Plettri nelle mani di
Dio
Improvvisi a quattro mani sul tema
The Beatles
di Andrea Barghi e Maurizio Grasso
Presentazione di Italo Inglese
Copertina di Vincenzo Bosica
Edizioni Tabula Fati
www.edizionitabulafati.it
Saggistica
Collana Maschera e volto
Pagg. 168
ISBN 978-88-7475-200-3
Prezzo €
12,00
Musica e mito
Sul quartetto di Liverpool sono stati scritti libri a profusione,
così che non farebbe notizia questo Plettri nelle mani di Dio se non
fosse strutturato in modo particolare, con tanti capitoletti che si possono
leggere senza un ordine logico, articoli anche di critica e curiosità, spesso
ignote ai più.
Resta il fatto che scrivere di questo complesso, che è senz'altro
quello di maggior successo di sempre, non è in ogni caso mai troppo, visto il
rilievo che hanno avuto in campo artistico, di fatto
influenzando profondamente il mondo della musica leggera nella seconda metà del
secolo scorso.
Con il trascorrere del tempo, poi, il mito anziché calare, aumenta
vistosamente, complici anche eventi successivi allo
scioglimento del quartetto, come l'omicidio di John Lennon o la morte, per
malattia, di George Harrison.
Perfezionisti fino all'incredibile, i Beatles inaugurarono un
nuovo genere, a base ritmico-melodica, di elevatissima
qualità, con canzoni che sono entrate nella storia come Yesterday
e Penny Lane. Anche sotto il profilo delle esecuzioni, accanto a un batterista
e percussionista come Ringo Star, c'erano le magiche chitarre soliste di John
Lennon, George Harrison e Paul McCartney, e non a caso il titolo di questo
libro è azzeccato (Plettri nelle mani di Dio, dove il plettro, per chi non lo
sapesse, è quel piccolo triangolo di plastica con cui si pizzicano le corde di
quegli strumenti).
Barghi e Grasso, pur restando nel filone
mitico dei Beatles, forniscono notizie che possono andare oltre la semplice
curiosità, indubbiamente interessanti per un patito di
questo complesso e in ogni caso eloquentemente significative per quelli (non
molti in verità) ne ignorano addirittura l'esistenza.
Si passa così dal primissimo periodo di gavetta, analizzando la
trasformazione della loro impronta musicale grazie soprattutto a Lennon, al
fortunato incontro con George Martin, che oltre a divenire il produttore di
tutti i loro album, grazie alla sua formazione classica, riuscì a tradurre le
tantissime idee del quartetto nei famosi arrangiamenti e li supportò,
coordinandoli, nella particolare tecnica del suono.
Addirittura ci sono alcune pagine dedicate al famoso basso di Paul
McCartney, suonato in modo divino, quasi da farlo diventare voce e strumento.
Insomma, Plettri nelle mani di Dio, è un
libro da leggere, magari con il sottofondo musicale dei brani che vengono
citati, un'occasione in più per riascoltare o ascoltare per la prima volta
musiche veramente immortali.
Andrea Barghi è nato in Toscana nel 1953 ed è un fotografo naturalista
affermato in Italia e all'estero.
Ha collaborato con
famose riviste di cultura e fotografia ("Airone", "Oasis", "I Viaggi di Repubblica",
"Fotografia Reflex", ecc.) e curato numerosi libri fotografici e
pubblicazioni multimediali
(come Io Fotografo e Video per E-ducation ed RCS).
Da una decina di anni ha fondato l'agenzia di
progetti creativi "Everland" insieme alla
compagna, art-director e copy-writer, con la quale ha
realizzato reportages, mostre e numerose
pubblicazioni - per citarne alcune Andrea Barghi - Fotografo di Emozioni (Everland, 2005), Luci e Silenzi (Everland,
2006), Il Rinascimento del Paesaggio (Pacini,
2009).
È attualmente impegnato in progetti di
comunicazione in collaborazione con soggetti pubblici e privati per la
valorizzazione del patrimonio internazionale di natura, arte e cultura.
Vive tra la Toscana e la
Svezia.
Maurizio Grasso è nato a Roma nel 1956 ed è un ex
manager aziendale. In campo letterario, dopo un paio di prove narrative
giovanili (L'uomo che piange lacrime d'ambra, Edicias,
Roma 1985; La bestia, Solfanelli, Chieti
1992), nel 2009 ha
pubblicato la raccolta di racconti Luci di costiera (Aracne,
Roma). A partire dagli anni Novanta ha iniziato un'intensa attività di
traduzione dal francese per conto di varie case editrici (Newton Compton,
Mondadori, Editori Riuniti, Lucarini ecc.), curando una quarantina di volumi,
soprattutto classici della letteratura francese: Flaubert, Stendhal, Maupassant, Proust, Gautier,
Hugo, Mérimée, Sade, Voltaire, Verne, Zola e altri.
Ha collaborato con racconti, versioni e articoli alle riviste “Foreste
sommerse”, “Idea”, “Inonija”, “Nuovo Confronto” e
“Lettera internazionale”.
Renzo Montagnoli