Tra i solstizi
di Franca Canapini
Aletti Editore
www.alettieditore.it
Poesia
Collana “Gli Emersi – Poesia”
Pagg. 80
ISBN 978-88-6498-886-3
Prezzo € 12,00
Chi sono, da dove
vengo, dove vado?
Non è un caso il titolo, perché il
periodo intercorrente fra il solstizio d'estate e quello invernale è un lasso
di tempo del tutto particolare, nel corso del quale la natura prorompe al suo
massimo splendore, per poi declinare progressivamente e spegnersi coi rigori
del dicembre.
Già, la natura, sempre la natura, fonte
d'ispirazione come se bastasse darle un'occhiata per approdare a nuove idee,
per aiutarci in quella spesso inconsapevole ricerca dell'assoluto.
Ma la natura non sono solo gli alberi,
il cielo o comunque quanto ci circonda, la natura siamo anche noi, piccoli
esseri che attraversiamo le stagioni della vita con gli occhi sempre più
rivolti all'indietro mano a mano che ci avviciniamo all'ultimo solstizio, in
cui il nostro sole interno, già acciaccato dagli anni, silenziosamente si
spegne.
Franca Canapini, con queste poesie, in effetti ha compiuto un percorso, dentro se stessa, una
ricerca di qualche cosa che si intuisce, ma mai si materializza; è un tentativo
normale (chi non l'ha mai fatto?) di un approccio con il divino, attuato con
l'osservazione non cosciente di tutto ciò che gira intorno a noi, con un
abbandono completo del proprio corpo, svincolato da tensioni e grigiori
quotidiani, per pervenire a quella levità che permette di galleggiare in un
tempo sospeso, in cui siamo e non siamo, in cui quel che vediamo i nostri occhi
mai hanno potuto prima scorgere.
Sono poesie di sensazioni, di colori, a
volte tenui, altre più accesi (Ancora si piega il gelso delle more / in questa
immobilità verde / e gialla e rosa e rossa / appena mossa da fremiti / e
alati pensieri di timore. /…), di vita, fra alti e bassi, fa
rese e riscosse, tutto un percorso dell'esistenza visto dall'alto, distaccato,
in un senso del divino, ovviamente personale, ma che ha il presupposto,
indispensabile, dell'astrazione completa, dell'osservazione da un vetro senza
poter esser visti, e non è un caso se a volte presenzi un misticismo, per nulla
di maniera, una sorta di afflato inconscio con ciò che a tentoni
si cerca, si avverte, senza poi poter toccare (Chiudimi tra le tue grandi braccia / Padre / che possa infine smemorare
/ nel tuo amore; /…).
E la
ricerca non può prescindere dal passato, che lento riaffiora per dare
consapevolezza del presente e, soprattutto, una fune sicura a cui aggrapparsi,
da tenere stretta stretta, in un viaggio nell'ignoto (Verrò in un giorno di vento / scuoterò i
rami di memoria / tornerò al tronco / sospeso sopra il fosso / mi cercherò in
quella / nostra terra. /…). Chi sono, da dove vengo, dove vado?
Tre domande che accompagnano il viandante, di cui invano attende la risposta
certa, tre domande a cui nessuno può rispondere, se non calandosi in se stesso,
scendendo sempre più giù nel proprio io, dove
l'energia vitale dell'anima è il soffio del Divino.
Coraggio,
il viaggio è appena cominciato e già abbiamo i primi resoconti, taccuini di
versi che si srotolano, traspaiono di allegrezza e di malinconia. Ancora tanto
c'è da camminare, immagini, intuizioni, ricordi, emozioni da fermare con le
parole, un messaggio per chi poi verrà dietro, passo su passo, una ricerca
infinita senza mai approdare.
Leggete,
viaggiate con Franca, scoprite, attraverso lei, un po' di voi.
Franca Canapini è nata a Chianciano Terme (Siena). Vive,
con la sua famiglia, ad Arezzo ed insegna Lettere in una scuola media della
città. Alcune sue poesie sono state pubblicate nel 2004 nell'antologia di
poesia contemporanea Fermenti - Libroitaliano World. Nel 2010, essendo
risultata vincitrice del Premio Internazionale di Poesia Jacques Prévert 2009,
le è stata pubblicata dalla casa editrice Montedit la raccolta Stagioni
sovrapposte e confuse, che ha ottenuto il terzo premio ex-aequo Tagete 2010.
Suoi lavori si trovano in alcune antologie (Il Giardino dei Poeti, 2008; Il
Club dei Poeti, 2009; Il giro d'Italia delle Poesie in cornice, 2009; Città di
Melegnano, 2010; Premio Casentino, 2011; Verrà il mattino ed avrà un tuo verso
- Aletti, 2011) e riviste di poesia (Poeti e poesia-Pagine, n.21, 2010), in vari
siti e blog culturali (Poetare.it, Arteinsieme.net, Achilleion.com, Il giardino
dei poeti.iobloggo.com) e nel suo blog personale: cheneps.iobloggo.com
Renzo Montagnoli