Quando la morte ascolta
di Mario Malgieri
Book Sprint
Edizioni
www.booksprintedizioni.it
Narrativa racconti
Pagg. 80
ISBN 9788865952535
Prezzo €
13,40
L'altopiano insanguinato
“Una
singola morte è una tragedia,
un milione di morti una
statistica”
(Joseph Vissarionovich Stalin)
Prima guerra mondiale, altopiano di Asiago, un ospedale da campo
nelle immediate retrovie, feriti, morti, tanto dolore e sofferenza, e su tutto
la presenza, invisibile, ma certa di una signora in
nero, pronta a cogliere, nelle miserie di uomini ridotti all'abbrutimento,
quegli esili aliti di vita che ancora sopravvivono, in uno scenario mosso dalle
stagioni, ma con una trama che non cambia mai, fra piccoli e grandi episodi
che, sull'esile confine fra l'esistenza e il dopo, fanno emergere caratteri in
altro modo non facilmente evidenziabili: è di questo che parla Mario Malgieri
con Quando la morte ti ascolta.
Sono racconti, tutti uniti pero da un
tessuto connettivo che li fa apparire dei capitoli di un romanzo, non certo
lungo, anzi breve, ma che finisce con l'essere una cruda accusa a tutte le
guerre.
E non è un caso se nell'ultimo brano l'omelia del cappellano
militare, unico superstite del gruppo di quell'ospedale, consista in accorati
inviti a meditare affinchè l'uomo non ricada in simili dolorose tragedie, ma le
sue parole vengono coperte dal frastuono del discorso del Duce che annuncia
l'inizio della seconda guerra mondiale.
Di libri sul primo conflitto ne sono stati scritti diversi, ma pochi sono degni di essere ricordati, come Un anno sull'altipiano, di Lussu, Trincee di Salsa e Addio alle armi, di Hemingway che curiosamente compare in uno dei
racconti. Ebbene, Quando la morte ti
ascolta non sfigura di certo in un raffronto con queste opere ben più note,
perché vi è ben rappresentata l'insensatezza della guerra, la tremenda
solitudine che grava su uomini che lentamente muoiono dentro, in un'angoscia
quasi palpabile. Protagonista principale
è il capitano medico Carbonari, un calabrese giunto fin lassù per portare un
po' di speranza a chi soffre, un uomo che sa cogliere nella morte il senso
della vita, consapevole che la sua è una battaglia persa in partenza, perché
salvare delle vite non vuol dire salvare l'umanità, bensì solo combattere una
lotta impari contro un nemico oscuro, che a volte si materializza in una
signora in nero, e che alla fine resta l'unico vincitore.
La scrittura di Malgieri è asciutta, senza essere scarna, non c'è
mai il rischio di una caduta in una facile retorica antimilitarista, i
personaggi sono ben tratteggiati e le vicende sono di quelle che ti invogliano
a proseguire fino al termine senza pause.
Quando la morte ascolta è quindi un libro di eccellente
qualità e di conseguenza ne raccomando vivamente la lettura.
.
Mario Malgieri nasce a Brescia nel 1945, ancora sotto
le bombe alle quali sfugge per pura fortuna.
Lavora per più di quarant'anni come manager in grandi multinazionali, occupandosi
di tante cose ma tutte molto distanti dalla letteratura, alla quale invece si
dedica nel tempo libero come lettore accanito e onnivoro.
Risiede a Genova da moltissimi anni e
attualmente è un pensionato che, avendo finalmente del tempo libero, si cimenta
nella scrittura, principalmente narrativa breve, e pubblica in internet su
numerosi siti di appassionati. Oltre che in rete, i suoi scritti sono presenti
su carta in molte antologie, alcune delle quali legate
a concorsi letterari cui ha partecipato con successo.
Renzo Montagnoli