La contesa dei vini
di Maria Teresa Santalucia Scibona
Prefazione di Vinicio Serino
Pascal Editrice
www.pascaleditrice.it
Poesia silloge
Pagg. 40
ISBN 88 - 7626 - 005 – 6
Prezzo € 10,00
Una sfida divertente
C'è un passo della Genesi in cui si racconta che Noè, dopo il
Diluvio Universale, piantò una vigna, con i cui frutti produsse un nettare (il
vino) che bevve fino ad ubriacarsi. Questa bevanda, al di là di quello che dice
la Bibbia, ha origini antichissime e sembrerebbe risalire addirittura al
Neolitico; l'unica certezza, però, è che è sempre stata una fedele e ambita
compagna dell'uomo, oggetto anche di simbolismi, come nel caso del vino
dell'ultima cena di Gesù Cristo; peraltro questo nettare è sempre stato
considerato come una bevanda d'evasione, come un prodotto alimentare che, per
il suo tasso alcoolico, induce alla spensieratezza, disinibisce, insomma
consente di aprirsi totalente, infrangendo quei vincoli di naturale ritrosia e
riservatezza presenti, in maggior o minor misura, in tutti gli uomini. Ed è talmento importante dall'aver costituito
e dal costituire ancor oggi uno dei temi preferiti dai poeti, così che in
questo contesto non stupisce questa silloge di Maria
Teresa Santalucia Scibona, di certo più estimatrice che gran
bevitrice di vini.
Fra l'altro il fatto di vivere in Toscana, regione di nobili
vitigni, ha indubbiamente il suo peso e pertanto l'assunzione della bevanda
assume il vero e proprio significato dell'adempimento di una tradizione in
essere da millenni. Nel sorseggiare il nettare, fra un tempo e l'altro di
accostamento alle labbra del calice, si consuma un rito di silenzio, di
meditazione, che non solo apre se stessi gli altri, ma che spalanca quella
porta che tenacemente teniamo chiusa e che cela il nostro intimo a noi stessi.
Non c'è mestizia, anzi è bandita, è invece piuttosto presente una
gaiezza che l'autrice ha ben voluto rendere introducendo i primi versi con un
passo tratto dalle Odi di Orazio: nunc est bibendum, nunc pede libero
pulsanda tellus (Ora bisogna bere, ora bisogna far risuonare la terra con
libero piede), un invito a darsi alla pazza gioia.
Per quanto ovvio il protagonista, o meglio i protagonisti della
silloge sono i vini, in contesa fra di loro, una gara
che farebbe la gioia di un sommellier (Impettiti
come bravi soldatini / in trepida attesa di medaglia, / sul niveo desco
imbandito / i favolosi vini gareggiano /
guardandosi in cagnesco, / si sfidano agguerriti / per l'ultima battaglia. /…).
Una pacifica sfida in cui i cavalieri, di nobile rango, si
presentano di volta in volta e così verso dopo verso l'autrice ci svela nomi e
qualità di questi soldatini, con una verve poetica leggiadra, non disgiunta da
una conoscenza enologica che si presume raggiunta per esperienza diretta (A Bolgheri fra i noti cipressetti / di
carducciana memoria, / domina nelle valli
incontrastato / il “Sassicaia”, che ha respirato / le baruffe del salso
maestrale, / si sente quindi maestoso regale. /….) (Il rosso “Nobile di Montepulciano” /
dal profumo di mammole, / incorporato al “ Prugnolo gentile” / ascolta
altezzoso, un po' ostile / le francesi ascendenze del “ Barolo”. / che vanta il gentilizio casato.
/…) (…/ Niente male quel
secco “ Bardolino” / veronese dalla spuma sottile, / è di grana
fine e frizzante. /…).
Ci sono un po' tutti i migliori vini italiani, descritti in modo
accattivante, quasi trasformati da nettare oggetto di desiderio a personaggi
umani, come accade con gli animali nei cartoni animati, e proprio per questo il
piacere della lettura aumenta, verso dopo verso, contagiati da quella gaiezza a
cui siamo invitati dalla fertile penna di Orazio. Si ride anche, come per la
stravagante storia d'amore del Bianco Vergine di Arezzo, invaghitosi, non
corrisposto, dell'altezzosa Vernaccia.
Da accademica disfida piano piano, in un cicaleccio che pare
rimbombare nella sala di un antico palazzo, questi vini si animano, discutono,
litigano, fanno di tutto per mettersi in mostra, soverchiandosi l'un l'altro e
così da silloge lieve, che pareva finalizzata solo a erudire, divertendo, ci si
accorge della metafora di un paese con tante individualità, spesso assai
valide, ma in perenni inconcludenti bisticci (
I fiorentini del Gallo Nero / boriosi e ridanciani / sognano solo di menar le
mani. / I battaglieri cercano la rissa / e del Chianti difendono i confini /
nel sangue rosso d'uva / a colpi d'alta gradazione. /…).
Fra un vino e l'altro, che non si assaggia, ma si legge, c'è tutto
il tempo per riflettere ed ecco allora che parlare di vino da meditazione
appare proprio pertinente, ma tutto è lieve, il cuore verso
verso dopo verso si rasserena e giunti alla fine viene istintivo
l'alzare un immaginario calice e sussurrare a fior di labbra un “prosit” di soddisfazione.
M. TERESA
SANTALUCIA SCIBONA, è
nata e vive a Siena, già Presidente Provinciale della FENALC (Federazione
Nazionale Liberi Circoli),è Presidente per Siena del MOPOEITA ( Movimento per la diffusione
della Poesia in Italia). La Biblioteca
Universitaria senese della Facoltà di Lettere e Filosofia,
ha istituito un Fondo Letterario a suo nome.(Seduta 27/4/2005).
Il 15 Agosto 2000, dal Concistoro del Mangia, è stata
insignita di medaglia d'oro di civica riconoscenza, per alti meriti culturali.
Il 17 Ottobre 2009, è stata insignita del Premio “
Idilio Dell'Era, “alla Carriera dal Comitato Associativo “ Idilio Dell'Era”. E'
Socia effettiva del P.E.N. Club Italiano,
del Sindacato Liberi Scrittori Italiani, della Fondazione
Letteraria “ Luciano Bianciardi
“di Grosseto, del Centro di Documentazione sulla Poesia contemporanea
“ Lorenzo Montano” di Verona. Fa parte del Consiglio “Cateriniani nel Mondo” per la
Letteratura, con diritto al voto. Per oltre un decennio ha curato le serate
letterarie del “Salotto della Cultura e del
Vino” della Enoteca Italiana di Siena. Come giornalista ha seguito per 17
anni, le sorti del “Premio Letterario Viareggio – Rèpaci”
Ha pubblicato i
seguenti libri di Poesia:-
“ IL MIO TERRENO LIMITE”
1984 Ed. La
Nuova Fortezza (Li), a
cura di Miriana Bogi
“ I GIORNI DEL DESIDERIO”
1988 Piovan Ed.
Abano Terme, a cura di Gabriella Sobrino
“ IL TEMPO SOSPESO” 1993 Edizioni del Leone (Ve), prefazione di Giorgio Luti.
“ MOSE' ” 1996 Edizioni dell'Oleandro (Roma), prefazione di Angelo Lippo.
“ VARIANTI D'AMORE”
Suppl.to n. 35 (gennaio-marzo 1988) Rivista “Portofranco” (Ta)
“ IL VIAGGIO VERTICALE”
2001, I Quaderni della Valle N. 27 Edizioni di Emilio Coco.
“ LE TEMPS SUSPENDU ET LA
VIE ASSISE” 2002 Prospettiva
Editrice a cura di Giorgio Luti,
postfazione di Walter Nesti, traduzione di Ben Felix Pino.
“ L'AMORE IMPERFETTO” 2003 Helicon Edizioni - Arezzo, a cura di Neuro
Bonifazi
“ LA CONTESA DEI VINI” 2005 Pascal Editrice (Siena), a cura di Vinicio
Serino.
“ IL SOGNO DEL CAVALLO
“ 2008 Pascal Editrice (Siena) a cura di Mario
Comporti
e Fausto Tanzarella
“ NUTRIMENTI PER L'ANIMA”
2009 Joker Editore a cura di Sandro Montalto
“ VERSI E CROMIE”
Solodieci Poesie 2009 Lieto Colle Editore
Audio CD POESIE SCELTE (2005), disco recitato
dall'attrice Paola Lambardi
CD “MISCELLANEA POETICA”(2007) recitano,
gli attori Walter Maesosi, Daniela Barra,
al piano M°.Giovanni Monti. Edizioni Le Carrozze Records di Vanni Vincenzo-
Siena
Il suo testo di
Lauda “ Accanto a Te Signore”, è stato musicato
dal M° Gian Paolo Luppi,
tradotto in tedesco e pubblicato dalle
dalle Edizioni Musicali Peters di Francoforte.
Alle sue opere si sono
ispirati i pittori Giuseppe
Amadio, Angelo Battista,
Angela Carli, Ida Negrini, Paola
Imposimato, Enzo Santini, Anna Sticco, gli scultori Michele Donadoni e Andrea
Roggi.
La recitazione del poemetto in versi “MOSE' con gli attori Paola Lambardi, Guido Bocci, Erminio Jacona , è alla sua tredicesima replica
E' inserita in numerose
Antologie di autori contemporanei come :- “ Greta Garbo e Sergio Vacchi nel Palazzo del Ridotto di Cesena” – Catalogo del Novembre 2003 - Fondazione Vacchi -
Castello di Grotti – Ville di Corsano- Siena
“ La Donna e gli Amori” a cura di Gabriella Sobrino e Antonietta
Garzia (giugno
2001) –
Introduzione di Paolo Crepet - Loggia
de' Lanzi Editori -Firenze
“ C come Cuore” saggio di Gabriele
La Porta ( Ottobre2003) Pratiche Editrice Mondadori
“P come Passioni – Dizionario delle
emozioni e dell'estasi” a cura di Gabriele
La Porta (Ottobre 2005) Marco Tropea Editore – Mondadori Printing S.p.A – Milano
EDIZIONI SCETTRO DEL RE - ROMA“ Appunti Critici” La poesia
Italiana del tardo Novecento tra conformismi e nuove proposte “- saggio a cura di Giorgio Linguaglossa - (Dicembre 2002)- “
Poeti Italiani Verso il Nuovo Millennio”- saggio a cura di Dante Mafia ( Dicembre. 2000)
- E' inclusa nel Dizionario Autori e nella Letteratura Italiana
del Secondo Novecento -Edizioni Bastogi (Foggia), Helicon (Ar), Guido Miano
(Mi).
Sulla sua poetica Pina Frascino Panussis ha scritto :- “Saggi e interventi” (1995) -Edizioni. Pisangrafica -
Pisa ; “ LE
OCCASIONI DEL PENSIERO ” (1997) Masso delle Fate Edizioni - Signa, con
interventi critici di Sandro Briosi,
Guido. Cecchi, Gaetano Chiappini, Marcello Fabbri, Giorgio Luti, Carmelo
Mezzasalma, Walter Nesti, Vinicio Serino, Gabriella Sobrino e testimonianze di
Oreste Macrì, Giuliano. Manacorda, Giorgio Saviane, Ferruccio Ulivi,Vittorio Vettori ed altri noti scrittori.
Renzo Montagnoli