Un uomo
ridicolo
di Silvano Notari
Introduzione di Cinzia
Demi
In copertina: Richard
Gerstl, Self Portrait Laughing, 1908
Edizioni Pendragon
www.pendragon.it
Poesia
Collana Poesia
Pagg. 112
ISBN 9788865540237
Prezzo € 12,00
Psico poesia
E' proprio vero che poeti si può nascere, ma che scrittori di
poesie si diventa con uno studio continuo e approfondito, perchè non c'è
talento che possa rivelarsi tale se non adeguatamente coltivato.
E' questo il caso di Silvano Notari, di cui in passato ho avuto
occasione di leggere una silloge (Il
sorriso del pensiero), nella quale si poteva
riscontrare una certa attitudine poetica, tuttavia non accompagnata da una
tecnica adeguata che potesse dar luogo a un lavoro di particolare interesse.
L'autore bolognese, a quanto mi risulta, si è poi dedicato con
passione alla poesia, leggendo e applicandosi a dovere, e così quel talento che
prima era indovinabile con quest'ultima raccolta è finalmente emerso.
Si possono infatti scorgere elementi di
equilibrio e di armonia non occasionali, ma continui, accompagnati anche da
invenzioni poetiche che impreziosiscono il verso e danno forza al concetto
espresso ora in modo più chiaro e convinto.
Insomma, a dirla con parole un po' più semplici, Notari è riuscito
a passare dal ruolo di aspirante a quello di artista e pertanto onore al
merito, perché so, per esperienza diretta, quanta fatica si debba fare per
migliorarsi in modo significativo.
Ora, ai testi di Un uomo
ridicolo si vorrebbe attribuire un significato psicologico, come anche
scrive Cinzia Demi nella introduzione; tuttavia, al di
là della psicanalisi di Freud o di Jung, mi permetto di puntualizzare che
questa raccolta è di poesia introspettiva, di analisi interiore, rapportata con
il mondo esterno, e quindi solo in questo senso è una poesia psicologica, ma
senza astruserie che spesso rendono grevi la lettura e quindi con una
comprensibilità e gradevolezza che accompagnano tutta l'opera.
E' piacevole infatti recepire la
comunicazione in presenza di equilibri e armonia che contribuiscono alla identificazione
di uno stile personale, sempre suscettibile di miglioramenti, ma già ora ben
preciso e appagante (All'alba sono
tenebre in fuga / raggi apicali le inseguono / in nicchie si ritrae il sogno /
di luminosi spazi mentali. / Il pensiero apre il sipario / sul proscenio già
danzi / fringuelli intonano liriche / sulle punte volteggi
gioiosa. /…); oppure ( Luce
che abbaglia/ il tuo sguardo / bagliore ammaliante / che trafigge la mente. / Sospiro di vento /
il tuo respiro / plano volando come gracile foglia. /…), o ancora ( La sera umida e pallida / mostra tutta la
mestizia / del giorno che sfuma. / Il buio ha la meglio / col suo grigionero
copre / gli orrori del mondo. /….).
C'è ariosità in questi versi, un flusso continuo in un ritmo del
tutto equilibrato, che si recepisce con facilità, immediatamente, lasciando al dopo l'opportuna riflessione. E' una poesia, perché si tratta di poesia in
tutti i sensi, di carattere onirico, in cui i sogni sono più concreti della
realtà e in cui si accompagnano visioni metaforiche che fanno andare il nostro
sguardo oltre l'apparente per cogliere ciò che è verità. Il tema non è certo facile da trattare, ma
Notari è riuscito a domare l'irruenza delle sensazioni intime riproponendocele
in altra veste, frutto dei risultati della sua analisi posta a disposizione di
altri, che un po' ci si ritrovano, perché in fondo l'uomo ha una natura comune,
pur con le inevitabili sfaccettature, ma ciò che domina in tutti, e spesso
inconsapevolmente, è il significato da dare all'esistenza ( …Sarai immensa anche nel silenzio / di
palcoscenici desrtu e luci spente. / Il poeta? Una libellula impaurita / un
soffio di nulla e scompare.).
E qui concludo, con la raccomandazione di leggere questo libro,
perché sicuramente non ve ne pentirete.
Silvano Notari è nato il 15 luglio 1950, in provincia di Bologna. Di famiglia
contadina, conserva ancora oggi i valori delle proprie origini. Raggiunta l'età
della pensione, si dedica totalmente alle sue due grandi passioni: la poesia e
il teatro brillante. È socio del gruppo poetico Il Laboratorio di Parole del
Circolo La Fattoria di Bologna. Ha pubblicato due raccolte in versi: Poesie.
Una vita di poesie... le poesie di una vita (Edizioni SPP, Aosta
2004); Il
sorriso del pensiero (Libreria Editrice Urso, Avola 2007). Fa parte
della compagnia teatrale amatoriale I Roncati di Zola
Predosa, in cui recita e collabora con la regista, Mariuccia Squintani,
all'adattamento dei testi. Nel 2009
ha scritto la commedia brillante in due atti L'Osteria
del biacco andata in scena nel 2010 in diversi teatri del
Bolognese.
Renzo Montagnoli