Quattrocento
di Susana Fortes
Traduzione di Manuela Vallone
e Rosa C. Stoppani
RL Libri
Narrativa romanzo
Collana SuperPoket
Pagg. 384
ISBN 9788846211988
Prezzo € 5,90
Un pessimo romanzo
Quando mi è stato donato questo libro, il fatto che in copertina
portasse la dicitura Bestseller mi ha un po' indisposto, ma mi sono detto “ non avere preconcetti, perché qualche volta
può accadere che questi libri, di grande successo, possono anche avere valenza
letteraria”.
Di conseguenza mi sono accinto alla lettura con la più ampia disponibilità, ma, pagina dopo pagina, questa è scemata,
sostituita da un senso di noia e di stizza che ancor oggi non sono riuscito a
cancellare.
Eppure, scrivere della famosa congiura
dei Pazzi, togliendo dall'ombra chi effettivamente ne era l'artefice,
sarebbe stata un'occasione unica, imperdibile, e invece l'autrice ha voluto
spingersi ben oltre, arrivando a conclusioni del tutto improbabili.
In effetti, non riuscivo a capire dalle
prima pagine l'alternanza di due epoche, appunto il ‘400 e i giorni nostri, la
prima trattata in modo abbastanza credibile, ma con poca fantasia, perché
l'invenzione del pittore Pierpaolo Masoni e del suo quadro La Madonna della
Neive, non aggiungono nulla e anzi tolgono quel po' di veritiero e realistico
rappresentato dalla congiura.
Poi, dalla seconda metà, ho compreso il perché dell'epoca attuale,
con la storia melensa, anche questa del tutto improbabile, fra la giovane
laureanda spagnola e il maturo professore italiano, una vicenda questa
totalmente campata in aria, di nessuna valenza, e che anzi indispone.
Lo stile è alquanto carente, così come il ritmo è lento dove
dovrebbe essere veloce e impetuoso dove occorrerebbe la riflessione, in un
quadro complessivo in cui si stenta a riconoscere l'atmosfera della Firenze del
‘400 e dell'attuale, con personaggi appena abbozzati, perché insomma Jacopo de'
Pazzi e Lorenzo de' Medici, più che i protagonisti, appaiono come semplici
comparse.
In una noia crescente, quindi, si cerca di arrivare alla fine e in
poche pagine c'è la connessione fra la congiura e i giorni nostri, con sette
segrete della Chiesa cattolica, perpetuatesi nel tempo, e con agganci al Banco
Ambrosiano, allo IOR, a Calvi, a Marcinkus, in un'orgia di illazioni supportate
dal niente.
Ecco, Susana Fortes è evidentemente anticlericale, ma accusare la
Chiesa cattolica inventando nefandezze, quando invece, purtroppo, esistono
fatti incontrovertibili a cui agganciarsi, sembra il risultato di un improvvisato
giornalista piuttosto che di uno storico, come invece la Fortes pretende di
essere.
Un consiglio: non leggetelo, non ve ne pentirete di certo.
Susana
Fortes (Pontevedra,
1959).
Laureata in Geografia e Storia all'Università di Santiago di
Compostela e in Storia americana all'Università di Barcellona, è una
giornalista e scrittrice spagnola.
Ha pubblicato i seguenti romanzi: Querido Corto Maltés (1994), Las
cenizas de la Bounty (1998), Tiemos y
traidores (1999), Fronteras de arena (2001), Adiós
muñeca
(2002), Gli amanti (2003), El azar
de Laura Ulloa (2006), Quattrocento
(2007), Istantanea di un amore (2009).
Renzo Montagnoli