Le due vite di Elsa
di Rita Charbonnier
Edizioni Piemme
www.edizpiemme.it
Narrativa romanzo
Pagg. 350
ISBN 978-88-566-1237-0
Prezzo € 17,50
Alla ricerca della propria identità
Dopo due biografie romanzate (La sorella di Mozart e La strana giornata di Alexandre Dumas)
che hanno riscosso notevole successo, Rita Charbonier ha deciso di cambiare registro, una scelta
coraggiosa perché rappresenta sempre un'incognita, soprattutto per le eventuali
reazioni dei suoi lettori, abituati a storie di genere ben diverso.
Questa volta ha creato un personaggio
del tutto nuovo e quindi senza che abbia pescato nei molti della storia,
ovviamente questi reali e non di fantasia.
Eppure, anche Elsa Puglielli
– così si chiama la protagonista – assume caratteristiche di veridicità, ci
sembra una presenza non astratta, ma una persona che è esistita, tanto
l'afflato, che si viene a formare pagina dopo pagina,
fa credere magari di averla conosciuta, oppure di avere incontrato nel corso della
nostra vita una donna con identiche caratteristiche.
La trama non è semplice, anzi ha quella
particolare complessità che si incontra quando ci si
imbatte negli oscuri meandri della psiche umana, la cui perfetta conoscenza è
ancora ben lungi dall'essere completata.
Elsa è fragile, ma rivela una forza
interiore del tutto superiore alle attese. Eppure, quella ragazza che vive,
come in una campana di vetro, in un villino periferico di una Roma fascista,
stanze che odorano di chiuso, mentalità ristrette che cercano di celare un
essere “diverso”, è in preda a una continua lotta per rendere propria la sua
vera identità, una battaglia all'apparenza senza speranza, combattuta senza
l'aiuto dei familiari che anzi, per quell'accentuato perbenismo, particolarmente
stringente durante il ventennio, si vergogna e fa di tutto per dimenticarla.
Questo è il libro di una donna che, fra
tante sofferenze, riuscirà con l'aiuto di un medico e grazie all'ascendente che
esercita su di lei Anita Garibaldi, in cui si identifica,
a uscire dal girone infernale in cui ha condotto la sua esistenza, trovando ed
affermando la sua autentica personalità.
Forse ci voleva solo la sensibilità
femminile di una scrittrice, peraltro di qualità come Rita Charbonnier,
per allestire una trama che potesse riuscire facilmente comprensibile, senza
incorrere nel rischio del romanzo d'appendice, da cui si salva appunto sia per
lo stile, misurato e pulito, sia per il grande pregio di descrivere una psiche
contorta, senza indulgere al sensazionalismo, al dramma di facile effetto o
addirittura alla commozione ricercata e pretesa.
Come ho già scritto sopra, Elsa vincerà
la sua battaglia, ma non voglio dirvi come e quando: sta a voi lettori
scoprirlo dopo aver amato le pagine di un libro che facilmente non si scorda.
Rita Charbonnier è nata a Vicenza, ha vissuto a
Matera, Mantova, Genova, Trieste, per poi stabilirsi a Roma. Ha fatto studi
musicali e ha frequentato la Scuola di Teatro dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa. È stata attrice e cantante in
teatro, recitando al fianco di celebri artisti. In seguito si è dedicata alla
scrittura e, dopo aver collaborato come giornalista con riviste di spettacolo,
ha iniziato a scrivere sceneggiature e infine romanzi, La sorella di Mozart e La
strana giornata di Alexandre Dumas, entrambi molto apprezzati dai lettori.
Renzo
Montagnoli