Dicono di
Clelia
di Remo Bassini
Ugo Mursia
Editore
Narrativa romanzo
Pagg. 180
ISBN: 88-425-3566-4
Prezzo: € 14,00
E con questo ho letto tutti i romanzi
scritti fino a ora da Remo Bassini, augurandomi che
quello che ha in cantiere possa uscire a breve.
“Dicono di Clelia” è un po' atipico,
nel senso che c'è la giusta tensione del giallo, ma non lo è, e ci sono pure
accenni a un moderato erotismo, senza che per questo lo si
possa far rientrare in questo genere. Questa ambivalenza, ben dosata, senza che
prevalga l'una o l'altra, è probabilmente uno dei tanti motivi di riuscita di
questo romanzo, non dimenticando forse quello più importante, con quel
procedere di diverse storie parallele, apparentemente non collegate, ma che
finiscono con il ricondurre a questa Clelia, l'unica fra i tanti “io narranti”
che non appaia in prima persona.
Chi è Clelia?
Un sogno?
No, esiste veramente, beninteso nel
romanzo, ma ha tutta una sua fragilità, un bisogno costante di essere protetta
che finisce con l'attirare irresistibilmente sia uomini che donne. In questo
senso le pagine scorrono caricandosi di una sacralità dell'immagine che dona il
giusto risalto a un personaggio che non parla, ma “di cui si dice”.
E' ammirevole, al riguardo, la
costruzione perfetta dell'intreccio, senza la minima sbavatura, e che porta
alla conclusione della lettura con un desiderio più che legittimo: e dopo che
sarà di Clelia?
In buona sostanza, entrando noi in
ogni storia, finiamo con l'essere inconsapevolmente coinvolti nel desiderio di
tendere una mano a una figura femminile che non vediamo, ma di cui gli altri
personaggi ci hanno dato una descrizione mirabile.
Io ho provato più volte a farmi
un'idea di questa donna, ma ogni volta ha assunto un
volto diverso, come se il senso della narrazione fosse quello di rappresentare
la femminilità nella sua essenza più evidente, ma ormai sempre più rara: la
debolezza propria di chi si accosta alla vita consapevole delle difficoltà
della stessa e pertanto ricercando, fra tanti pugni, una mano tesa.
Lo stile di Bassini
è inconfondibile: asciutto, senza tanti fronzoli, ma sicuramente efficace. I
personaggi, poi, sono descritti con la consueta cura e con tratti brevi e
decisi, lasciando all'evolversi delle vicende il compito di tratteggiarli
psicologicamente.
E sono tanti, ma uno ben distinto
dall'altro; fra questi si avverte chiaramente una preferenza, o meglio una
simpatia dell'autore, che ho individuato nel maresciallo dei carabinieri (ben
lungi dall'essere la macchietta delle barzellette, ma pur sempre divertente) e
nella tenutaria di una casa squillo (indifferente a tutto, tranne che a
Clelia).
A loro va pure tutta la mia simpatia.
L'autore
Remo Bassini
nasce a Cortona il 23 settembre 1956, ma vive da
molti anni a Vercelli. Ha svolto molti lavori per poi approdare a quello di
giornalista, diventando direttore de La Sesia.
Ha fino a ora pubblicato tre romanzi: Il quaderno
delle voci rubate (La Sesia), Dicono di Clelia (Edizioni Mursia) e Lo
scommettitore (Fernandel Editore).