Dedicato a Lorenzo
di Mara Faggioli
Prefazione di Neuro Bonifaci
Cenni critici di Giovanni Nocentini e
di Lia Bronzi
In copertina “Lorenzo” opera
dell'autrice
Edizioni Helicon
www.edizionihelicon.com
Favole, poesie e sculture
Fotografie n. 12
Pagg. 78
Prezzo € 10,33
Sensibilità e dolcezza
Per uno strano gioco del destino il nipotino di Mara Faggioli è stato chiamato Lorenzo, come il mio, assai più
giovane, essendo nato il 27 aprile del corrente anno. L'artista fiorentina, che
nella gentilezza ha una delle sue non poche virtù, mi ha fatto avere questo
libro, anche con la convinzione che, con l'omonimia, mi sarebbe risultato ancor
più gradito.
Ciò è stato, anche se la mia valutazione resta indipendente dalla
circostanza.
Dedicato a Lorenzo è un libro strano, perché ricomprende favole, poesie e sculture,
ma lo scopo per cui è stato scritto è veramente encomiabile, con quella sua
ricerca del fermo della memoria sia per Mara Faggioli,
sia per raccontare un giorno al nipotino quanto a lui potrà interessare del
periodo che ha preceduto il lieto evento.
Questo del ricordo, patrimonio personale da trasmettere ai
posteri, affinché sappiano da dove sono venuti, è indubbiamente un motivo che
dimostra l'attenzione per le radici di ciascuno, indispensabili per poter
iniziare la vita con
l'esperienza altrui.
Fra le favole - ma questo è più un racconto di un fatto realmente
accaduto, anche se la sensibilità dell'autrice tende a renderlo soffuso di un
alone fiabesco - appare di indispensabile lettura Dedicato a Zahra, presente peraltro su Arteinsieme. Frutto di un'esperienza di volontariato, appare in tutta la sua
dolcezza come un'apertura dell'animo di una madre, se pur temporanea, verso una
creatura indifesa. Fra l'altro questo brano ha colto nel segno grazie alla
raffinata e per nulla retorica esposizione di un afflato, tanto d'aver meritato
il 1° premio al Concorso Letterario “L'arcobaleno della vita” e, se pur ex-aequo, al Concorso
Letterario “G.Gronchi”.
Analoga valenza hanno le poesie, testimonianza di sentimenti di
madre e di nonna, e anche di figlia, sempre esposti con rara sensibilità e
dolcezza.
E per finire ci sono le sculture di terracotta, visi, figure,
madonne, nelle cui espressioni si riflette limpida quella di Mara.
E' inutile che aggiunga che il libro merita di essere letto, anche
da chi non ha nipoti di nome Lorenzo.
Mara Faggioli è nata a
Firenze e vive a Scandicci (FI).
Ha pubblicato “Dedicato a Lorenzo” (ovvero storia di un bambino
dolce e tenero, molto amato, chiamato “Kom Ombo”) –Ed. Helicon (2001) con prefazione di Neuro Bonifazi.
Nel 2004
ha pubblicato la raccolta poetica “Piuma Leggera” -
Ed. Masso delle Fate con saggio introduttivo di Vittorio Vettori, vincitrice
del 1° premio “FIORINO d'ORO” al Premio Firenze-Europa ed il Premio “Città di Vienna”.
Dopo pochi mesi dalla pubblicazione è uscita la 1^ ristampa. Parte dei proventi della vendita del
libro sono stati devoluti ai Padri Missionari Comboniani per l'Ospedale St. Mary's Maternity di Khartoum
(Sudan).
E' in fase di pubblicazione una nuova raccolta poetica,
vincitrice del 1° premio al Concorso Letterario "La Tavolozza".
Fa parte della Giuria di vari concorsi letterari.
Ha curato la prefazione alla commedia in vernacolo “Amleto i' vinaio” di M.Recchia.
Dal 2002 collabora con la rivista d'arte”Pegaso”.
Dal 2001
ha iniziato a partecipare
ai premi letterari classificandosi al 1° posto in
numerosi concorsi sia per la poesia che per la narrativa e gli haiku.
Nel 2003 è stata premiata presso la sede del Parlamento
Europeo di Bruxelles per il “Grand Prix de Poésie”.
Il Comitato del Premio Titano della Repubblica di S.Marino con il patrocinio dell'Interreligious
and International Federation for World Peace le ha conferito
il titolo di “Promotore
di una cultura di pace”.
Ha partecipato al progetto, coordinato dal Prof.L.Locanto di “Educazione alla lettura ed alla poesia”
per gli studenti della Scuola Media Garibaldi-Matteucci
di Campi Bisenzio.
Membro permanente dell'Accademia Culturale Le Tre Castella della Repubblica di S.Marino.
La Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO ha inserito le sue poesie nel sito web della “Babele
poetica” in occasione delle giornate mondiali della poesia 2003 e 2004.
Una sua poesia è stata scelta da
Maurizio Costanzo e letta a Rai Uno nel programma "L'uomo della
notte" .
Alcune sue poesie sono state tradotte in francese, inglese, polacco, russo,
greco e romeno.
La poetessa Mihaela Cernitu
ha curato la traduzione in romeno e la pubblicazione in Romania nella
rivista d'arte Lamura e nel sito
on-line http://cetatea-lui-bucur.com/
E' inserita nel “Dizionario degli Autori Italiani del
Secondo Novecento”, “Donne in arte”, “Letteratura Italiana dal Secondo
Novecento ad oggi”, “Arte e pensiero”, “Pegaso”, “Canzoniere d'amore”, “Atlante
Letterario Italiano”, “Le donne: la storia, le
storie” realizzato da Auser-Coop, “Poesia e Musica”,
“Poeti e Poesie della Toscana”, “Scrivere” , "... questo calice
amaro" ed in varie antologie e riviste letterarie e d'arte.
E' impegnata in attività “no-profit” in ambito culturale e
sociale.
Come scultrice e pittrice ha partecipato a varie mostre
personali e collettive in Italia ed all'estero.
Ha ricevuto il “FIORINO d'ARGENTO” per
la SCULTURA alla XXV Ed. del Premio Firenze-Europa;
il 1° PREMIO alla 1^ Ed.Concorso Naz.le di Pittura, Scultura e Poesia “Città di Montecatini”;
il 2° PREMIO alla 2° Ed. del suddetto
Concorso;
il 2° premio alla 18° Edizione del Concorso di Pittura, Grafica e Scultura
"G. Gronchi" di Pontedera; il Premio "Il Magnifico" I
Edizione; segnalazione di merito alla 12^ Ed. Concorso Nazionale di Pittura,
Grafica e Scultura “G.Gronchi” di Pontedera;
segnalazione di merito al Concorso di Pittura e Scultura "Piccolo
Formato" La Tavolozza di Pontedera.
Nel 2009
ha conseguito un importante riconoscimento: la sua
scultura "Solidarietà" è stata scelta quale simbolo per rappresentare
lo Scudo di San Martino per la XXVI Edizione - Anno 2009 - ed andrà a far parte
della raccolta dell'Istituto Scudi di San Martino che ogni anno premia persone
distintesi in atti di generosità, altruismo e solidarietà umana.
Di particolare rilievo internazionale la Mostra itinerante del Comitato
Promotore della Pietra Lavorata del Comune di Castel S.Niccolò “Omaggio a Francesco” allestita nella Chiesa
delle Stimmate a Roma, nella Cripta della Basilica di S.Croce a Firenze, nella Basilica di S.Francesco ad Arezzo, al Santuario della Verna, nel Palazzo Chigi di S.Quirico
d'Orcia, nella Basilica di S.Francesco
a Pisa, nella Chiesa di S.Andrea a Montevarchi, nella
Basilica Superiore di S.Francesco ad Assisi, nella
Basilica di S.Francesco a Cracovia (Polonia).E' stato
pubblicato un catalogo con la presentazione del Prof. Antonio Paolucci.
Su invito del “Comité de Jumelage” di Pantin (Parigi) ha
fatto parte della Delegazione del Centro d'Arte Modigliani di Scandicci
partecipando all'VIII Mostra di Arte Contemporanea italo-franco-russa a Pantin (Parigi) sia come poetessa che come scultrice.
La mostra personale "Donne di cuori, donne di fiori,
muse ispiratrici" presso il Palazzo del Podestà del
Galluzzo e presso il Palazzo Comunale di Scandicci ha
ricevuto notevoli consensi di pubblico e di critica. La
Dr.ssa Silvia Ranzi, in un'accurata e significativa
presentazione ha definito la mostra "un autentico inno alle arti ed alla donna. L'universo femminile è infatti il fil rouge tematico su
cui ruotano le competenze creative di un'artista sensibile e versatile,
impegnata su una pluralità di registri espressivi: poesia, scultura, pittura,
discipline interagenti che costituiscono le sezioni su cui si articola
l'esposizione delle opere".
Alcune opere di scultura sono state
scelte per la copertina del libro di poesie “Adiacenze e lontananze” di Ninnj Di Stefano Busà, Presidente
per la Lombardia dell'Unione Italiana Scrittori e per l'Antologia del Concorso
Letterario Internazionale Titano 2008 della Repubblica di San Marino.
Sue opere si trovano in
collezioni private in Italia, Germania e Canada, in permanenza presso i
Comuni di Firenze, Montelupo F.no,
Greve in Chianti, Castel S.Niccolò,
Colonna (Roma) e presso la Basilica Superiore di S.Francesco
ad Assisi.
Renzo
Montagnoli