Speranza
o delusione, nel costante tentativo di modificare le leggi
dimensionali
di
Lorenzo Russo
Chi
non si accorge di essere anche oggi in un qualche modo manovrato è
un incosciente o ignorante.
La
dimostrazione ce la riporta la fisica che ci spiega, che l'energia
più forte attira le più deboli per creare sistemi
nuovi-migliori o peggiori che siano-, il che mi fa pensare, che sia
ancora in atto un sistema programmato da un costrutto superiore e
ancora troppo complesso per l'uomo.
Le
energie più deboli si adattano alla situazione per
sopravvivere, sia pure con compiti minori.
Esistono
diversissime formazioni e forme di energia, una delle quali è
quella che l'uomo riscontra in se stesso con le sue capacità
visive e mentali.
Detto
questo, si nota l'emergere dei più forti, detti capi, con il
compito di tenere unito il gregge e proteggerlo dalle insidie.
In
questa funzione vengono aiutati da persone loro sottostanti e
selezionati tra i più fedeli.
Nelle
graduatorie successive si riscontrano quelli che hanno acquisito
qualche merito per cui sono utili per il riuscire dell'impresa.
Il
popolo minuto è negli ultimi gradini e viene controllato con
un sistema appositamente creato per loro.
Fin
qui, niente di male, se non fosse che, spesso, i capi evadono dai
loro compiti per perseguire interessi propri, tra i quali noto il
potere e la ricchezza.
Il
metodo è oggi chiaro ai più, che è quello di
fare promesse, senza poi mantenerle, e di offuscare insistentemente
la mente dei sottostanti con i tanti programmi televisivi e altri
mezzi di comunicazione sul quanto sia meglio per loro ubbidire ai
capi, perchè altrimenti starebbero tutti peggio.
Se
questa è la struttura della convivenza umana, non mi
meraviglio che sostanzialmente cambi poco o nulla.
Tra
i popoli, ci sono quelli che hanno forti stimoli di comando, e si
danno anche da fare in questo senso, come dimostra il sorgere delle
sette, bande, consorzi, associazioni di ogni tipo in ogni parte del
mondo.
Col
trascorrere del tempo alcuni popoli sono riusciti a recuperare un po'
di libertà personale, organizzandosi in partiti che tutelino i
loro interessi contro le voglie della casta del potere.
E
qui, eccoci a una nuova dimostrazione che solo in un gruppo il
singolo è meglio tutelato, ma anche fino a quando i capi del
gruppo rimanessero onesti..
La
democrazia, che ne è sorta, si fonda sulla costituzione e
sugli organi rappresentativi, tra i quali emerge la magistratura con
il compito di difendere i diritti del popolo contro ogni azione
illecita.
Purtroppo,
nella pratica si riscontrano casi nei quali la magistratura è
in combutta con un partito o gruppo forte, dando così
dimostrazione di essere corrotta.
Di
fatto, vale sempre il motto: o con noi o contro di noi.
Cosa
può fare l'onesto e ingenuo cittadino, se non adattarsi alla
vigente situazione per sopravvivere con i suoi a suo carico.
Noto
già che è ritornato il tempo di dover provvedere da sè;
lo si nota dall'andamento dell'economia che non è in grado di
creare sufficienti posti di lavoro e dall'andamento della politica
sempre più in mano di correnti faziose e inadeguate.
Il
dominio della elite si fonda sulla discrezione riguardante l'identità
dei suoi capi, sul sostegno del personale subalterno e fedele, e
infine sul segreto riguardante l'origine dei suoi fondi.
Tra
le sue attività emerge quella di voler instaurare la
democrazia ovunque esistano poteri a loro contrari.
Finanziano
così le rivolte pacifiche senza tener conto che la forza
politica di dominio dell'area non lo acconsentirà mai.
Conseguentemente
non cambia nulla in questo mondo, anzi spesso la situazione di
controllo, imposizione e rappresaglia è destinata ad
aumentare.
Da
tempo emerge uno nuovo metodo di dominio tra le grandi potenze che,
tanto per fare un esempio, si fonda sull'indebolimento dell'economia
della potenza avversaria con divieti di esportazione.
Nella
pratica accade poi che, anche in una unione poltica il membro più
forte riesce a evadere il divieto, senza che gli altri membri
riescano a impedirglielo, così che rimangono danneggiati.
Questo
a dimostrazione che anche in una unione politica esiste la
concorrenza spietata e furba tra gli stati membri.
Ammettendo
che la vita dell'uomo si fonda sul confronto continuo tra tra il bene
e il male, (uguale a ristrettezza di comprendonio causata dalla sua
composizione fisiologica ancora primitiva), mi viene da affermare che
il diavolo sceglie proprio gli idealisti per affermarsi.
Di
fatto, non esiste un mezzo migliore che servirsi di loro, proprio per
la loro ingenuità infantile che li rende strumento per scopi
di dominio.
In
princpio non hanno torto, anzi affermo che sono necessari perchè
alimentano l'energia del rinnovamento.
Il
problema sta quindi nel fatto che un tale sviluppo abbisogna di un
lasso di tempo molto più vasto e deve essere accompagnato da
riforme vere, incominciando dal sistema economico fino a
un'istruzione più efficace, cioè libera dai vincoli che
non hanno portato miglioramenti utili.
Una
bella avventura si delinea, se non fosse che l'uomo non è
fatto per lei, così che per il momento è tangibile che
il tutto avvenga per bramosia di potere dei più forti.
A
loro si aggiungono gli affiliati delle sette, delle varie
cospirazioni sparse in tutto il mondo, così che il quadro del
complotto si completa.
Io
non credo nell'evoluzione di tutti i popoli. Sarebbe contro le leggi
naturali che riflettono le condizioni dimensionali, tutte fondanti
sui contrasti dai quali sorgono le energie necessarie a sopravvivere.
Sono
condizioni che mettono a dura prova l'Umanità, così che
pochi, ma veramente pochi riescono a superare le tentazioni che esse
presentano.
Quelle
che, giorno per giorno, sfidano e attirano l'uomo con bramosia, da
renderlo vacillante tra il fare e il non fare senza trovare una
uscita liberatoria.
Il
mantenimento dell'equilibrio tra i due poli migliorerebbe
notevolmente le sue condizioni di vita, ma costa troppe energie, che
l'uomo, ebbene, non ha.
Il
risultato è un suo vagare alternativamente tra i poli alla
ricerca delle sue origini, dove s'immagina di essere stato meglio, e
da qui comprendere lo scopo del suo vivere in terra.
Si
delinea qui un gioco senza fine e scopo, con un esito che alla fine
rende tutti perdenti, e la cui soluzione vedo nella programmazione
dei calcoli superiori, purtroppo ancora sconosciuti.
E
qui mi viene in mente il paragone con Ulisse davanti alla
Circe, solo che lui era furbo e astuto, per cui riuscì a
liberarsi con i suoi compagni.
E
cosa ci comunica la teoria della società aperta, così
tanto auspicata da Karl Popper e tuttora perseguita dal suo allievo
Soros?
Karl
Popper spiega che non c'è progresso sociale se non riuscendo a
trasmettere l'autorità dello stato ai cittadini. Stato e
cittadini devono raggiungere un uguale grado di sviluppo così
da diventare equivalenti nella scala dei valori e meriti.
Questo,
per lo meno, è il cardine dei suoi pensieri sul tema.
La
questione è molto complessa perchè abbisogna di un
nuovo orientamento dei cardini della società moderna, con
particolare riferimento all'educazione, istruzione, occupazione,
assistenza sociale e psicologica per i bisognosi di ogni tipo che
sono rimasti indietro.
Non
credo che una tale forma di società sia realizzabile, ma spero
che la democrazia non diventi una parola senza significato, ma che
possa svilupparsi ulteriormente.
Per
una società aperta mancano ancora i presupposti sia da parte
delle popolazioni quando non fossero coscienti di dover assumere
compiti difficili e indifferibili per il loro bene sia da parte della
elite quando fosse ancora presa dai suoi stimoli di dominio o che non
abbia altre possibilità per garantire ordine sociale.
Voglio
sperare, però, che un giorno sia realizzabile, perchè
mi è chiaro che il potere nella mano di una cerchia di persone
può solo esistere fin quando il resto della popolazione non
abbia raggiunto i necessari requisiti e qualità sia
intellettuali sia di coscienza.
Ed
è di nuovo qui che il diavolo mostra la sua vera identità,
purtroppo solo da pochi intesa come il riflesso della arretratezza
dell'uomo.
Niente
di nuovo per il momento all'orizzonte, che rimane buio e solo a
sprazzi rischiarato dalla luce della speranza, di quel tanto che
tiene l'uomo in balia del suo destino.
Anche
qui una mossa astuta del diavolo, così come lo intendono i
credenti ingenui o una ulteriore dimostrazione di incapacità
sociale dell'uomo.
Con
il riferimento all'esistenza del diavolo, i credenti trasmettono
fuori di sè le proprie incapacita di migliorare. No, non sono
io, è il diavolo che si è preso possesso di me e mi ha
costretto a commettere atti riprovevoli, tragici.
A
ognuno il suo credo, ma non ne faccia troppo uso sbagliato per non
creare danni maggiori.
|