizione, ma va più a fondo, e come nel caso di Adriano, instaura un dialogo fra l'essere e la sua anima, fra la materialità del corpo e la sua essenza spirituale, in una ricerca della verità interiore di rara e stupenda bellezza.

Mentre Adriano è esistito veramente, Zenone è esclusivo frutto della creatività, pur se influenzata indubbiamente dalla vita di personaggi dell'epoca quali Paracelso e Tommaso Campanella. Al pari di questi uomini dotti e famosi, il povero medico e alchimista ha dovuto subire le conseguenze derivanti dall'essere un anticipatore dei tempi nuovi. Precorrere nuove idee che un giorno andranno ad affermarsi è sempre un rischio e a tal riguardo basti pensare al processo che dovette subire Galileo Galilei. Si viene a determinare così uno scontro fra la razionalità che ammette possibilità diverse e il pensiero dominante che può e deve essere solo unico. Non a caso Zenone, processato per eresia, discutendo con i teologi dice loro queste parole “Non esiste accomodamento durevole tra coloro che cercano, pensano, analizzano e si onorano di pensare domani diversamente da oggi, e coloro che credono o affermano di credere, e obbligano con la pena di morte i loro simili a fare altrettanto.”. E' un'evidente accusa al dogma, a quel credere ciecamente che porta a un assolutismo tale in base al quale anche gli altri sono costretti a credere. Lo sviluppo culturale non può quindi che essere frutto del dubbio, ma ciò significa entrare in aperto contrasto con le religioni imperanti monoteiste, quali il cattolicesimo, il luteranesimo, l'islamismo, in eterno contrasto con la razionalità della scienza e sempre inclini a negarla, non riuscendo, né volendo, tenere separati il soprannaturale e la realtà materiale del mondo in cui si vive.

Zenone è uno spirito libero e come tale vuole condurre la sua esistenza, costretto però per professare le sue idee a usare un nome falso, a nascondersi, a una clandestinità che tuttavia lo ripaga dell'immenso piacere di porsi domande cercando risposte. Come altri uomini nuovi (basti pensare a Giordano Bruno) finirà con l'essere scoperto, processato e condannato a morte; lo spirito di libertà che lo anima, tuttavia, gli impedirà di essere consegnato al carnefice e così la sera prima dell'esecuzione in un ultimo atto di ribellione si toglierà la vita.  

L'opera al nero è un romanzo avvincente e dai profondi significati; la lettura, quindi, è vivamente raccomandata.

 

Marguerite Yourcenar, pseudonimo di Margherite de Crayencour, nasce a Bruxelles l'8 giugno 1903 e muore a Mount Desert il 17 dicembre 1987, dopo una vita avventurosa ed errabonda. Le sue opere principali sono Alexis o il trattato della lotta vana (1928), Il colpo di grazia (1939), L'opera al nero (1968) e, soprattutto, Memorie di Adriano (1951).

 

Renzo Montagnoli 

 

 

 

 
©2006 ArteInsieme, « 014068458 »