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  Recensioni  »  La contesa dei vini, di Maria Teresa Santalucia Scibona, edito da Pascal 08/09/2011
 

La contesa dei vini

di Maria Teresa Santalucia Scibona

Prefazione di Vinicio Serino

Pascal Editrice

www.pascaleditrice.it

Poesia silloge

Pagg. 40

ISBN 88 - 7626 - 005 – 6

Prezzo € 10,00

 

 

 

Una sfida divertente

 

 

 

C'è un passo della Genesi in cui si racconta che Noè, dopo il Diluvio Universale, piantò una vigna, con i cui frutti produsse un nettare (il vino) che bevve fino ad ubriacarsi. Questa bevanda, al di là di quello che dice la Bibbia, ha origini antichissime e sembrerebbe risalire addirittura al Neolitico; l'unica certezza, però, è che è sempre stata una fedele e ambita compagna dell'uomo, oggetto anche di simbolismi, come nel caso del vino dell'ultima cena di Gesù Cristo; peraltro questo nettare è sempre stato considerato come una bevanda d'evasione, come un prodotto alimentare che, per il suo tasso alcoolico, induce alla spensieratezza, disinibisce, insomma consente di aprirsi totalente, infrangendo quei vincoli di naturale ritrosia e riservatezza presenti, in maggior o minor misura, in tutti gli uomini.  Ed è talmento importante dall'aver costituito e dal costituire ancor oggi uno dei temi preferiti dai poeti, così che in questo contesto non stupisce questa silloge di Maria Teresa Santalucia Scibona, di certo più estimatrice che gran bevitrice di vini.

Fra l'altro il fatto di vivere in Toscana, regione di nobili vitigni, ha indubbiamente il suo peso e pertanto l'assunzione della bevanda assume il vero e proprio significato dell'adempimento di una tradizione in essere da millenni. Nel sorseggiare il nettare, fra un tempo e l'altro di accostamento alle labbra del calice, si consuma un rito di silenzio, di meditazione, che non solo apre se stessi gli altri, ma che spalanca quella porta che tenacemente teniamo chiusa e che cela il nostro intimo a noi stessi.

Non c'è mestizia, anzi è bandita, è invece piuttosto presente una gaiezza che l'autrice ha ben voluto rendere introducendo i primi versi con un passo tratto dalle Odi di Orazio: nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus (Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con libero piede), un invito a darsi alla pazza gioia.

Per quanto ovvio il protagonista, o meglio i protagonisti della silloge sono i vini, in contesa fra di loro, una gara che farebbe la gioia di un sommellier (Impettiti come bravi soldatini / in trepida attesa di medaglia, / sul niveo desco imbandito / i favolosi vini  gareggiano / guardandosi in cagnesco, / si sfidano agguerriti / per l'ultima battaglia. /…).

Una pacifica sfida in cui i cavalieri, di nobile rango, si presentano di volta in volta e così verso dopo verso l'autrice ci svela nomi e qualità di questi soldatini, con una verve poetica leggiadra, non disgiunta da una conoscenza enologica che si presume raggiunta per esperienza diretta (A Bolgheri fra i noti cipressetti / di carducciana memoria, / domina nelle valli incontrastato / il “Sassicaia”, che ha respirato / le baruffe del salso maestrale, / si sente quindi maestoso regale. /….) (Il rosso “Nobile di Montepulciano” / dal profumo di mammole, / incorporato al “ Prugnolo gentile” / ascolta altezzoso, un po' ostile / le francesi ascendenze del “ Barolo”. / che vanta il  gentilizio casato. /…) (…/ Niente male quel secco “ Bardolino”  /   veronese dalla spuma sottile, / è di grana fine e frizzante. /…).

Ci sono un po' tutti i migliori vini italiani, descritti in modo accattivante, quasi trasformati da nettare oggetto di desiderio a personaggi umani, come accade con gli animali nei cartoni animati, e proprio per questo il piacere della lettura aumenta, verso dopo verso, contagiati da quella gaiezza a cui siamo invitati dalla fertile penna di Orazio. Si ride anche, come per la stravagante storia d'amore del Bianco Vergine di Arezzo, invaghitosi, non corrisposto, dell'altezzosa Vernaccia.

Da accademica disfida piano piano, in un cicaleccio che pare rimbombare nella sala di un antico palazzo, questi vini si animano, discutono, litigano, fanno di tutto per mettersi in mostra, soverchiandosi l'un l'altro e così da silloge lieve, che pareva finalizzata solo a erudire, divertendo, ci si accorge della metafora di un paese con tante individualità, spesso assai valide, ma in perenni inconcludenti bisticci   ( I fiorentini del Gallo Nero / boriosi e ridanciani / sognano solo di menar le mani. / I battaglieri cercano la rissa / e del Chianti difendono i confini / nel sangue rosso d'uva / a colpi d'alta gradazione. /…).

Fra un vino e l'altro, che non si assaggia, ma si legge, c'è tutto il tempo per riflettere ed ecco allora che parlare di vino da meditazione appare proprio pertinente, ma tutto è lieve, il cuore verso verso dopo verso si rasserena e giunti alla fine viene istintivo l'alzare un immaginario calice e sussurrare a fior di labbra un “prosit” di soddisfazione.

 

 

 

M. TERESA SANTALUCIA SCIBONA, è nata e vive a Siena, già Presidente Provinciale della FENALC (Federazione Nazionale Liberi Circoli),è Presidente per Siena del MOPOEITA ( Movimento per la diffusione della Poesia in Italia).  La Biblioteca Universitaria senese della Facoltà di Lettere e Filosofia, ha istituito un Fondo Letterario a suo nome.(Seduta 27/4/2005).

    Il 15 Agosto 2000, dal Concistoro del Mangia, è stata insignita di medaglia d'oro di civica riconoscenza, per alti meriti culturali. Il 17 Ottobre  2009, è stata insignita del Premio “ Idilio Dell'Era, “alla Carriera dal Comitato Associativo “ Idilio Dell'Era”. E' Socia effettiva del P.E.N. Club Italiano, del Sindacato Liberi Scrittori Italiani, della Fondazione Letteraria “ Luciano Bianciardi “di Grosseto, del Centro di Documentazione sulla Poesia contemporanea

  Lorenzo Montano” di Verona. Fa parte del Consiglio “Cateriniani nel Mondo” per la Letteratura, con diritto al voto. Per oltre un decennio ha curato le serate letterarie del “Salotto  della Cultura e del Vino” della Enoteca Italiana di Siena. Come giornalista ha seguito per 17 anni, le sorti del  Premio Letterario Viareggio – Rèpaci              

         Ha pubblicato i seguenti libri di Poesia:-

 

IL MIO TERRENO LIMITE” 1984  Ed. La Nuova Fortezza (Li),  a cura di Miriana Bogi

I GIORNI DEL DESIDERIO” 1988  Piovan Ed. Abano Terme, a cura di Gabriella Sobrino

IL TEMPO SOSPESO”     1993  Edizioni del Leone (Ve),  prefazione di Giorgio Luti.

MOSE'   1996  Edizioni dell'Oleandro (Roma),  prefazione di Angelo Lippo.

VARIANTI D'AMORE” Suppl.to n. 35 (gennaio-marzo 1988) Rivista “Portofranco” (Ta)

IL VIAGGIO VERTICALE” 2001, I Quaderni della Valle N. 27 Edizioni di Emilio Coco.

LE TEMPS SUSPENDU ET LA VIE ASSISE” 2002  Prospettiva Editrice a cura di Giorgio  Luti, postfazione di Walter Nesti, traduzione di Ben Felix Pino.

L'AMORE  IMPERFETTO” 2003  Helicon Edizioni - Arezzo, a cura di Neuro Bonifazi

LA CONTESA DEI VINI     2005   Pascal Editrice (Siena), a cura di Vinicio Serino.

IL SOGNO DEL CAVALLO  2008   Pascal Editrice (Siena) a cura di Mario Comporti                                                                                                                  e Fausto Tanzarella

NUTRIMENTI PER L'ANIMA” 2009 Joker Editore a cura di Sandro Montalto

VERSI E CROMIE” Solodieci Poesie  2009 Lieto Colle Editore

   Audio CD POESIE SCELTE (2005), disco recitato dall'attrice Paola Lambardi

   CD “MISCELLANEA POETICA(2007) recitano, gli attori Walter Maesosi, Daniela     Barra, al piano M°.Giovanni Monti. Edizioni Le Carrozze Records di Vanni Vincenzo- Siena

                             

         Il suo testo di Lauda “ Accanto a Te Signore”,  è stato musicato dal  Gian Paolo Luppi, tradotto in tedesco e pubblicato dalle  dalle Edizioni Musicali Peters di Francoforte.

      Alle sue opere si sono ispirati i pittori Giuseppe Amadio, Angelo Battista, Angela Carli, Ida Negrini, Paola Imposimato, Enzo Santini, Anna Sticco, gli scultori Michele Donadoni e Andrea Roggi.

           La recitazione del poemetto in versi “MOSE' con gli attori Paola Lambardi, Guido Bocci, Erminio Jacona , è alla sua tredicesima replica           

         E' inserita  in numerose Antologie di autori contemporanei come :- “ Greta Garbo e Sergio Vacchi nel Palazzo del Ridotto di Cesena” – Catalogo      del Novembre 2003 - Fondazione Vacchi - Castello di Grotti – Ville di Corsano- Siena                                                                                                                   

“ La Donna e gli Amori” a cura di Gabriella Sobrino e Antonietta Garzia  (giugno 2001) –                                     Introduzione di Paolo Crepet   - Loggia  de' Lanzi Editori -Firenze

“ C come Cuore” saggio di Gabriele La Porta ( Ottobre2003) Pratiche Editrice Mondadori

 “P  come Passioni – Dizionario delle emozioni e dell'estasi” a cura di Gabriele La Porta (Ottobre 2005) Marco Tropea Editore – Mondadori  Printing S.p.A – Milano 

 EDIZIONI SCETTRO DEL RE - ROMA“ Appunti Critici” La poesia Italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte “-  saggio a cura di  Giorgio Linguaglossa - (Dicembre 2002)- “ Poeti Italiani Verso il Nuovo Millennio”- saggio a cura di Dante Mafia ( Dicembre. 2000)

-  E' inclusa nel Dizionario Autori e nella Letteratura Italiana del Secondo Novecento -Edizioni Bastogi (Foggia), Helicon (Ar), Guido Miano (Mi).

Sulla sua poetica Pina Frascino Panussis ha scritto :- “Saggi e interventi” (1995) -Edizioni. Pisangrafica - Pisa ;LE OCCASIONI DEL PENSIERO ” (1997) Masso delle Fate Edizioni - Signa, con interventi critici di Sandro Briosi, Guido. Cecchi, Gaetano Chiappini, Marcello Fabbri, Giorgio Luti, Carmelo Mezzasalma, Walter Nesti, Vinicio Serino, Gabriella Sobrino e testimonianze di Oreste Macrì, Giuliano. Manacorda, Giorgio Saviane, Ferruccio Ulivi,Vittorio Vettori ed altri noti scrittori. 

 

 

Renzo Montagnoli

 
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