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  Editoriali  »  Bestie feroci, non esseri umani, di Renzo Montagnoli 12/09/2015
 

Bestie feroci, non esseri umani

di Renzo Montagnoli

 

Ci sono due notizie di cronaca, dissimili fra loto, relative a fatti accaduti alcuni giorni fa su cui ogni tanto ritorno cin il pensiero, perché sono sintomi del grave malessere che pervade la nostra società, che non ha altri ideali se non quelli di procurarsi sempre più denaro, con ogni mezzo, lecito e illecito, per acquistare di continuo quei beni che danno un'illusoria felicità.

I primo fatto è accaduto a Barbarano vicino a Salò, la ridente cittadina sulla sponda bresciana del lago di Garda. È l'ultima domenica di agosto, è sera e lunghe code di automobilisti intasano la strada dopo una giornata trascorsa sul lago, quando purtroppo accade un grave incidente con una vittima che viaggiaba su una motocicletta; è una ragazza di venti anni  che, sbalzata di sella, rovina sull'asfalto e muore all'istante. Accorrono i soccorsi, ormai inutili, la polizia stradale, che deve fare i rilievi di legge, e si resta in attesa del sostituto procuratore della repubblica, che deve arrivare da Brescia. Il traffico, come è ovvio, viene interrotto, né è possibile rimuovere il cadavere in attesa degli adempimenti di giustizia. Comunque, si provvede a deviare il flusso veicolare su altre strade, ma nel frangente, dato l'elevato numero di autoveicoli, scoppia il caos e quel che è peggio, oltre agli insulti agli agenti della stradale, ci sono non pochi che cercano di forzare il blocco, passando sul corpo della povera ragazza.

Gli agenti si frappongono, qualcuno viene anche assalito fisicamente, insomma una scena talmente assurda e violenta che uno della stradale si è ritenuto in dovere di parlarne. Non aggiungo altro e passo al secondo fatto. È stato di recente arrestato un ex agente di commercio per vendita di farmaci veterinari illegali; in particolare il prodotto è la somatropina che, iniettata nelle vacche, consente di aumentare la produzione di latte del 20%. Il prodotto è illegale e il motivo per cui è definito tale è che può portare gravi danni a chi consuma quel latte, danni di natura fisica, poiché è accertato che la sostanza provoca l'insorgere di gravi forme tumorali. Sarà un delinquente l'agente di commercio, ma non da meno sono gli allevatori che acquistavano il medicinale.

Fatti dissimili, quindi, ma  purtroppo probanti di una realtà composta più da bestie che da esseri umani. Ce n'è abbastanza per non avere fiducia nell'avvenire, per accorgersi che la teoria dell'evoluzione, almeno per gli uomini, ha toppato.  E non bastano i gesti altruistici di pochi, meritevoli di plauso senza dubbio, per sperare che una società così malata possa guarire, o comunque migliorare.   

 

 

 
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