La fuga della verità
di Lodovico Ellena
Presentazione di Marco Maniscalco
Edizioni Tabula Fati
www.edizionitabulafati.it
Saggistica filosofica
Collana Labirinti
Pagg. 64
ISBN 978-88-7475-202-7
Prezzo € 6,00
La verità o le verità?
Ci può essere una verità assoluta, cioè oggettiva e inconfutabile,
oppure dobbiamo accontentarci di tante verità, cioè del soggettivismo della
stessa?
E' interessante questo saggio di Ellena che, nel prendere atto che
la verità assoluta, o verità vera, non sembra essere accessibile, pone tuttavia
l'accento sulla inderogabile necessità che essa
esista, quantomeno come idea di riferimento sulla quale costruire regole.
Infatti, senza una verità, assoluta o relativa, la società umana cadrebbe in
contraddizione, perderebbe una visione coerente, con il rischio concreto di una
degenerazione nel caos.
Le regole, in questo modo, si adeguano alla normalità, alla morale
corrente, anche se la normalità non può essere la verità, ma un comportamento
comune, quindi suscettibile di cambiare qualora il consueto atteggiamento
dovesse mutare.
In questo modo la normalità produce una norma, che si trasforma in
legge, legge che è un riferimento indispensabile nella struttura di una
società, al punto che la legge diventa il criterio di verità da utilizzare per
emettere un giudizio.
E' quindi spiegata la necessità che esista la verità, ma questa,
nella sua assolutezza, è e rimane e rimarrà sempre sconosciuta, anche se è
compito primario della filosofia tendere a essa, pur nella consapevolezza che
mai verrà disvelata.
Appare poi necessario mettere al bando in questo discorso la
verità di fede, dove l'elemento di convinzione e di credo è dato solo
dall'immensa fiducia per una verità che non appare dimostrabile.
In poche parole apprendiamo che
la verità è avvolta nella caligine, ma è necessaria, ha avuto molte
trasformazioni e di sicuro ne avrà ancora, quella assoluta non è prerogativa di
qualcuno, ma solo tendenza, la verità è tremenda, è
inconoscibile e irrinunciabile. C'è chi pretende di possederla, ma non è in
grado di dimostrarla; la verità relativa è sempre un fatto dinamico e alla fine
di tutti questi discorsi l'unica verità certa è che noi non conosciamo la
verità.
Sono poche le pagine di questo saggio, ma ben scritte, in modo
accessibile ai più e anche venate da una sottile ironia propria di chi è
consapevole dell'impossibilità di pervenire alla verità assoluta.
Da leggere, ne vale la pena.
Lodovico
Ellena, nato a Torino
nel 1957, ha
svolto il servizio militare in Puglia ed in Veneto, e si è laureato in
filosofia a Torino. Ha avuto discreta notorietà con il gruppo neopsichedelico Effervescent Elephants
con l'edizione di vari dischi. È stato vice-preside, poi direttore, in un liceo
torinese. Svolge numerose attività politiche e collabora a vari giornali. Ha
pubblicato le seguenti opere: Smacacando un
macaco (racconti di umorismo assurdo, Vercelli 1996 ), Non me ne frego
più (Menhir, Sanremo 1997), Dove osano le coccinelle (Menhir,
Sanremo 1998), Storia della musica psichedelica italiana (Menhir,
Sanremo 1998), Neofascisti in bicicletta (Menhir, Sanremo 2000), Una
strana storia intorno a un lago (Menhir, Vercelli 2001), Storie
comuniste in bianco e nero (Menhir, Sanremo, 2001), Vicoli di storia. Quello
che non si trova sui corsi (Menhir, Vercelli 2002), Camerati in
cattedra. Mit pistolen
(Menhir, Sanremo 2003), Gli elefanti che furono effervescenti (Menhir,
Vercelli 2003), Archeologia in pillole, con Walter Camurati
(Menhir, Vercelli 2004), La riconquista della posizione eretta (Menhir,
Vercelli 2004), La patente europea del fascista (Tabula fati, Chieti
2004), Kulturkampf (Tabula fati, Chieti 2005),
Riflessioni sulla storia (Tabula fati, Chieti 2005), Gaudeamus
Igitur (Menhir, Vercelli 2005), Le pagine
strappate della Resistenza (Tabula fati, Chieti 2006) e C'era una volta
nei pressi di Alice Castello (Vercelli 2006).
Renzo
Montagnoli