Irregolare
di Vincenzo Bosica
Edizioni Solfanelli
www.edizionisolfanelli.it
Narrativa romanzo
Collana Pandora
Pagg. 272
ISBN 978-88-89756-95-9
Prezzo € 16,00
Un giallo fantascientifico
La fantascienza mi interessa maggiormente quando viene descritto
un futuro non lontano, ma assai prossimo e questo è il caso di Irregolare,
di Vincenzo Bosica.
In un pianeta Terra ammorbato dall'inquinamento vive una società ipertecnologica
al punto di consentire il ricambio di organi fra i più comuni, compresa
l'epidermide, con braccia, gambe metalliche che assicurano prestazioni del
tutto inusuali.
In buona sostanza nella società del futuro imbattersi in un cyborg
è del tutto normale, anche perché c'è chi ricorre a queste protesi per vivere
più a lungo e c'è chi invece ne fa uso per esaltare la bellezza del proprio
corpo, con tanto di addominali e di bicipiti artificiali.
E' una tecnologia già acquisita da tempo e ovviamente
pubblicizzata in un sistema ove conta sempre di più l'apparenza, mentre la
sostanza sfugge, la mancata omologazione è osteggiata, insomma per certi versi
è un futuro già attuale.
Fra l'altro il collasso demografico viene evitato in forza di una
legge internazionale che rilascia permessi di procreazione in presenza di
altrettanti decessi, e non è che sia possibile essere inadempienti, poiché le
identità di ognuno, codificate digitalmente, sono una traccia informatica
univoca e incancellabile, in un mondo popolato di occhi elettronici, di sensori
speciali, che tutto vedono e tutto registrano.
Francamente credo che un futuro così non poteva ipotizzarlo
nemmeno Orwell, anche se, per certi aspetti, il grande scrittore inglese ha
tracciato un percorso lungo il quale effettivamente stiamo camminando.
La società di Irregolare è ben lungi dall'essere perfetta e se le supertecnologie hanno
consentito di risolvere pressoché totalmente tutti i casi di omicidio, ce n'è
uno, apparentemente inspiegabile, che assilla la polizia di una città
americana, la fa disperare perché non esiste il più piccolo indizio. Tutto il
romanzo si sviluppa su questo caso, sulle indagini che finalmente porteranno al
colpevole.
Quindi, fantascienza certamente sì, ma anche thriller, piuttosto
raffinato, con colpi di scena non prevedibili, ma
logici, in un crescendo di tensione che impedisce al lettore di togliere gli
occhi dal libro.
In questo senso Bosica è riuscito a
scrivere un'opera convincente, oltre che, ovviamente, avvincente e fra l'altro
con uno stile pulito e un italiano corretto, cosa rara quest'ultima
ai giorni nostri.
L'unico appunto che mi sento in dovere di muovere all'autore
riguarda la localizzazione del fatto e i personaggi. Secondo me, in un mondo
come quello, del tutto uniformato, non c'era bisogno di ambientarlo negli Stati
Uniti, ma tranquillamente in Italia, con il vantaggio anche di poter ideare
protagonisti più vicini ai nostri gusti.
Se di peccato si tratta, comunque è da considerare veniale, perché
il libro merita senz'altro d'essere letto.
Vincenzo Bosica (Pescara 1977) è un giovane autore la
cui creatività ricca e sfaccettata lo spinge spesso ad approfondire aspetti
dell'esistenza tutt'altro che banali.
Sostenuto da un percorso di studi scientifici e
filosofici, è attratto da quanto è misterioso, eccentrico e indecifrabile;
dagli sviluppi spesso straordinari a cui potranno condurre le scoperte
scientifiche; dalla direzione che prenderà il futuro; da quanto e come l'uomo
sarà capace di adattarvisi.
Il suo primo racconto, Capsule
(“IF-Insolito e Fantastico”, n. 2/2009), è quasi un
saggio sulla scienza moderna. declinato con ironia e uno stile personalissimo,
che gli giova grandi consensi di pubblico e di critica.
Irregolare è il
suo primo romanzo, ambientato in un futuro non troppo distante e non troppo
inverosimile.
Renzo
Montagnoli