I Pascoli del cielo
di John Steinbeck
Bompiani Editore
Narrativa raccolta di racconti
Pagg. 208
ISBN 45268403
Prezzo € 8,90
La valle dei nostri
sogni
Correva l'anno di grazia 1776 quando un
militare spagnolo, alla ricerca di alcuni indiani convertiti e fuggiti da una
missione della California, s'imbatté, sulla strada del ritorno, in una valle
rigogliosa, verdissima, popolata di cervi, che lo portò alla commozione, tanto
era bella da essere mistica. Disse, allora: “Questi sono i verdi pascoli del cielo ai quali il Signore ci conduce!”.
E' da quell'epoca che quella valle viene chiamata Las pasturas del cielo, cioè I
pascoli del cielo.
Terra assai fertile, di facile
coltivazione, lontana dalla civiltà rampante, rimase libera, selvaggia,
primordiale.
Questa valle è il tema dominante di una
raccolta di racconti scritta da John Steinbeck e pubblicata con il titolo I
Pascoli del cielo nel 1932.
Tradotta l'opera da Elio Vittorini si
cercò forzatamente, per la matrice comune dei testi, di considerarla un romanzo
e ciò per fini commerciali, perché stranamente da noi la prosa breve non gode
di particolari favori.
Eppure, qui ci troviamo di fronte a un
autentico capolavoro, una summa di quel che sono le indiscutibili qualità di
Steinbeck, capace di dare risalto agli umili per la loro limpidezza, con una
serie di storie di natura completamente differente. Si va così dal piccino
stregato Tularecito, un diverso (e qui l'autore americano è uno dei primi a
porre l'accento su chi per nascita è meno fortunato di altri) alle sorelle
ereditiere di una terra ingrata che sopravvivono cucinando tortillas per i
contadini dei Pascoli, dalla bella donna Helen, al cui piacevole aspetto fisico
si contrappone la tragedia familiare di un sangue corrotto, al giovane Jiunius,
fuggito dal posto di impiegato in citta per trovare la serenità in questa valle
magica, quasi da Giardino dell'Eden, in cui pur tuttavia, eterna condanna, il
male nasce e si sviluppa.
Sono piccole storie, di gente comune,
ma di esseri pulsanti che reclamano una loro dignità e un posto ben preciso
lungo la strada della vita, costituendo insieme lo specchio di un'umanità che
brulica e s'affanna dall'alba al tramonto, dalla prima all'ultima stagione,
dalla nascita fino alla morte.
Di questi
protagonisti inconsapevoli John Steinbeck è il cantastorie, che osserva
con pudore e tenerezza, e comunque senza mai giudicare, la società americana
dei pionieri, teatro di poche grandi fortune, di illusorie speranze e di tante
piccole, insospettabili e ignote miserie.
I Pascoli del cielo è qualche cosa di più di un bel libro
da leggere, è uno specchio in cui immergersi per trovare un mondo perduto, un
ritorno alle origini di cui l'uomo moderno non può più fare a meno.
La mano dello scrittore ci conduce a
ricalcare i passi di chi ci ha preceduto, un viaggio dentro di noi da cui non
si vorrebbe più tornare.
Leggetelo, immergetevi nelle sue
atmosfere, e poi non potrete che convenire che si tratta di un capolavoro.
John Steinbeck, nato nel 1902 a New York e morto il
20 dicembre 1968, è considerato uno degli scrittori più importanti del XX
secolo, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1962. Nei tascabili
Bompiani sono disponibili: La Perla, Uomini e topi, Furore,
La Corriera stravagante, Vicolo Cannery, La Battaglia e Pian
della Tortilla. A partire dall'autunno 2011 anche le opere finora
pubblicate da altri editori verranno ristampate nei tascabili e nei classici
Bompiani.
Renzo
Montagnoli